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FocusIl discorso di Eric Stephenson alle fumetterie durante il ComicsPRO 2014

Il discorso di Eric Stephenson alle fumetterie durante il ComicsPRO 2014

Il testo integrale del discorso che Eric Stephenson, publisher di Image Comics, ha tenuto in occasione del ComicsPRO, evento annuale organizzato dall’associazione delle fumetterie americane. Durante l’evento, a Stephenson è stato assegnato il 2014 ComicsPRO Industry Appreciation award.

ericstephenson

Spero non vi dispiaccia se devio dalla procedura standard, ma questa mattina, piuttosto che parlare dell’Image Comics, vorrei parlare di voi.

Questo è il mio quarto anno al ComicsPRO, e uno dei motivi per cui continuo a tornare è la sensazione che le fumetterie che organizzano quest’evento abbiano un sincero interesse a migliorare quest’industria.

Riceviamo un sacco di ottimi feedback a quest’evento e penso che vi basti osservare i numerosi cambiamenti che Image ha fatto nel corso degli ultimi anni per vedere quanto questi feedback ci stiano a cuore.

Penso che qui venga svolto un sacco di lavoro importante, più che in qualsiasi altra manifestazione legata all’industria del fumetto, e sono orgoglioso di essere coinvolto in questo processo.

Voi parlate, noi ascoltiamo, e penso che questo continuo dialogo fra editori e rivenditori sia una delle cose che rendono il mercato diretto così unico.

In parole povere: voi ci tenete.

Il risultato è che mentre gli altri negozi – le fumetterie qui non presenti, le grandi librerie, intere catene commerciali – sono sparite dal panorama del commercio, voi invece siete ancora qui e, in molti casi, siete più forti che mai.

Le vendite saranno sempre ondivaghe, ma, considerato che la stampa era già stata dichiarata morta ben 20 anni fa, il mercato del fumetto è comunque rimasto notevolmente stabile.

È divertente, quando ho iniziato a lavorare all’Image nel 2001 il mercato librario stava iniziando a prendere seriamente albi e volumi a fumetti. Qualcuno prevedeva che questo fatto avrebbe avuto un effetto negativo sul mercato diretto, invece voi siete ancora qui.

Non troppo tempo dopo, quando i fumetti digitali iniziarono a emergere come un’alternativa alla stampa, ci furono previsioni ancora più tetre, ma ancora una volta il mercato diretto sopravvisse.

E il mercato diretto continuerà a sopravvivere, perlomeno finché ci saranno persone come voi.

Ogni editore, qua, parla alla vostra controparte del mercato librario, e sapete cosa ci dicono?

Ci dicono che i volumi a fumetti sono una delle poche categorie tra i libri stampati a crescere.

È qualcosa di cui dovreste rallegrarvi, perché, sebbene una sezione crescente dedicata ai volumi ai fumetti nel Barnes & Noble della vostra zona non sembri una cosa di cui felicitarvi, potete comunque stare certi che anche la più grande di queste sezioni sarà comunque più piccola delle vostre.

Anche se all’apparenza potrebbe sembrare scoraggiante il fatto che le vendite di volumi a fumetti su Amazon stiano decollando, quello che in realtà tutto ciò significa è che il bacino dei lettori di fumetti sta continuando a crescere.

Ed è nostro compito – il mio, il vostro, quello di tutti – cercare di capire come raggiungere quel bacino di lettori in crescita e indirizzarlo verso il mercato diretto, poiché, nel momento in cui le librerie e i negozi delle catene librarie continuano a scomparire, il miglior posto per comprare fumetti in futuro continuerà a essere il miglior posto dove comprare fumetti ora:

le vostre fumetterie.

E io voglio rendere i vostri negozi più forti.

Vedete, probabilmente lo sapete già, ma io non sono particolarmente soddisfatto dello status quo.

Conosciamo le condizioni in cui questo business era nel passato e vediamo piuttosto chiaramente quali siano quelle di adesso.

Ciò su cui dobbiamo concentrarci è il futuro.

Dobbiamo tutti sfidare noi stessi a rendere le cose migliori, voglio sfidare tutti noi a costruire un’industria migliore.

Una delle prime cose che dobbiamo fare è smetterla di guardare al mercato del fumetto solo come ai “Big Two” [Marvel e DC] o ai “Big Three” [Marvel, DC e Image].

Esistono solamente due tipi di fumetti: i fumetti belli e i fumetti brutti.

Ogni altra cosa dovrebbe essere irrilevante.

Quindi smettiamola di lasciare che gli editori vi mentano, e ingannino voi e i lettori così da poter rafforzare la propria posizione in quest’industria nei loro pavidi tentativi di soddisfare gli azionisti.

Questa cosa potrebbe essergli d’aiuto a breve termine, e magari potrebbe anche far finire qualche soldo in più nel vostro portafoglio a fine settimana, ma la realtà dei fatti è che queste persone hanno a cuore letteralmente tutto tranne che il vostro meglio.

Parte dalle spedizioni bisettimanali o settimanali e si estende fino ai prezzi.

I fumetti a 4,99 $ e a 7,99 $ aiuteranno l’industria sul lungo termine?

Di sicuro no, ma saranno d’aiuto per il profitto totale a bilancio alla fine dell’anno.

Lo stesso vale per le cover speciali e le folli condizioni per poter ricevere copertine variant che avranno un fascino limitato per un limitato periodo di tempo.

Tutti si lamentano delle variant, ma ecco la nuda e cruda verità:

voi smettete di ordinare le variant, noi smetteremo di farle.

Sono prodotte solamente per rafforzare le quote di mercato, questo è quanto, e quando sono utilizzate assieme a incentivi basati sul numero di copie acquistate, non fanno vendere un numero maggiore di fumetti, semplicemente finiscono in pile di albi invenduti che mandano un messaggio sbagliato ai vostri clienti riguardo ai titoli in questione, al vostro negozio e all’intera industria.

Questo maniera di intendere il mercato è basata su obbiettivi di vendita a breve termine che contribuiscono ben poco alla crescita e al mantenimento del numero di lettori, ed è un trucco che è stato utilizzato fino allo sfinimento in altre industrie, fino alla riduzione dei guadagni.

Se cercate un esempio di come tutto ciò funzioni al di fuori dell’industria fumettistica, date un’occhiata all’industria discografica, dove sono quasi andati incontro a una morte prematura a colpi di dischi ripubblicati, rimasterizzati e presentati con un packaging differente.

Cofanetti, cofanetti deluxe, CD doppi, CD multipli, prezzi elevati per confezioni di prestigio. In un’epoca dove virtualmente è tutto disponibile in digitale e per un prezzo più basso, le case discografiche hanno scelto di mungere fino all’ultimo centesimo i propri clienti afflitti da nostalgia, e guardate dove tutto questo li ha portati.

La celebrazione dei 50 anni della Beatlemania è solo l’occasione per gonfiarsi le tasche di soldi a lungo, e sono rimasti solamente pochi ‘nuovi’ album di Jimi Hendrix che possano far varcare alla gente le soglie di quei pochi negozi di dischi che sono rimasti dopo questi anni di pensiero a breve termine.

Ma questa è l’industria musicale.

Noi possiamo fare meglio di così.

Se vogliamo seriamente un’industria del fumetto migliore, la priorità numero uno di ogni singola persona in questo posto deve essere la sostenibilità di questo medium e la vitalità del mercato.

Continuare a rilanciare, ri-numerare e ri-azzerare serie dopo serie, mettere in scena eventi artificiosi architettati solamente per far presa su una fetta demografica destinata a una lenta marcia verso la riduzione, e fingere che queste ondate senza fine di nostalgia per vecchi film, vecchi giocattoli, vecchi cartoni animati e vecchi videogiochi in qualche modo equivalgano a nuove idee o a innovazioni di certo non ci renderà più forti.

La nostalgia ha il suo spazio, e lo ammetto, ci può essere un certo piacere in tono di seppia nel riguardare indietro con affetto ai nostri giorni in cui eravamo più giovani e innocenti, ma se vogliamo che quest’industria ci sopravviva, dobbiamo iniziare a guardare alle cose da persone cresciute.

I supereroi sono grandiosi.

Sono cresciuto leggendo i fumetti dei supereroi.

Ma nel corso degli anni, quando gli scrittori e i disegnatori e gli editor e le case editrici che più ammiravo parlavano di far avanzare il medium, mai una volta ho frainteso le loro parole come se dicessero ‘Dobbiamo trovare una maniera per rendere i fumetti di supereroi appetibili per gli adulti’.

Questa è l’industria del fumetto, non l’industria dei supereroi, e se vogliamo rimanere in giro a lungo dobbiamo comprendere questa cosa e trarne profitto, perché per quanto io adori i fumetti dei supereroi che leggevo quando ero più giovane, la portata di quello che i fumetti sono e possono essere è ciò che  in definitiva porterà il mondo all’interno dei vostri negozi.

Ora come ora, la fetta demografica che cresce più velocemente per l’Image e, sono portato a supporre, per l’intera industria, è quella delle donne.

Per anni, ho ascoltato persone che parlavano di portare più donne all’interno del mercato.

Negli ultimi anni, col vostro aiuto, è esattamente quello che abbiamo fatto.

Avete visto il pubblico che si sta consolidando intorno a Saga. Avete visto quante lettrici rispondano a serie come Sex Criminals, Lazarus, Velvet, Pretty Deadly, Rocket Girl, Rat Queens, e uno dei nostri annunci all’Image Expo più caldamente accolto è la stata la nuova serie di Kelly Sue DeConnick Bitch Planet.

Non siamo i primi a pubblicare materiale che possa far presa sulle donne – c’è un’intera sala di persone incredibili che non avrei il coraggio di guardare negli occhi se facessi un’affermazione tanto ridicola – però credo che noi ci troviamo all’interno di un ristretto gruppo all’interno di quest’industria che ha capito che c’è più da guadagnare allargando i propri orizzonti, piuttosto che rimanere fedelmente saldi alla propria fan base in costante diminuzione che si suppone possa esaltarsi per sequel di vecchi e decrepiti cross-over come Secret Wars II.

Sono fumetti come Saga che portano nuovi lettori alle vostre porte.

Questo lo so, perché ho incontrato lettori di Saga.

Leggono Saga, leggono Rachel Rising, leggono Julia Wertz, leggono Fables, leggono Nicole Georges e Kate Beaton, leggono Hope Larson, Jeffrey Brown, Love&Rockets…

Leggono tutto questo e anche di più, ma è ancora meglio:

ne bramano ancora di più.

C’è un vasto e crescente numero di lettori là fuori che è eccitato all’idea di scoprire i fumetti, ma finché continuiamo a presentare al mondo i fumetti nel contesto Biff Bang Pow! Marvel e DC, con le vetrine delle fumetterie piene di immagini di Spider-Man e Superman, allora falliremo nel tentativo di raggiungerli.

Il più grande problema del fumetto è che anche adesso, anche dopo i magnifici progressi fatti come industria negli ultimi 20 anni, la stragrande maggioranza delle persone non ha la minima idea di quanto il medium fumetto abbia da offrire.

Come industria, siamo ancora avvinghiati all’idea miope ed errata che presentare noi stessi al mondo come Marvel e DC, come i film dei supereroi, sia la chiave per raggiungere un pubblico più ampio, e invece non lo è.

La gente sa cos’è Spider-Man. La gente sa cos’è Superman. Conoscono Batman. Conoscono gli X-Men.

E sapete una cosa? Hanno già fatto una scelta riguardo a quella roba, e questo è il motivo per cui il successo di quei film non si traduce in una valanga di lettori per la nostra industria.

Abbiamo allenato il mondo a pensare ai fumetti solamente come “supereroi Marvel e DC”.

E il mondo si è tenuto lontano.

Dobbiamo sistemare questa cosa.

Se vogliamo raggiungere lettori nuovi o differenti, dobbiamo prestare attenzione a quello che gli stiamo proponendo.

Ancora di più di quello, dobbiamo osservare chi sia la nostra base di consumatori – non soltanto chi entra nelle fumetterie, ma anche chi non lo fa – e dobbiamo chiederci cosa possiamo fare per rendere il nostro mercato più appetibile per loro.

Chiunque al momento non stia comprando fumetti dovrebbe essere il nostro pubblico di riferimento.

Sono loro che vogliamo far venire nelle fumetterie, ed è la creatività che aprirà loro la strada verso le vostre porte.

Diciamo di essere ossessionati dall’idea di espandere il nostro pubblico, ma se pubblicare versioni più povere dei cartoni, giochi e programmi televisivi preferiti della gente è il meglio che possiamo fare, allora siamo destinati a fallire.

Semplicemente re-inscatolare come fumetti lavori da altri media è in assoluto la peggior rappresentazione del fumetto.

Possiamo invitare i lettori a innovare insieme a noi, ma riconvertire le idee di qualcun altro in fumetti non è innovazione – al massimo, è imitazione, e siamo tutti molto meglio di questo.

La nuova creatività, che è innata nel fumetto, è ciò che rende quest’industria più forte. Mostra cosa possano fare i fumetti, cosa possano essere.

Guardate The Walking Dead.

Lo so, lo so – è stato un grande successo televisivo.

Ma prima di allora, molto prima di allora, è stato un grande successo fumettistico.

The Walking Dead comparve dal nulla un ottobre, e incrementò nelle vendite mese dopo mese, anno dopo anno, per cinque anni pieni prima che ci fosse la serie televisiva.

The Walking Dead è uno dei franchise di maggior successo nell’intera storia del fumetto. Abbiamo venduto milioni di copie di albi, raccolte e volumi con copertina rigida, giochi, statuette, vestiario – ed è un successo completamente fatto in casa.

È partito proprio da qui, col mercato diretto, col la nuova creatività, col vostro supporto alla nuova creatività.

The Walking Dead è un traguardo importantissimo, un successo incredibile.

E voi avete aiutato a farlo succedere.

Avete aiutato a costruire questo successo.

Robert Kirkman, Image Comics, voi – l’abbiamo fatto insieme.

E stiamo lavorando insieme per costruire il prossimo The Walking Dead nel momento stesso in cui stiamo parlando ora.

Se guardate alle vendite di The Walking Dead prima della serie televisiva, quando le vendite erano soltanto ottime, messe a confronto con quelle fenomenali di Saga di Brian K. Vaughan e Fiona Staples, i numeri di Saga fanno il culo a quelli di The Walking Dead.

Le raccolte in volume, gli albi – Saga è un successo imponente.

E lo dirò ancora una volta: è tutto partito dalla nuova creatività e dal vostro supporto ad essa.

Entrambe queste serie – The Walking Dead e Saga – hanno portato un sacco di nuovi lettori nei vostri negozi.

Non è una coincidenza che entrambe le serie siano pubblicate da Image.

E noi pubblichiamo un sacco di altre serie che possono aiutarvi a espandere questo mercato.

La nuova creatività è il futuro di questa industria, non l’ultimissimo Spider-Man #1.

La gente viene nelle fumetterie per cercare contenuti originali, perché è la cosa che facciamo meglio. Non vengono per le versioni a fumetti di cose che sono realizzate meglio su altri media.

Se vogliamo seriamente espandere il mercato e fare presa su nuovi e differenti lettori, possiamo riuscirci solamente sviluppando nuove cose che esistano solamente nel nostro mercato.

Mentre il resto dell’industria dell’intrattenimento vola basso e sforna sequel dopo remake dopo reboot dopo sequel, noi dobbiamo essere in prima linea con le più grandi, le più coraggiose e le migliori delle nuove idee, che terranno quest’industria in salute e forte per i prossimi anni.

Che sia il resto del mondo a venire da noi – lasciamo che facciano film e serie televisive, cartoni e giocattoli basati su quello che NOI facciamo.

La loro mancanza di idee e la loro continua fascinazione per la nostra sfrenata creatività ci renderà solamente più forti.

The Walking Dead è la prova di ciò.

Come detto prima, il fumetto di The Walking Dead vendeva alla grande prima che diventasse una serie televisiva.

Ora vende ancora meglio.

E questo perché la serie TV ha reso la gente consapevole del fumetto – e queste persone sono venute nelle vostre fumetterie per comprarlo.

Perché loro vogliono l’originale.

I fumetti dei Transformers non saranno mai l’originale.

I fumetti dei GI Joe non saranno mai l’originale.

I fumetti di Star Wars non saranno mai l’originale.

Questi fumetti sono per fan che amano talmente tanto l’originale da volerne ancora – ma c’è una cosa importante da comprendere:

loro non vogliono altri fumetti – vogliono solo altro di quello che amano.

Questi fumetti sono oggetti accessori di un interesse del momento, un’aggiunta, un upsell, un facile guadagno supplementare per il prodotto-madre – la glassa sulla torta.

I fumetti sono di gran lunga molto più di questo, e quest’industria è esistita finora grazie all’ingegno di uomini e donne in tutto il mondo che desideravano condividere i frutti della propria immaginazione e non semplicemente trovare nuove strade per prolungare la vita di property esistenti.

Una parte molto grossa del fumetto riguarda la condivisione.

Noi condividiamo l’uno con l’altro i nostri pensieri e i nostri sentimenti riguardanti i fumetti; Condividiamo i fumetti che amiamo coi nostri amici; scrittori e disegnatori condividono i mondi che hanno creato coi propri lettori.

Una delle cose che colloca il mercato diretto fuori dal resto del mondo della vendita al dettaglio è la fantastica esperienza di condivisione che puoi trovare solamente in una fumetteria.

Quello spirito di condivisione è stato parte del successo del mercato diretto sin dai suoi primi passi, e ora è tempo di rinfocolare quello spirito così che continui a crescere.

Organizzate più sessioni di firme. Pianificate più vendite. Date feste. Invitate scrittori e disegnatori a parlare al vostro negozio o alla vostra comunità, in aggiunta alle solite sessioni d’autografi.

Un sacco di negozi ospitano club del libro – ne abbiamo bisogno ancora di più, che si concentrino su tanti argomenti quanti i vostri clienti possano pensarne.

Ospitate workshop e aiutate voi stessi a promuovere la nuova creatività , così che siate direttamente coinvolti nella coltivazione della prossima generazione di autori di fumetti.

Siate più accoglienti – uno dei migliori strumenti di vendita a vostra disposizione è la vostra abilità nel creare una comunità attorno al vostro negozio. Rendete la vostra fumetteria una destinazione per chiunque – uomini, donne e bambini di ogni provenienza.

Sono stato in tantissimi dei vostri negozi, e alcuni di voi stanno già facendo un lavoro magnifico, ma c’è sempre qualcosa in più che può essere fatto.

Chiedete a voi stessi cosa potreste fare meglio e cosa potreste fare per raggiungere quella persona che non riuscite a portare nel vostro negozio.

Se ci sono delle persone nella vostra comunità che non si sentono a proprio agio ad andare in una fumetteria, chiedetegli il perché. Chiedetevi se c’è qualcosa che potreste fare che non state facendo.

Le fumetterie sono una delle risorse più preziose della nostra industria e tutti noi dobbiamo fare tutto il possibile per assicurarci che succeda lo stesso negli prossimi anni.

Non vogliamo che la gente compri i propri fumetti nei Target o nei Wal-Mart, o come gadget associato a un giocattolo. Noi vogliamo che la gente venga proprio qui nel cuore pulsante del nostro business.

Noi vogliamo che vengano da voi.

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