Bryan Singer, il regista di Superman Returns e di tre film sugli X-Men – incluso l’imminente Days of Future Past – è accusato di abusi sessuali.

1998, California. Michael Egan, aspirante attore allora minorenne – stando al suo racconto – è in un appartamento insieme a Bryan Singer e ad altri ragazzi. Ad un certo punto, il regista lo costringe a drogarsi, a bere, lo butta in piscina e, mentre gli sta tenendo la testa sott’acqua, abusa di lui. Più e più volte. Da allora, sono passati circa 17 anni e le accuse che solo oggi Egan sta muovendo contro il famoso filmmaker sono al centro delle indagini della polizia. Singer, che prossimamente tornerà al cinema con X-Men: Giorni di un Futuro Passato, ha negato in più occasioni di essere responsabile di questi crimini. Ma la bufera mediatica che in questi giorni l’ha coinvolto non la smette di infuriare. Anzi, se è possibile, tra film, rumors e nuove terribili dichiarazioni di Egan, sta peggiorando.
Marty Singer, avvocato del regista, ha dichiarato che: «è chiaro che queste accuse sono arrivate per ottenere pubblicità ora che il nuovo film di Bryan [X-Men: Giorni di un futuro passato, ndr] è prossimo all’uscita nelle sale». È anche vero però che sottovalutare in questo modo, così sommariamente, questo genere di accuse sarebbe quanto meno superficiale. Specie, poi, insinuare qualcosa – in un senso o nell’altro – prima che il caso venga preso in esame dalla Corte delle Hawaii a cui è stato presentato. Secondo la ricostruzione di Egan, anche Marc Ollins-Rector sarebbe responsabile di minacce e di violenza. Nella ricostruzione del trentunenne, il noto uomo d’affari gli avrebbe puntato contro una pistola. Ad oggi però sono più le incertezze che le certezze; l’unico modo per sapere come siano andate effettivamente le cose è quello di lasciare che la giustizia, con i suoi apparati, faccia il suo corso.
Intanto ABC, che ha in cantiere Black Box, serie tv di cui Singer è produttore, e FOX, che distribuirà il 22 Maggio X-Men: Giorni di un Futuro Passato, hanno preso le distanze dal regista. Mentre il network americano si è limitato – in un certo senso – ad eliminare il nome di Singer da tutto il materiale promozionale del serial, la nota casa di produzione ha dichiarato in una conferenza stampa che: «Questa è una questione serissima, ma personale, che Singer e i suoi avvocati risolveranno nel contesto più appropriato».