Classe ’88, fa fumetti da «quando aveva otto anni». Vive in Giappone – anche se ancora per poco – ed è uno dei fenomeni più seguiti del web degli ultimi anni. La sua prossima raccolta di strisce uscirà per Shockdom e si intitolerà Questo è un libro con i fumetti di Sio.

Quando sento Sio è una mattina di fine Agosto: fuori c’è il sole, il cielo è sereno e fa un caldo asfissiante. Ci sentiamo su Skype verso le 11.00. Ci salutiamo, ci chiediamo come va, e solo allora – mea culpa – ricordo che non è in Italia, ma in Giappone dove vive da oltre due anni. «Non vedo l’ora di rientrare», mi confessa. Poi gli faccio notare che fa un po’ strano sentirlo dopo averlo seguito in tutti i suoi video, sul canale YouTube Scottecs. «Questa», mi fa, «non è la mia vera voce. Io in realtà sono un nintendaro cronico, e ora non sono qui». Non l’aveste ancora capito, Sio è uno che adora scherzare.
Con una media di 3 milioni di views al mese (media, tra l’altro, superata ampiamente lo scorso Agosto, con oltre 5 milioni di click) Sio e il suo canale Scottecs rappresentano una delle realtà più importanti sia di YouTube che dei webcomics. Le sue strisce, grazie anche ai social network, sono diventate tra le più lette – di lingua italiana – della rete. L’anno scorso, con Il ballo dell’estate, ha totalizzato oltre 1.7 milioni di views – con cui, come tiene spesso a ricordare, «ho fatto dire “cane magico” al Tg1». Per i suoi video, utilizza tanti espedienti tradizionali della comedy inglese: risate registrate, ridoppiaggio (spesso fuori sincronizzazione) dei protagonisti, e musica. Musica ovunque. Perché insieme ai fumetti, la musica è la sua più grande passione.
«YouTube? Ho visto che era una cosa sostenibile per raccontare le storie, e mi ci sono iscritto»: Sio spiega così il colpo di fulmine tra lui e la piattaforma video più famosa del mondo. Certo, disegna e ha sempre amato disegnare – anche se, ci dice, «non ho mai saputo farlo. Non ho mai imparato. E onestamente, non penso di saperlo fare ancora». Ma per noi, almeno per presentarlo ai lettori di Fumettologica, quello che conta è proprio il suo raro essere a cavallo tra disegno, fumetto e YouTube. Per chiacchierare di come tutto sia incominciato, e di quali sviluppi futuri si immagina.
Prima di cominciare, l’attualità: presto presenterai una nuova raccolta di strisce. Che cosa ci puoi dire a riguardo?
A Romics presenterò un nuovo volume. Si tratta di una raccolta – e a colori, questa volta. Sono più di 170 pagine, più grande di Tutto Scottecs (sempre per Shockdom). È una selezione del lavoro migliore di quello che ho fatto negli ultimi anni. Più cose inedite, sempre a colori. Ci saranno principalmente strisce. Non sarà roba tanto lunga: mai più di una pagina. Un libro perfetto da tenere vicino al bagno… o al letto. Il titolo è Questo è un libro con i fumetti di Sio – 1. Perché pensavo di farlo annuale. I fumetti che sto pubblicando online, su Facebook o sul mio blog, li sto già facendo pensando al secondo volume: già tutti a colori, già tutti impaginati.
Com’è nata la tua passione per YouTube?
Mi è sempre piaciuto sperimentare più media tra di loro. Le mie più grandi passioni sono sempre state fumetti e musica. E sono sempre state fisse nella mia testa. La musica mi ha portato proprio su youtube: stavo aspettando che la morosa tornasse a casa e ho pensato “fammi tradurre questa canzone con google translate”, l’ho buttata dentro Flash, l’ho cantata, l’ho prodotta e poi ci ho messo dei fumettini senza assolutamente impegnarmi. E niente, il giorno dopo avevo 800 mila views.
Dopo “il giro del Giappone”, dovremo aspettarci nuovi vlog sul tuo canale?
Non mi piace mettere la mia faccia su YouTube. L’ho fatto perché era il modo più semplice e divertente per raccontare il viaggio che stavamo facendo in Giappone. Non ho in programma di fare vlog, di nessun tipo, se non facendo un’altra esperienza di questo genere (come il giro del Giappone in bicicletta, ndr). Sarà anche questa volta un viaggio.
Da qualche numero le tue strisce sono pubblicate anche su A panda piace… l’avventura! Com’è nata la tua collaborazione con Giacomo Bevilacqua?
A me piaceva la sua roba e a lui piaceva la mia. Ci siamo sentiti. Visto che è lui quello che ha una rivista in edicola, ha detto “io voglio avere assolutamente i tuoi fumetti”. E non so perché, forse ha battuto la testa da qualche parte… Non so trovare una motivazione valida perché qualcuno voglia i miei fumetti. Sono veramente grato per questa piccola apertura verso portali più grandi.
Quali sono i tuoi youtuber preferiti? Quali segui più assiduamente?
Quelli che seguo non sono italiani. C’è qualcuno, sì. Ma per la maggior parte sono stranieri. Come TomSka, 5 Second Films, amici che ogni giorno feriale hanno fatto un film di cinque secondi, i migliori secondo me per quanto riguarda la comicità breve. Due dei miei canali preferiti di animazione sono: Cartoon Hangover, co-fondato dal creatore di Adventure Time, e quello di Harry Partridge.
Raccolta di strisce a parte, prossimamente ti vedremo ancora in libreria e/o in fumetteria? Magari con più regolarità.
Non mi hanno proposto niente. Ma in realtà, con Shockdom sto preparando un trimestrale per l’anno prossimo.
Sii sincero: te lo aspettavi un successo del genere con il tuo canale YouTube?
Sono lievemente autistico da questo punto di vista. Non riesco a capire come funzioni il feedback. Faccio delle cose che mi divertono, e voglio fare un lavoro che mi diverte. Se funziona, sono la persona più felice del mondo.
Quali sono le tue fonti di ispirazione? O almeno: chi ti ha influenzato?
Non riesco a risponderti alla domanda “a chi ti ispiri?”. Posso dirti chi mi ha influenzato, e ti posso dire Dottor Slump e Arale e Calvin & Hobbes. Calvin & Hobbes è un manuale per i tempi comici. E ha un certo grado di professionalità e fa ridere sempre. Dottor Slump e Arale è invece il surreale buttato lì, e mi ha sempre fatto ridere. Ed è ciò a cui punto nelle mie produzioni: al surreale e all’inaspettato.
E i fumettisti italiani? Chi sono i tuoi preferiti?
Rat-Man, aka Leo Ortolani, e Zerocalcare. Sono tutte e due delle punte a cui aspiro. Sono molto agitato perché nella raccolta di Panda (che verrà presentata a Lucca, ndr) ci sono anche loro. Poi adoro Davide La Rosa e tutto quello fa. A come Ignoranza: sono felicissimo che Daw abbia una serie in edicola, perché è un altro dei miei preferiti. E ultimamente mi sono riabbonato a Topolino, proprio da quando hanno inserito Pikappa, per essere onesto. Da quando l’ha preso la Panini in mano, mi pare stia tornando ai fasti degli anni ’90 con le storie. È stato il mio primo fumetto. Ho imparato a leggere con Topolino, prima delle elementari.