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FocusLe 9 storie più interessanti del New York Comic Con 2014

Le 9 storie più interessanti del New York Comic Con 2014

Durante un evento mediatico di peso come l’appena concluso New York Comic Con, le notizie escono a flusso continuo ed è difficile, da lettori, destreggiarsi tra la miriade di informazioni, titoli e schiamazzi. Ecco perché abbiamo salvato dal caos della rete nove tra le più interessanti notizie, storie e trend che hanno dominato la kermesse newyorchese.

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9. La morte di ‘Superman Vive’

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Il documentario di Jon Schnepp The Death of “Superman Lives”: What Happened?, sul film di Superman mai realizzato da Tim Burton, sembra afflitto dalla stessa maledizione di quest’ultimo: in lavorazione da anni, finanziato con una campagna Kickstarter (e poi un’altra per mancanza di fondi) non è ancora stato completato, ma al Comic Con è stato mostrato un lungo frammento di venti minuti focalizzato sul costume di Superman, con interviste a tutti i principali realizzatori (tranne Nicholas Cage, a cui il regista ha lanciato un appello per farsi intervistare). Per quanto amatoriale sia l’opera – almeno a giudicare dallo scarso senso estetico del trailer – il documentario è uno dei più attesi dal fandom fumettistico, che potrò finalmente avere un assaggio di come sarebbe stato il film di Burton.

8. Il monopolio Marvel

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Al di là degli annunci più grossi, la Marvel ha dominato lo show con tonnellate di panel e dichiarazioni concernenti film, serie tv e fumetti. Dalle storia ammazza-concorrenza (leggi la 20th Century Fox, detentrice dei diritti di Fantastici Quattro e X-Men) The End is FOURever e No More Mutants, alla prima clip del cartone dei Guardiani della galassia, fino alla tavola rotonda sulle diversità – contrapposta a quella sulle donne della DC – la Casa delle Idee sta facendo di tutto per far parlare di sé e ristabilire un’immagine di recente appannata dal rumoroso silenzio sulla fine del Quartetto e dallo scandalo della copertina disegnata da Milo Manara. A tal proposito, gli editori hanno annunciato diverse testate con protagoniste femminili (Spider-Gwen, Silk). In particolare, Nicole Perlman, co-scrittrice di Guardiani della galassia, sceneggerà lo spin-off Gamora, e G. Willow Wilson (già su Ms. Marvel) lavorerà su X-Men. Perfino Big Hero 6, il nuovo cartone Disney adattato da un fumetto Marvel, è stato sponsorizzato con ferocia come un prodotto Marvel, chiamando in causa i creatori, nonché Joe Quesada e Jeph Loeb.

La Marvel è stata talmente tanto rumorosa che, per scalzare la rivale dalle prime pagine dei siti specializzati, la DC ha dovuto svelare il proprio calendario cinematografico fino al 2020. E ora fatevi consumare dalla spasmodica attesa di un altro film su Laterna Verde.

7. La politica anti-molestia e le regole (per i cosplayer)

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“Per favore tenetevi le mani in tasca. Se volete fare una foto con un altro fan, chiedete per favore e rispettate il suo diritto a dire di no. Siate rispettosi, cordiali e gentili l’uno con l’altro”.

Gli organizzatori della fiera ha posto particolare attenzione sul regolamento contro le molestie, la discriminazione e lo stalking, appendendo questi cartelli ovunque, invitavano alla buona educazione e attivando una app che permetteva le segnalazioni contro i molestatori.

In generale, la ReedPop ci tiene molto allo stato d’animo dei fan. Nella FAQ del sito ufficiale, per esempio, tra i consigli elargiti compare quello di “Lavarsi e profumarsi”. Un suggerimento che purtroppo non tutti hanno seguito.

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6. Secret Wars

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Solo dal titolo altisonante, Marvel Super Heroes: Secret War (sulla carta una sorta di remake della classica Secret War degli anni Ottanta) promette di essere l’evento del decennio, almeno in casa Marvel. Dodici uscite a partire da maggio, in cui Jonathan Hickman promette un crossover che vedrà coinvolti l’universo classico 616, quello Ultimate, il 1602 e l’MC2. Almeno a giudicare dall’immagine promozionale dipinta da Alex Ross.

5. Spider-Gwen

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Nessuno pensava che la saga del Clone fosse pessima e un po’ tutti si erano convinti che Kingdom Come 2 fosse una buona idea. Di certo, un po’ come Spider-Girl, nessuno avrebbe mai pensato che un personaggio what if quasi da barzelletta potesse avere così tanto successo. E invece Spider-Gwen, la versione alternativa di Gwen Stacy morsa dal ragno radioattivo al posto di Peter, ha conquistato il pubblico al punto da costringere la Marvel a dare vita a una serie tutta sua. Ai comandi di questa sgangherata testata, Jason Latour e Robbi Rodriguez, già artefici della genesi del personaggio sull’acclamato Edge of Spider-Verse #2.

4. DC, nuova frontiera: la franchezza

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Greg Capullo e Grant Snyder

I colossi dell’intrattenimento, siano dell’editoria, del cinema o della musica, sono solitamente molto conversativi nella loro politica relazionale. La DC non fa eccezione, ma al Comic-Con qualcosa è passato tra le crepe. Il team creativo di Batman (Scott Snyder e Greg Capullo) ha infatti parlato con franchezza del loro approccio con gli editor: “Io e Scott incroceremo le braccia e lotteremo per la nostra visione” ha dichiarato Capullo. “Abbiamo una strategia d’uscita nel caso perdessimo una battaglia con loro. Tutto quello che Scott fa è pensato con cura e vi darà le migliori storie se solo vi levate di torno”.

Forte del successo di vendite, i due hanno potuto fare la voce grossa e impedire che la casa editrice aumentasse il prezzo di copertina a partire dalla saga Endgame. Perentorie le parole di Snyder: “Se tenteranno di cambiare la storia dopo averla approvata, ce ne andremo nel bel mezzo della pubblicazione, l’abbiamo sempre detto”.

3. L’invasione di Hollywood

New York ha ormai superato San Diego in termini di presenze. E pur non essendo ancora la convention riempita a forza di cinema, serie tv, libri e videogiochi poco attinenti all’ambito dei fumetti, come invece è San Diego, è indubbio che il cinema si stia accorgendo dell’ascesa di New York e stia facendo di tutto per monopolizzarla.

Quest’anno, Disney ha sfondato a forza le mura del Javits Center portando Big Hero 6 e svelando al mondo le prime immagini di Tomorrowland. Non solo, hanno presenziato a sorpresa il cast dei due kolossal, inclusi attori di peso come Hugh Laurie e George Clooney.

Se la scia positiva di pubblico dovesse continuare, il caso Disney diventerebbe la prassi; la stessa ReedPop, organizzatrice dell’evento, sembrerebbe puntare a un Comic Con sempre più eterogeneo. Non a caso, forse, ha fatto debuttare lo scorso giugno la Special Edition: NYC, una versione estiva della manifestazione dedicata esclusivamente ai fumetti.

2. …E quella delle serie tv

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Sul versante televisivo, New York ha messo ancora più carne al fuoco, se possibile. Walking Dead, Agent Carter… Su tutti, l’adattamento di Powers, una serie che debutterà in autunno sulla console targata Playstation, e che vede gli autori originali pesantemente coinvolti nella sua realizzazione (sorge il dubbio che Bendis abbia un paio di ghost-writer nello sgabuzzino).

Da una serie non trasmessa in tv si passa… A un’altra serie non trasmessa in tv, Daredevil, prima incursione Marvel nel mondo virtuale di Netflix, che già tante soddisfazioni sta dando con House of Cards e compagnia. Con un costume simile a quello indossato da Rex Smith, l’attore che interpretava il Cornetto nel film tv Processo all’incredibile Hulk, (ma anche reminiscente dell’epico L’uomo senza paura), Daredevil sembra un prodotto ispirato proprio alla miniserie di Miller e Romita Jr., come testimonia il poster disegnato da Joe Quesada.

Ma alla convention c’è spazio anche per le vecchie glorie, come il Batman televisivo interpretato da Adam West, che a New York ha presentato il blu-ray della serie tv e ha condiviso aneddoti e ricordi come solo un vecchio attore famoso per un unico ruolo di quasi cinquant’anni fa.

1. Civil War 2

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La Marvel non si è risparmiata sugli annunci. Dopo Secret War è stato il turno di Civil War. E non si tratta di una ristampa. Con una sola immagine realizzata da Adi Granov in cui Iron Man e Capitan America si contendono l’Uomo Ragno (tutti nei loro costumi indossati durante la saga scritta da Mark Millar), la casa editrice ha titillato i lettori, che si sono fiondati a ideare le più disperate teorie sul significato del teaser. Un viaggio nel tempo? Un mix di tutti crossover delle ultime estati?

Altro brand sempreverde dopo Secret War, Civil War non sembra essere davvero un “capitolo due”, ma più un ritorno alle stesse dinamiche della più famosa saga degli anni 2000. Non resta che aspettare il 2015, anche se l’annuncio cade a fagiolo con l’altra notizia della settimana, la presenza di Iron Man e della Guerra Civile nel terzo capitolo cinematografico dedicato a Capitan America.

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