5 fumetti da (ri)leggere a San Valentino

Che siate oppure no fidanzati, questo è l’articolo che fa per voi. Perché non parliamo solo di amore o di San Valentino (auguri, tra parentesi); ma pure di cinque, stupendi fumetti. Che, se li avete letti, vi consigliamo di rileggere e che se invece non conoscete vi consigliamo di andare subito a recuperare.

Il tema è, ovviamente, l’amore. Ma non partite prevenuti: non è di Romeo e Giulietta che stiamo parlando. Piuttosto delle varie sfumature che una storia può assumere: romantica, ossessiva, inattesa. Felice, dolorosa, combattuta.

Non facciamo differenza di sesso o di credo. L’amore è sempre amore, a prescindere da queste cose. Ne facciamo, però, una questione di talento: perché ce ne vuole per raccontare bene questo sentimento, altrimenti – è questo il rischio – si cade nel già sentito, nel trito e nel ritrito, nel lieto fine a tutti i costi e in quelle trovate narrative che, diciamocelo, fanno “di tutta l’erba un fascio”. Abbiamo scelto cinque fumetti per voi (sì, solo cinque). E non c’è nessuna classifica. Sono tutti ugualmente belli. Tutti ugualmente da leggere.

1 – Il gusto del Cloro, di Bastien Vivès (thebox)

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Il gusto del cloro è – forse – l’opera migliore di Bastien Vivès. Schematica, quasi monosillabica. Le tavole sono studiate al millimetro. E non parliamo d’amore, ma di colpo di fulmine (che è, permetteteci, un po’ diverso). Qui siamo ancora agli inizi: la scintilla è appena scoccata. L’ambientazione, che rimarrà sempre la stessa per tutta la durata della storia, è una piscina: lui che va a nuotare, lei che a un certo punto entra nella vita di lui, i due che parlano, e il coraggio che manca di andare oltre. Nel “mondo” piscina, tutto è perfetto. Ridono, scherzano; stanno bene insieme. Ed è quasi come vivere un sogno ad occhi aperti: andare oltre, uscire dalla piscina, potrebbe rovinare tutto. Perché spesso la prova d’amore più grande è avere il coraggio di essere onesti, di essere, insomma, se stessi. Qui un’approfondimento.

2 – Cuori solitari, di Cyril Pedrosa (Bao Publishing)

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Non è l’opera più famosa, né quella più citata di Pedrosa, famoso piuttosto per Portugal e Tre ombre. Ma è un graphic novel che vi consigliamo comunque: non è banale, non tira – troppo – per le lunghe la storia; e i disegni sono quelli belli, stupendi, ricchi di colori (qui più fermi e decisi) di Pedrosa. Cuori solitari parla di una storia d’amore che non decolla, non in pieno; c’è l’amore, questo sì. Ma è un amore incerto, traballante, ancora tutto “lei” e incertezze. Proprio quando vi sembrerà che la storia sia giunta ad una svolta, allora scoprirete che, forse, non è mai iniziata e che nella vita, come in amore, niente può essere dato per scontato.

3 – Cinquemila chilometri al secondo, di Manuele Fior (Coconino Press)

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Un battito di ciglia e ti ritrovi dall’altra parte del mondo: un secondo, uno solo, e più di cinquemila chilometri – di terra, mare e carne – si allungano da te a casa, da te al tuo amore. Manuele Fior ci racconta una storia stupenda, vera, vissuta, con più protagonisti, che si svolge nel corso di anni ed anni, e che parla dell’amore tra ragazzi e di quello tra adulti, di quanto certe cose, come un bacio, un’occhiata, un sentimento, durino più di tante altre. Anche qui, non ci sono smancerie gratuite; non c’è la smielata cronaca di un amore leggendario. Ci sono un uomo e una donna, che si amano. (Male, a tratti, odiandosi quasi.) Ci provano, falliscono, ci provano ancora. Con la pioggia, il sole, a distanza di chilometri e chilometri.

4 – Doomboy, di Tony Sandoval (Tunué)

Doomboy sandoval

In Doomboy di Sandoval non c’è la coppia, non c’è un lui che prova a conquistare lei o una lei che non sa come dichiararsi a lui. C’è solo lui, lui che ricorda lei, lei che è morta, il dolore che si mescola al dolore, e la passione che anche nella tristezza sa rinascere, e dà a Doomboy la capacità, il talento e l’intuizione per esprimersi nella musica. Un canto di dolore, ma pure di speranza, rivolto a lei che ha lasciato un vuoto incolmabile, andandosene. Più che di storia d’amore, Tony Sandoval ci parla di quanto sia difficile “andare oltre” dopo che è finita. Perché l’amore, dopotutto, è anche questo.

5 – Il blu è un colore caldo, di Julie Maroh (Rizzoli Lizard)

il blu è un colore caldo

De Il blu è un colore caldo, di Julie Maroh, si è detto e scritto tantissimo. Ma forse non siamo ancora arrivati al punto di poterne fare a meno; di poter dire “basta, va bene così”. Ogni volta che lo si rilegge, questo graphic novel rivela sempre qualche nuova sorpresa. Il blu è un colore caldo racconta di una storia passionale, quasi morbosa, in cui il sogno si mescola alla realtà, e in cui la genuinità dei sentimenti deve combattere con i più tremendi dei pregiudizi. Due donne, due giovani donne che amano e che devono farlo in segreto. Pena, come poi succede, l’emarginazione. Ma ci sono pure la convivenza, i problemi di coppia, il tradimento e la gioia di ritrovarsi. Qui un’anteprima.

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