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La malinconia arancio di Ichigo Takano [Recensione]

A volte mi capita di ignorare per puro caso alcuni dei titoli più positivamente chiacchierati degli ultimi tempi, e se questo da una parte mi dispiace (anch’io, come molti, vorrei riuscire a leggere tutto), dall’altra mi consente di avvicinarmi a loro in modo naturale, senza la pressione dell’aspettativa, e di giudicarli così per il loro reale valore.

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Mi è successo di recente con Orange, lo shojo manga di Ichigo Takano, del quale ho scoperto la particolare storia editoriale solo dopo la lettura del primo volume. Orange è comparso per la prima volta nel marzo 2012, sulla rivista mensile di shojo targata Shueisha, Bessatsu Margaret (meglio conosciuta col nomignolo di Betsuma). La serie fu interrotta dopo pochi capitoli nel novembre dello stesso anno, per ricominciare solo nel febbraio 2014 su Gekkan Action, cambiando quindi sia casa editrice (Futabasha) che target ideale di riferimento (seinen). Nonostante le tribolazioni, il manga ha acquisito rapidamente una grande popolarità, arrivando a toccare il milione di copie vendute dei primi quattro volumi.

Mentre pensavo a cosa scrivere di questa storia – che, per inciso, mi ha fatto un’ottima impressione – l’autrice ha comunicato su Twitter che il quinto volume sarà l’ultimo, e che intende concluderlo quest’anno. Tutto sommato, quindi, scoprire Orange ‘in ritardo’ mi ha risparmiato un bel po’ di attesa e sofferenza, dal momento che non vedo l’ora di continuarlo.

La trama del manga, a onor del vero, è molto semplice. Naho Takamiya ha sedici anni quando riceve una lettera scritta da sé stessa nel futuro. La lettera è molto lunga, ma si apre con una supplica: “Non avere i miei stessi rimpianti”. Questi rimpianti, ovviamente, riguardano le sue scelte, in particolare quelle legate a un nuovo studente di nome Kakeru Naruse, che Naho conoscerà soltanto quel mattino stesso.

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La premessa lascia intendere un classico sviluppo sui toni della commedia romantica shojo. E invece Orange, da subito, trasmette un senso di malinconia che è davvero difficile ignorare.

Ancora prima di scoprire che cosa sarà della protagonista, dei suoi amici, e in quale modo le loro vite s’intrecceranno a quella di Kakeru, sentiamo nelle scene – anche quando divertenti – una fragilità palpabile, come se tutto da un momento all’altro dovesse finire. E in fondo è proprio così, perché a prescindere dalla trama e dalle ragioni che, man mano, scopriremo muovere i personaggi, Orange si presenta come una lettera d’amore dolceamara alla giovinezza, e il racconto di formazione di alcuni ragazzi che, semplicemente, stanno vivendo senza saperlo gli ultimi anni che li separano dall’età adulta. L’età in cui, appunto, iniziamo ad avere rimpianti, ma non siamo ancora pronti ad accettarli, né ad ammettere che forse, a volte, non c’era davvero niente che fossimo in grado di fare per permettere alla vita di andare diversamente. Nemmeno con una lettera miracolosa.

Già nel primo volume, Orange tratteggia un cast di personaggi con del potenziale, incisivi ma non sopra le righe, il che conferisce un realismo che bilancia bene la premessa “magica”. In particolar modo Miho è una protagonista ben riuscita, che nelle sue piccole fragilità e nella sua abitudine a tirarsi indietro e mettersi da parte per gli altri, suscita un affetto istintivo che è raro, in un genere in cui le eroine tendono spesso a spersonalizzarsi.

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Graficamente, la storia è piacevole. Le tavole sono pulite, chiare, a tratti quasi essenziali, e a spiccare sono i volti dei personaggi, semplici ma davvero espressivi, specie negli occhi e nei loro sguardi.

La serie è pubblicata in Italia da Flashbook, ed è al secondo volume. Non so nulla di come/quando proseguirà, ma le mie aspettative – adesso sì – sono altissime, e sapere che non verrà diluita per cavalcare a lungo il successo commerciale mi fa ben sperare.

Augurandomi di non essere smentita, la metto così: se cercate un ottimo shojo, anche solo per dare un primo sguardo al genere – e capire come stia ‘girando’ oggi – l’avete trovato.

Orange (2 volumi, in corso)
di Ichigo Takano
Flashbook, 2015
192 pag., 6.90 €

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