Zenith – Fase Uno (Panini Comics). Panini pubblica per la prima volta in Italia questa serie supereroistica scritta fra il 1987 e il 1992 da Grant Morrison, disegnata da Steve Yeowell e originariamente serializzata sulle pagine della celebre rivista britannica 2000AD. È un evento abbastanza notevole per due motivi: il primo è che stiamo parlando di uno dei lavori più importanti nella bibliografia di uno dei più influenti autori di fumetti degli ultimi 30 anni; il secondo è che nonostante l’importanza, Zenith è stato letteralmente introvabile per anni (a parte delle schifosissime scansioni – che comunque sono illegali, a me che fossero schifose l’hanno raccontato degli amici) a causa di un’infinita battaglia legale fra Morrison, la Fleetaway (l’editore di 2000AD negli anni ’80 e ’90) e la Rebellion (la compagnia che pubblica 2000AD al giorno d’oggi e detiene teoricamente tutte le proprietà intellettuali sviluppate sulla rivista).
Lukas Reborn #1 – Nell’arena (Bonelli). Inizia “la seconda, sconvolgente stagione di Lukas!”. Ed è subito testa a testa con Broadchurch per l’ambito riconoscimento di Opera di cui si sentiva meno il bisogno di una seconda stagione. Qui c’è la nostra anteprima.
Terre perse – Viaggio nell’Italia del dissesto e della speranza (Beccogiallo). Il trio di autori formato dallo storico e critico dell’arcihtettura Luca Molinari e da Raul Pantaleo e Marta Geraldi di TAMassociati si riunisce dopo il bel Architetture resistenti. Terre perse nelle parole dell’editore: «Decenni di irresponsabilità e malaffare hanno intossicato il nostro paesaggio e consumato risorse vitali. Ora abbiamo un mondo da bonificare e ripensare insieme: non resta che rimboccarci le maniche e lavorare, cambiando definitivamente il nostro punto di vista sull’architettura e sul territorio». Sì, ecco, neanch’io ho capito benissimo cosa ci sia effettivamente nel libro, ma in soccorso per aiutarci a farci un’idea arriva la nostra stessa anteprima.
Cinque allegri ragazzi morti #0 (Panini Comics). È il numero zero, il giro di riscaldamento prima dei dodici albi che riproporranno in un’edizione riveduta e arricchita le storie dei Cinque allegri ragazzi morti firmate nel corso degli anni da Davide Toffolo. Il nostro Valerio Stivè si è fatto una bella chiaccherata con il fumettista/musicista friulano per farsi spiegare meglio cosa aspettarci. Qui trovate invece la nostra anteprima.
Manhattan Projects vol. 3 – Costrutto (Panini Comics) & Guardia dei Topi vol. 3 – Inverno 1152 (Panini Comics). Due belle serie continuano il loro viaggio. La prima è la riscrittura da parte di Jonathan Hickman e Nick Pitarra di quello che è stato il Progetto Manhattan, il programma di ricerca che durante la Seconda Guerra Mondiale riunì i migliori fisici del mondo per sviluppare la prima bomba atomica (ve ne ha parlato Evil Monkey qui); la seconda è la grande saga epica-fantasy scritta da David Petersen con protagonisti una serie di amabili topolini (l’ubiquo e onnisciente Evil Monkey, il nostro personale Iso-Joe Jesus Johnson ‘datemi la palla e ci penso io’, ve ne ha parlato qui).
Snapshot (RW-Lion). Anche RW si serve dal goloso banchetto dell’Image, pubblicando questa mini-serie noir in quattro numeri risalente a qualche anno fa, scritta da Andy Diggle e disegnata da Jock (la stessa coppia di The Losers). Diggle è un onesto mestierante e Jock è un disegnatore capace, i 12 euri che vi chiedono per il volume potrebbero essere davvero ben spesi..
Dall’estero:
Chrononauts #1 (Image). Una cosa è certa: a Mark Millar non piace lavorare con disegnatori scarsoni. Dopo Goran Parlov su Starlight, Duncan Fegredo su MPH e Frank Quitely su Jupiter’s Legacy, per questa sua nuova serie lo scrittore scozzese si affianca a Sean Gordon Murphy, uno dei tre/quattro migliori disegnatori attualmente in giro. La mini-serie riguarda due scemetti che decidono di far caciara coi viaggi nel tempo ed è stata descritta da Millar come «Apollo 13 incontra L’uomo che visse nel futuro». Qui qualche pagina in anteprima.
Mark Millar è un genio prova #∞: sono passati solo pochi giorni dal secondo più grande momento di follia collettiva nella storia dell’umanità (questa volta non è nemmeno servito invadere la Polonia, è bastata la foto di un vestito) ed ecco che Millar se ne esce con una cover (quella che potete vedere qui sopra) sviluppata consultando un neurologo e che in base a come funziona il vostro cervello vi farà vedere cose diverse (in teoria il quadrante di un orologio rotto o una clessidra verde)
Una carrellata di tweet di spiegazioni:
Yes, most people see the broken watch-face with no hands. 1 in 15 see a diff picture entirely. Super-creative brain sees it differently.
— Mark Millar (@mrmarkmillar) 16 Marzo 2015
It’s a semi-rare sporadic form of color-blindness due to abnormal wiring in occipital lobe… @mrmarkmillar pic.twitter.com/lvR2LEoOLK
— Sean Gordon Murphy (@Sean_G_Murphy) 16 Marzo 2015
(2) …It affects around 1 in 15 people and is a variant of synaesthesia which a university helped me develop the multiple color overlays…
— Sean Gordon Murphy (@Sean_G_Murphy) 16 Marzo 2015
(3)…What’s interesting is the artistic brains–they’re all right-brain dominant which means artists, musicians, writers more likely to…
— Sean Gordon Murphy (@Sean_G_Murphy) 16 Marzo 2015
(4)… see the hourglass than the clock face. @mrmarkmillar pic.twitter.com/Mjtl2hwKzC
— Sean Gordon Murphy (@Sean_G_Murphy) 16 Marzo 2015
Peter Bagge: Conversations (University Press of Mississippi). Sbam, eccovi il vostro libro sui fumetti della settimana. Sono 208 pagine di inteviste a Peter Bagge, il creatore della serie Odio! (vista in Italia per Phoenix ai tempi in cui io guardavo i cartoni degli X-Men) e tanti altri lavori (qualcosa lo ha pubblicato – credo con poco successo – la Magic Press).