“Chewie, we’re home”

Ho pianto.

In realtà no, non l’ho fatto. Ma avrei voluto.

È quello che stanno dicendo tutti, praticamente: “oh mio Dio! Il nuovo trailer di Star Wars! Sto piangendo!”

Io purtroppo non ce l’ho fatta a piangere. Ho provato un misto di emozioni, questo sì. E tra le altre anche la nostalgia. Ma sono stato contento più che altro. Contento ed emozionato. Perché JJ Abrams, quella vecchia volpe, ce l’ha fatta: e almeno a giudicare dalle immagini di questo secondo teaser trailer, ha tenuto fede alle aspettative. Alla saga originaria. (Vi sfido a lamentarvi, vi sfido!)

Ho seguito l’evento delle Star Wars Celebration in live, insieme a decine e decine di migliaia di persone, su youtube e altre piattaforme. E sono stato attento: ai volti, alle facce, alle espressioni. La sfilata degli attori, quelli nuovi e quelli vecchi, le parole di JJ Abrams, l’entusiasmo del pubblico. Poi il colpo di grazia: il teaser trailer.

Sfondo nero, il ronzio di un veicolo, un’ambientazione desertica e un incrociatore abbattuto sullo sfondo.

Poi una voce fuori campo e il racconto di una storia che già conosciamo tutti. Quindi la maschera di Darth Vader in rovina. Spade laser. Bambini. Scenari mozzafiato. E poi loro due, Han Solo e Chewbecca. E quella frase, “Chewie, we’re home”, e quel sorriso. E sono stato felice.

No, non ho pianto.

Ma l’avrei fatto volentieri. Il nuovo trailer di Star Wars è un grande, piccolo miracolo. E se ci fermassimo già a questo, sarei contento. Saremmo tutti – penso – contenti.

Non è facile fare emozionare il pubblico. JJ Abrams e il suo team, con questo video, ce l’hanno fatta. E quindi grazie.

Grazie soprattutto per averci riportato a casa.