Topolino #3102 (Panini Comics). L’albo che contiene il ritorno di PK, con il primo episodio della storia ‘Gli argini del tempo’. Il nostro Alberto Brambilla, il pker più rispettato di tutto l’internet conosciuto, l’ha letta e recensita per voi, e non ancora soddisfatto, ha anche intervistato il disegnatore della storia, Claudio Sciarrone.
XIII vol. 1 (Mondadori Comics). Da questa settimana Mondadori Comics propone, sia in edicola che in libreria, XIII, il classico moderno della bande dessinée scritto da Jean Van Hamme e disegnato da William Vance.
Il fumetto, già noto agli appassionati italiani, è stato pubblicato a più riprese nel nostro paese, ma mai, fino a oggi, presentato in un’edizione organica come questa, che inserisce i volumi spin-off XIII Mystery nella cronologia della serie regolare seguendo l’esatto sviluppo della vicenda.
Qui, oltre a scoprire da dove ho copiato le righe scritte sopra, potete consultare il piano dell’opera.
Josif (RW-Lineachiara). È il racconto pseudo-storico – ambientato nel 1957, in piena Space Race – del lancio nello spazio di Josif, un simpatico primate. Non l’ho ancora letto ma sono sicuro sarà un bel fumetto per due motivi: 1. c’è di mezzo Rodina, la gloriosa Unione Sovietica che tutti noi amiamo (insomma, io adoro The Americans non soltanto perché è effettivamente la migliore serie televisiva attualmente trasmessa nel mondo, ma perché mi permette di tifare i sovietici senza rimorsi) e 2. ieri in macchina il nostro Alberto Brambilla me ne ha parlato con sommo entusiasmo. Come vedete sono tutte argomentazioni stringenti, sapevo che quel corso da 6 CFU di Istituzioni di logica mi sarebbe servito prima o poi.
Non vi ho neanche detto i credits! Scrive Davide Barzi, disegna Fabiano Ambu. Qui c’è la nostra anteprima.
Multiversity #5 (RW-Lion). Mi scrive Marco da Mussolente (VI), chiedendomi come mai, a suo dire, ci sia un netto squilibrio di segnalazioni a favore dei fumetti Marvel a discapito di quelli DC. «Devo forse supporre che segnali in base a gusti personali, ad antipatie e simpatie, ad amicizie, a cortigianerie?», si chiede affranto. Caro Marco, no assolutamente, e per smentirti segnalo questa quinta uscita di Multiversity, scritta dal mio autore preferito di sempre, disegnata da un artista che mi piaciucchia assai e curata, nell’edizione italiana, da una delle persone che mi hanno insegnato un po’ di cose quando ho avuto la brillante idea di dire ‘ehy che belli questi giornaletti, scriviamone un po’ su internet’.
Nonna Abelarda vol. 1 (RW-Lineachiara). Dopo Geppo, continua la ristampa delle storie dei personaggi Bianconi con Nonna Abelarda, la forzutissima nonnina creata da Giovan Battista Carpi. Oltre alla puntuale anteprima, vi segnalo che il volume esce anche con una bella copertina variant che fa il verso ad Action Comics #1 realizzata da Leo Ortolani.
Il porto proibito (Bao Publishing). Si giudica un libro dalla copertina? Siccome questa è una rubrica bi–polare scritta da un ciclotimico egomaniaco, può succedere che la risposta cambi da puntata a puntata. Insomma, ho visto questo libro all’ultimo Napoli Comicon e mi sono subito innamorato, senza nemmeno aprirlo, è bastato che fosse ‘stampato e rilegato per sembrare un tomo marinaro dei primi dell’Ottocento’ (detto così sembra una roba orribile – e io ho citato il comunicato stampa perché la mia definizione sarebbe stata molto più prosaicamente ‘un’edizione super bellissima’ – ma vi assicuro che fa la sua gran figura). Poi non l’ho nemmeno ancora letto, ma chissenefrega raga, l’importante è parlare sempre bene dei fumetti, farvene comprare un botto ed evangelizzarvi.
Prima però un po’ di sinossi, nel caso non vi vada di fidarvi sulla parola di uno che passa l’80% delle puntate di Radar a venerare Mark Millar: “Abel, un ragazzo senza memoria del proprio passato, viene salvato in mare da una nave della marina inglese, di ritorno verso Plymouth dopo una lunga navigazione. Chi è quel ragazzo che sembra conoscere il mare come le proprie tasche, ma non ricorda di averlo mai solcato?»
Dampyr #182 – Nella dimensione nera (Bonelli). Si giudica un libro dalla copertina parte II? In certi casi è l’unica cosa che ci resta da fare; non ho mai letto una pagina di Dampyr in vita mia, nonostante avessi un compagno alle medie che ho sempre sospettato segretamente essere un lobbysta Bonelli da quanta insistenza ci metteva nel provare a convincermi a farlo (ma io avevo occhi e amore solo per gli X-Men di Grant Morrison). Ieri, mentre controllavo le uscite della settimana Bonelli, mi sono imbattuto nella copertina del Dampyr di questo mese, che presenta un mostro super swag con gli addominali di Jill Cooper, una faccia fatta solo di denti e un costume che sembra quello di Pantera Nera. Ho deciso che domani mattina mi alzo, vado in edicola e lo compro. Intanto, i credits: scrive Mauro Boselli, disegna Maurizio Rosenzweig, con copertina di Enea Riboldi.
Julia #200 – L’immagine perduta (Bonelli). Trovo molto indelicato questo continuo sottolineare il fatto che Julia sia arrivata al duecentesimo numero, festeggiato con un albo tutto a colori e una variant di Vittorio Giardino, perché come sapranno i più gentiluomini fra voi, con una signora è sempre meglio evitare il topic ‘età/invecchiamento’. Se Sergio Bonelli fosse stato ancora in vita, di sicuro ci saremmo risparmiati questa orribile caduta di stile e mancanza di tatto.
Scottecs Megazine #2 (Shockdom). In realtà sto barando, perché tecnicamente esce solo domani, ma 1. la distribuzione in edicola è tutta matta e potrebbe succedere che lo troviate già oggi e 2. segnalare venerdì prossimo una cosa uscita 6 giorni prima sarebbe poco funzionale.
Detto ciò, non credo ci sia molto altro da aggiungere: chi sia Sio immagino lo sappiate bene, a giudicare dalle urla disperate stile Beatlemania e dalle code infinite per le dediche viste al recente Napoli Comicon (hey, ho appena usato uno zeugma! La mia professoressa di italiano del ginnasio sarà fiera di me). Questo è il secondo numero del suo megazine con CONTENUTI ALL’INTERNO, la cui prima uscita ha venduto qualcosa come un trillione di copie (dato ufficiale).
Qui la nostra anteprima.
Star Wars #1 (Panini Comics). A proposito di fumetti che hanno venduto un fantazilione di copie (dato ufficiale), arriva finalmente in Italia il primo numero della prima serie con le nuove storie di Star Wars pubblicate dalla Marvel. Questa testata contiene l’omonima serie scritta da Jason Aaron e disegnata da John Cassaday. Per l’occasione inoltre, Panini butta fuori un po’ di variant e cofanetti: se vi serve un recap, giungiamo agili in vostro soccorso.
Cinque allegri ragazzi morti #1 (Panini Comics) & Piera degli spiriti (Panini Comics). Doppietta toffoloniana. La prima uscita è il numero 1 (di 12) della riproposta delle storie dei Cinque allegri ragazzi morti, in una edizione riveduta e arricchita; il secondo è invece la ristampa di uno dei capitoli fondamentali del fumetto italiano degli anni Novanta, anche in questo caso in una versione rivista e ricolorata (da Alessandro Baronciani).
Per l’occasione, abbiamo un po’ di link a cui mandarvi: qui c’è l’intervista del nostro Valerio Stivè a Baronciani, qui c’è la nostra chiacchierata con Toffolo (sempre firmata da Valerio), mentre qui abbiamo l’anteprima di Cinque allegri ragazzi morti #0.
Devil e i cavalieri Marvel #40 (Panini Comics). Mi scrive Andrea da Rapallo (GE), chiedendomi come mai, nonostante le sue indicazioni e nonostante sia il mio capo-redattore, io continui a rifiutarmi di mettere numeri sfusi da serie regolari all’interno di Radar. Caro Andrea, hai ragione, ed emendo subito segnalando a tutti i nostri fedeli lettori il Devil di Mark Waid e Chris Samnee, una serie talmente bella che qualche settimana fa abbiamo deciso di leggere tutta la sua precedente gestione di fila (ragazzi, che fatica questo lavoro) e poi prepararvi una pratica guida per permettervi di fare altrettanto.
Iron Fist l’arma vivente #1 (Panini Comics). E niente, la Marvel ha deciso di rilanciare con una sua serie personale il mio personaggio preferito di sempre della Marvel (assieme a Freccia Nera e al Dottor Strange) e sono il ragazzino più felice del pianeta. In più, ha affidato il tutto (storia, disegno, colori) a Kaare Andrews, uno veramente bravo e con le idee chiare sul destino e l’essenza del personaggio (l’ho intervistato a Napoli, presto ne leggerete su queste pagine).
Segnalo che l’albo esce anche con una variant cover con i pugni di Iron Fist fluorescenti che brillano al buio. Se a leggere la precedente frase non vi è venuto un brivido di esaltazione sulla schiena, ho una brutta notizia per voi: siete dei robot.
Assassination Classroom #7 (Panini Comics) & Gigantomachia (Panini Comics) & Rash #1 (Panini Comics). SBAM!, tripletta di manga. Il primo è il settimo volume di una delle serie più divertenti in circolazione (sempre fidarsi di Evil Monkey); il secondo è una storia completa firmata da Kentaro Miura, già autore di Berserk (altro fumetto che il mio compagno delle medie lobbysta Bonelli ha provato a farmi leggere vanamente per anni); il terzo è il primo numero di una serie scritta e disegnata Tsukasa Hojo, creatore di Occhi di Gatto, City Hunter e Angel Heart.
Dall’estero:
Marvel Masterworks: Doctor Strange Vol. 1 (Marvel). Questo volume ristampa le avventure anni ’60 del Dottor Strange disegnate da Steve Ditko, un ciclo di storie divenuto celebre per la forte carica psichedelica e surreale e che tutti almeno una volta nella vostra vita dovreste leggere.