Immaginate di dover descrivere tutti i 14 miliardi di anni di storia dell’universo in appena 360 pagine e 2.000 illustrazioni. È quello che ha provato a fare Jens Harder con Alpha: Directions, primo volume di una trilogia che, una volta completata, rappresenterà probabilmente il miglior esempio in circolazione di enciclopedia universale illustrata, la sintesi perfetta tra la moderna divulgazione scientifica e la tradizionale Wunderkammer di stampo illuminista.

Alpha: Directions, titanico progetto dedicato alla storia del mondo dal Big Bang alla comparsa degli esseri umani, è stato pubblicato nel 2009 dall’editore francese Actes Sud ed è il primo dei tre capitoli con cui Jens Harder intende racchiudere l’intera storia della vita, l’universo e tutto il resto: i successivi volumi saranno Beta: Civilisations (opera dedicata alla storia dell’umanità e divisa in due parti; la prima parte è uscita all’inizio del 2014, appena in tempo per entrare nella selezione ufficiale del Festival d’Angoulême 2015) e Gamma (che narrerà un ipotetico lontano futuro della razza umana e della vita sulla Terra).

Jens Harder è un autore tedesco classe 1970 nato a Weißwasser, piccola cittadina della ex Germania dell’est. Dopo aver studiato Graphic Design presso la Kunsthochschule Berlin-Weißensee ha fondato nel 1999 con altri cinque studenti (tra cui Ulli Lust, l’autrice di Troppo non è mai abbastanza) il gruppo di autori di fumetti Monogatari. Molti forse avranno scoperto meglio Harder e le sue opere illustrate (come Leviathan e La Cité de dieu) grazie alla recente mostra organizzata dal Comicon su questo autore: le tavole di Harder tratte da Alpha: Directions e Beta: Civilisations sono state infatti esposte fino al 29 maggio nella nuova sede del Goethe-Institut di Napoli.

«Alla fine sono solo due le questioni che preoccupano l’umanità: come è iniziato tutto e come tutto finirà.»
Stephen Hawking
Prendendo alla lettera la frase di Stephen Hawking, con Alpha: Directions Jens Harder ha deciso di occuparsi della prima domanda – da dove veniamo? – lasciando ai prossimi sviluppi del suo progetto editoriale la risposta alle altre grandi questioni: Beta: Civilisations (chi siamo?) e Gamma (dove stiamo andando?). La prima risposta di Harder, Alpha: Directions (vincitore del Prix de l’audace al Festival d’Angoulême 2010), è un lavoro concettualmente ambizioso, un libro di dimensioni fisiche notevoli (20×30 cm) che fonde dentro di sé spunti di biologia, geologia, teoria dell’evoluzione, cosmologia, chimica, antropologia, archeologia e storia dell’arte per creare un gigantesco catalogo di immagini dal forte potere didattico e visuale.

Secondo il Libro della Genesi Dio impiegò sette giorni per la creazione del mondo. Harder invece ci ha messo ben tre anni e mezzo per completare Alpha: Directions e non è difficile capire il perché: sfogliare questo libro è come immergersi in un’enorme cavalcata sinfonica dell’universo, un paradiso iconografico ricco di simboli religiosi, mitologici e scientifici. La quantità e la qualità delle informazioni contenute nelle 360 pagine di Alpha: Directions è talmente fitta e densa che è praticamente impossibile cogliere tutti i dettagli a una prima lettura: comprensibile, visto che tra le ispirazioni letterarie dichiarate da Harder alla fine del libro troviamo autori come Paul Auster, Jorge Luis Borges, Arthur Clarke, Charles Darwin, Richard Dawkins, Jared Diamond, Umberto Eco, Stephen Hawking, Daniel Dennett, Haruki Murakami, Ovidio, Edgar Allan Poe, Thomas Pynchon, Rabelais, Jules Verne e Stanislaw Lem.

«Dov’eri tu quando io ponevo le fondamenta della terra?»
Libro di Giobbe – 38,4
Ma partiamo dall’inizio di Alpha: Directions. O, per meglio dire, dall’inizio di ogni cosa. Secondo il Vangelo di Giovanni un tempo esisteva solo il Logos; secondo la scienza invece c’era un punto di dimensioni, temperatura e densità infinite che con il Big Bang ha dato origine all’universo così come oggi lo conosciamo. Harder, attraverso un montaggio visivo analogico degno erede della scuola cinematografica russa di Vertov e Ejzensteijn, inizia il suo gigantesco racconto cronologico per immagini (accompagnate occasionalmente da spiegazioni scientifiche) attingendo a piene mani sia dall’iconografia religiosa ed esoterica sia dalla tradizione dei dizionari scientifici illustrati. L’autore tedesco ci trasporta così dal Big Bang alla comparsa dell’Homo Sapiens attraverso la nascita dello spaziotempo, la comparsa delle prime galassie e delle prime stelle, l’apparizione del nostro sistema solare e la formazione delle prime molecole d’acqua sul nostro pianeta.

Il tempo scorre inesorabile (in media ogni illustrazione di Harder rappresenta circa 7 milioni di anni di storia dell’universo) e ben presto tra le pagine del libro compaiono i primi organismi monocellulari, i batteri, la deriva dei continenti, la comparsa della riproduzione sessuale, il mare primordiale abitato da spugne, molluschi, trilobiti, i primi pesci e i primi insetti, i dinosauri e i mammiferi fino ad arrivare infine ai primi ominidi. Soltanto nelle ultime pagine di Alpha: Directions compare l’essere umano moderno, appena in tempo per consegnare il testimone della narrazione al volume successivo, Beta: Civilisations.

Davanti ai nostri occhi sfilano le varie epoche, ognuna connotata in bicromia da una specifica tonalità di colore per sottolinearne la distinzione e la posizione nella grande carrellata cronologica. Harder, che cerca di rimanere il più possibile ancorato alle attuali spiegazioni scientifiche dei fatti durante la sua narrazione, fa un uso estremamente limitato delle parole durante lo svolgimento visuale del libro, servendosi del testo soprattutto alla fine di ogni capitolo per una breve appendice che riassume le principali tappe delle pagine precedenti.

Ispirandosi alle famose illustrazioni scientifiche dell’autore ceco Zdenek Burian e pescando a piene mani dalle più disparate fonti visuali (per citarne solo alcune: antichi trattati di medicina, graffiti preistorici, atlanti medievali e rinascimentali, glifi maya, testi alchemici arabi, geroglifici egizi, pitture aborigene australiane, icone religiose indù, frattali e tracciati di particelle atomiche, testi di chimica, immagini tratte dai fumetti e dal cinema moderno) Jens Harder riesce a costruire una sintesi magistrale di conoscenze scientifiche e umanistiche e ad articolare il suo racconto visuale come una fuga musicale: l’autore tedesco riesce infatti a creare in modo molto efficace un costante contrappunto tra il racconto scientifico graficamente accurato e i più disparati simboli della storia umana, mettendo questi due flussi in parallelo per sottolinearne di volta in volta le analogie di forma o di contenuto.

Le citazioni visive di Alpha: Directions da sole rappresentano un compendio di storia dell’arte universale: Carl Barks, Hieronymus Bosch, Sandro Botticelli, Pieter Bruegel il Vecchio, Leonardo Da Vinci, Max Ernst, Caspar David Friedrich, Lucas Cranach il Vecchio, Walt Disney, Gustave Doré, Albrecht Durer, Francisco Goya, Alberto Giacometti, Matthias Grünewald, Hergé, Hokusai, Roy Lichtenstein, Magnus, René Magritte, Winsor McCay, Richard McGuire, Michelangelo, Raffaello, Lewis Trondheim, Van Gogh, Lorenzo Mattotti, Hayao Miyazaki, Chris Ware e molti altri ancora.

Alpha: Directions è un libro follemente ambizioso, un volume unico nel suo genere: i soli altri analoghi potrebbero essere le serie The Cartoon History of the Universe e The Cartoon History of the Modern World di Larry Gonick e La realtà è magica, opera di divulgazione scientifica scritta da Richard Dawkins e disegnata da Dave McKean.

Alpha: Directions – che per certi versi ricorda la portata visionaria del Libro del Futuro della serie La Fenice di Osamu Tezuka, l’ossessione enciclopedica del misterioso bestiario fantastico Codex Seraphinianus di Luigi Serafini e l’afflato cosmico del film The Tree of Life di Terrence Malick – riesce a costruire attraverso le numerose immagini un’eccellente versione poetica e mistica della scienza e del suo scopo ultimo: spiegare in modo razionale e rigoroso il mondo attraverso ipotesi ed esperimenti.

Il libro di Jens Harder è un antidoto perfetto contro gli antievoluzionisti e una buona occasione per riflettere sugli effetti dell’attuale cambiamente climatico: scorrendo le pagine di Alpha: Directions è impossibile infatti non notare quante volte in passato la natura ha spazzato via la vita sulla terra (le estinzioni di massa e le cicliche glaciazioni globali) e quante altre volte invece – usando ingredienti semplici ma potenti come mutazione, evoluzione, simbiosi, adattamento, convergenza, ricombinazione e variazione sul tema – ha favorito in modo casuale l’avvento di animali e piante di volta in volta estremamente diversi tra loro. Charles Darwin avrebbe amato Alpha: Directions, un libro che dimostra – se mai ce ne fosse ancora bisogno – che l’essere umano non è il punto d’arrivo della storia universale ma solo una comparsa in un racconto molto più grande e che l’evoluzione non è un processo lineare verso un obiettivo ben definito ma un eterno ciclo casuale di soluzioni provvisorie.
Alpha: Directions
di Jens Harder
Actes Sud, 2009
356 pagine, 40 €