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Cosa sappiamo sui diritti cinematografici Marvel

La situazione dei diritti cinematografici legati ai personaggi Marvel Comics è più intricata di quanto si possa pensare. Per anni, la casa editrice ha sparso i diritti per mezza Hollywood, cedendo le proprietà di punta a terzi. Ora i Marvel Studios sono tra le compagnie di produzione più importanti al mondo, eppure si trovano con le mani legate, non disponendo dei personaggi forti del loro catalogo.

Dopo l’annuncio che i diritti cinematografici del personaggio di Kang il Conquistatore (oltre a tutto l’impero Shi’ar) sono saldi nella mani della 20th Century Fox, CBR ha dunque provato a fare il punto della situazione sul possesso dei personaggi da parte dei vari studios hollywoodiani.

È un argomento coperto dal riserbo e dai contorni sfumati. Con che criterio gli studi acquistano i pacchetti di personaggi? C’è un catalogo che afferma a quale “brand” appartenga ogni singolo personaggio? E come funziona per un personaggio che è parte di più famiglie?

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Il sito Legal Resources spiega che, secondo le leggi del copyright statunitense, i proprietari possiedono un pacchetto di diritti che può essere trasferito ai richiedenti in una qualsiasi combinazione o costrutto da essi stipulato. La durata dei diritti è negoziabile in ogni sua parte e non ha paletti di sorta, esclusa la scadenza del copyright vero e proprio. Anche il tempo che può trascorrere fra la data di uscita del film e il primo giorno di produzione del successivo varia dai contratti: la Sony non può permettersi di far passare più di tre anni dall’uscita di uno Spider-Man all’inizio delle riprese dell’altro, mentre per Devil – quando ancora era nella scuderia Fox – questo lasso di tempo era di sette anni.

Se gli studi comprassero dei pacchetti di personaggi legati dalla loro appartenenza a una famiglia specifica (Uomo Ragno, Fantastici Quattro o altro) andrebbe determinato il parametro di indicizzazione dei personaggi. CBR invoca la regola più logica, quella della prima apparizione. Il tale personaggio è apparso per la prima volta nella tale testata, di conseguenza appartiene a quell’universo.

Sembra però che le major guardino ad altri parametri. Molteplici eccezioni si presentano nel caso degli X-Men: personaggi come Rogue, Sabretooth e Mystica hanno debuttato in testate avulse dal mondo mutante, ma la Fox possiede in licenza anche il termine ‘mutanti’, quindi o qualsiasi personaggio definibile come mutante è nella mani della major o, all’epoca della stipulazione dei contratti, la Fox ha compiuto scelte selettive su quali personaggi acquistare, a prescindere dalle loro origini. Ancora, il Daily Bugle fa la sua prima apparizione in Fantastic Four, ma è stato prelevato dalla Sony. Che è anche il motivo per cui né il film né la serie tv di Devil hanno potuto usarlo. Lo stesso non vale per Ben Urich, posseduto dalla Fox e poi tornato in Marvel. A ben vedere, quindi, le parti si accordano sui singoli personaggi e su quanto ritengono utile l’acquisto di un dato elemento ai fini della storia (inferendo, la Fox pensava di usare Kang in un film dei Fantastici Quattro?). A chiunque compri il Daily Bugle e gli eventuali personaggi collegati – come J. Jonah Jameson o Betty Brant – interesserà poco di usarli in un film che non veda coinvolti Spider-Man o altri eroi urbani, e lo stesso avranno tenuto a mente quelli della Columbia lasciando ad altri i diritti su Ben Urich.

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Altri casi fanno sospettare che i personaggi siano licenziati secondo un criterio di rilevanza (inutile comprare i diritti di Devil se non posso affiancarci quelli di Kingpin, Karen Page, Elektra o Foggy Nelson) piuttosto che di primogenitura. Ronan l’Accusatore, i Kree e Pantera Nera sono tutti comparsi per la prima volta sulla serie dei Fantastici Quattro, ma mai acquistati dalla Fox. Pantera Nera, per esempio, è passato per le mani della Columbia e della Artisan Entertainment prima di tornare, nel 2005, agli studi Marvel.

Altrettanto nebuloso è il processo per cui Quicksilver e Scarlet sarebbero stati ceduti alla Fox in comproprietà con la Marvel, che li può usare a patto di non identificarli come mutanti, mentre a personaggi come il già citato Kang, antagonista di peso nelle vicende dei Vendicatori, non è stato concesso lo stesso beneficio. Secondo James Gunn, gli Skrull ricadono invece nello schema dei gemelli Maximoff: la Marvel li possiede solo in parte (che abbia ceduto i diritti per il Super-Skrull alla Fox?). Di nuovo, si tratta con molta probabilità di accordi presi tra le parti e non regolamentati da alcuna norma esterna.

Il panorama resta frammentario. Se la DC, tranne alcuni casi rari, non ha alcun impedimento perché è controllata dallo stesso gruppo che possiede uno studio cinematografico, la Warner Bros., che può gestire il parco personaggi come meglio crede, la Marvel ha disperso le proprietà intellettuali per mezza Hollywood. Fino al 2005, prima che la Casa delle Idee si mettesse a produrre i propri film, ogni grande casa di produzione aveva i diritti per almeno un personaggio.

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Ora la gran parte degli accordi siglati ha fatto il suo tempo e le licenze sono tornate ai proprietari. Restano in piedi la 20th Century Fox, detentrice delle famiglie dei Fantastici Quattro e degli X-Men, e la Sony, che ha stretto un accordo di co-genitorialità con la Marvel per gestire Spider-Man. Una singolarità è rappresentata dalla Universal, che negli anni Novanta aveva acquistato le property di Namor e Hulk, ma con accordi diversi. Come racconta Forbes, rispetto agli altri, quello che la major ha stretto con la Marvel prevede che la prima si riservi il diritto di distribuire qualsiasi film che veda Hulk protagonista. La Marvel gestirebbe la produzione di un eventuale film sul personaggio ma la Universal potrebbe esercitare il diritto di distribuirlo (cioè spedirlo fisicamente nei cinema, organizzare la campagna di marketing, decidere la data d’uscita e le modalità di distribuzione dell’home video). È un’operazione costosa di cui si occupano solo i grandi studi, e la Marvel stessa, agli esordi, aveva collaborato con la Paramount affinché quest’ultima distribuisse i cinecomic nei cinema. L’Incredibile Hulk, il reboot del 2008 con protagonista Edwad Norton, era una produzione Marvel, distribuita però dalla Universal. La cosa stava bene a tutti finché la Casa delle Idee non è entrata in Disney e questo bisogno ha cessato di esistere. Per questo motivo – ma anche perché il Gigante di Giada al cinema, da solo, non hai mai brillato più di tanto – non ci sono piani per un film incentrato su Hulk.

Diversa la situazione di Namor, altro personaggio acquistato dalla Universal. L’anno scorso IGN ha chiesto a Kevin Feige se la major potesse ancora realizzare un film su Sub-Mariner senza di loro, e la risposta del presidente dei Marvel Studios è stata piuttosto vaga: «No, ma la faccenda è un po’ più complicata. Ci sono dei nodi che rendono la cosa meno facile. Ci sono contratti precedenti che coinvolgono altre parti, e questo significa che prima dobbiamo risolvere alcune questioni, prima di poter procedere.»

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