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RecensioniClassicRileggere "Rough" di Mitsuru Adachi

Rileggere “Rough” di Mitsuru Adachi

Il prossimo febbraio torna in libreria/fumetteria, in una nuova edizione, il classico Rough di Mitsuru Adachi, un’opera che, almeno in Italia, ebbe parecchie difficoltà nella sua originaria proposta editoriale. Pubblicato originariamente nel 1987 da Shogakukan sulla rivista Weekley Shonen Sunday, Rough confermava le doti di un autore destinato a incidere radicalmente la storia del manga grazie anche alla sua impareggiabile capacità di fluttuare fra generi diversi, dallo shōnen allo shōjo, passando per il genere sportivo spokon (nel quale Adachi privilegia chiaramente il baseball), abbracciando quindi una varietà di lettori che, nel tempo, lo hanno ripagato decretandone il successo.

rough-adachi-star-comics-manga

In Italia Rough ha avuto una strana storia. Giunto prima di Touch, la cui pubblicazione sempre per Shogakukan fu nel 1981 e, nel nostro paese, addirittura nel 1999 per Star Comics, Rough può essere considerato una sorta di esperimento editoriale. Si trattava di un vero e proprio debutto in suolo italico dell’autore, noto ai più soprattutto per gli adattamenti anime dei suoi lavori, in particolare Prendi il mondo e vai (tratto da Touch), trasmesso su Italia 1 nel 1988. Purtroppo Rough non riscosse il successo sperato, tanto da rischiare l’interruzione della pubblicazione, portata poi a compimento grazie a un cambio editoriale gestito dai Kappa Boys, che allora curavano la divisione manga di Star Comics. Adachi sarebbe tornato nel nostro Paese, editorialmente parlando, soltanto qualche anno dopo, in occasione della pubblicazione di Touch. Che invece, fortunatamente, riscosse il meritato successo.

Ora Star Comics ha deciso di ristampare questo vero e proprio classico in un formato bello corposo (368 pagine per soli 7€ di spesa), fedele alla wide version giapponese. Mi pare una buona occasione per riscoprire non solo uno dei lavori più importanti e cruciali di Adachi ma, in generale, una fase del manga particolarmente decisiva, sia per quel che riguarda l’Italia che per l’evoluzione stessa della produzione nipponica. E, quasi ci fosse un necessario ricorso storico, sembra che questo coincida con una più ampia tendenza nelle riedizioni di classici del manga.

Star Comics, infatti, ha da poco concluso la pubblicazione di Maison Ikkoku di Rumiko Takahashi e solo qualche mese fa avevamo letto le ultime pagine di un altro must, Video Girl AI di Masakazu Katsura. Takahashi, Katsura e Adachi: tre nomi che, per quel che riguarda la commedia romantica (sia essa seinen, shōnen o shōjo), hanno letteralmente fatto la Storia, ispirando una nuova generazione di mangaka.

Rough Adachi

Ma torniamo a Rough: la storia, vagamente ispirata ai Romeo e Giulietta di shakespeariana memoria, è quella di Keisuke Yamato, un nuotatore, e di Ami Ninomiya (una tuffatrice), rispettivi eredi della famiglia Yamato e Ninomiya che da anni si odiano a causa di un’accesa rivalità commerciale. Keisuke e Ami, con il tempo, imparano a conoscersi e a superare quel conflitto che sembra impedire (assieme ad altri ostacoli) il loro amore.

Rispetto a Touch, Rough presenta un disegno molto più maturo mantenendo però le caratteristiche tipiche che hanno reso Adachi amato – ma anche, qua e là, assai disprezzato. La sua essenzialità, il suo tratto minimalista, l’attenzione per i fondali, il character design molto particolare, la regia precisa, la narrazione estremamente emozionale che segue più i moti del cuore che quelli dei singoli eventi sono tutti elementi chiave dello stile dell’autore, ma spesso anche fattori capaci di generare critiche da parte dei suoi detrattori più accaniti.

In realtà, la bellezza – o meglio, la poetica – dell’opera di Adachi (e in questo Rough rientra perfettamente) sta soprattutto nel far coincidere uno stile con l’astrattezza emozionale del discorso che porta avanti. È impossibile, forse, pensare a un fumetto del genere fatto oggi, con i lettori di oggi. L’idealismo di cui la storia è intrisa, ma anche quella “purezza” che solo i manga – e quelle specifiche commedie romantiche in particolare – hanno saputo erigere ad assunto concettuale, ne hanno fatto uno dei pilastri del genere. Un’occasione per tornare adolescenti, farsi trasportare dalla passione dell’innamoramento, ed esplorare una delle principali sorgenti del sentimentalismo “alla giapponese”.

Rough New Edition vol. 1
di Mitsuru Adachi
Star Comics, 2016
368 pagine, 7 €

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