x

x

Mondi POPAnimazioneCosa aspettarsi dalle nuove stagioni di FLCL, anime cult del 2000

Cosa aspettarsi dalle nuove stagioni di FLCL, anime cult del 2000

Tanto per restare in tema di resurrezioni, in questi giorni ce n’è una chiacchieratissima tra gli appassionati di animazione giapponese. Sto parlando di quella di FLCL – Fooly Cooly, serie di sei OAV prodotta dallo studio Gainax nel 2000, che presto, a più di quindici anni dalla sua realizzazione, vedrà l’inaspettata uscita di un sequel.

flcl

Come spesso accade in questi casi, tra i fan, non esistono le mezze misure: c’è chi grida al miracolo e chi al disastro annunciato. E, come accade altrettanto spesso, ognuno ha le sue buone ragioni.

Ma andiamo con ordine. In realtà, la notizia non giunge poi così improvvisa: il primo segnale che qualcosa si stesse smuovendo risale all’agosto del 2015, quando lo studio di animazione Production I.G, già coinvolto nella realizzazione della serie originale, annunciò di averne rilevato integralmente i diritti. Con l’intenzione, pare, di realizzarne un semplice reboot.

La situazione potrebbe essere cambiata quando Adult Swim, una sorta di appendice più adulta di Cartoon Network, ha espresso il suo interesse nel co-produrre il nuovo progetto. Pare, infatti, che l’adattamento statunitense di FLCL abbia goduto di svariati passaggi televisivi, conquistando un grande successo di pubblico – per quanto grande possa essere il successo di pubblico di un anime in un paese che, come gli USA, non vanta una grande tradizione in questo senso.

Così, grazie alla collaborazione tra le due realtà, tra il 2017 e il 2018 vedrà la luce una serie di sei episodi totalmente nuova. La prima messa in onda avverrà proprio su Adult Swim, all’interno del contenitore di serie di animazione Toonami. Ed è in programma anche una terza stagione, per un totale di dodici episodi nuovi di zecca.

Le reazioni, tra gli affezionati, oscillano fra l’esaltazione e il panico. Perché se è vero che la brevità della serie originale ci ha lasciati tutti con l’amaro in bocca, è altrettanto vero che riesumare un prodotto cult come questo è un’operazione da condursi con estrema prudenza.

FLCL, nel suo piccolo, è un capolavoro fatto e finito. E, come tutte le cose piccole e ben riuscite, forse andrebbe lasciato così com’è. Buffo, surreale e deliziosamente nonsense a cominciare dal titolo – Furi Kuri è una combinazione di suoni che verrà ripetuta più volte dai personaggi, generando infiniti equivoci e giochi di parole, ma mai nessuno riuscirà a capire che diavolo significa – FLCL ha per protagonista Naota, un apatico ragazzino che vive intrappolato tra una cittadina di periferia dove non succede mai nulla e quell’età delicatissima, a metà tra l’infanzia e l’adolescenza, in cui ci succede di tutto. Un giorno piomba nella sua vita Haruko, un’aliena dai capelli rosa che guida una vespa gialla e lo colpisce sulla testa con un basso elettrico. Da quel momento, la testa di Naota si trasforma in un portale dal quale, sotto forma di bernoccoli dall’aspetto sospettosamente fallico, spuntano ogni sorta di mecha e mostri uno più assurdo dell’altro. Probabilmente hanno qualcosa a che fare con la Medical Mechanica, il misterioso stabilimento industriale a forma di ferro da stiro gigante che, ogni giorno, sommerge la città coi suoi vapori. Seguono, rigorosamente in disordine: chitarre Gibson, orecchie da gatto, piatti letali a base di curry, ispettori del dipartimento di immigrazione interstellare, papà robot, sfide di paintball all’ultimo sangue, bestioline meccaniche dallo sviluppo ultrarapido, sopracciglia importanti, leggendari Re dei Pirati.

La principale fonte di preoccupazione per i fan è l’assenza, in questo nuovo progetto, della mano di mamma Gainax. Un’assenza bella ingombrante, perché FLCL è una delle opere più rappresentative, nello stile e nello spirito, dello storico studio di animazione.

Basti dare un’occhiata allo staff tecnico: regia di Kazuya Tsurumaki, braccio destro di Hideaki Anno (Neon Genesis Evangelion, ma che ve lo dico a fare?) e futuro regista della saga cinematografica Rebuild of Evangelion; mecha design di Anno in persona; character design di Yoshiyuki Sadamoto (Fushigi no Umi no Nadia – Il mistero della pietra azzurra e, ancora, Evangelion); e un po’ tutti i membri storici dello studio, dal produttore Hiroki Sato agli animatori Hiroyuki Imaishi e Tadashi Hiramatsu. Come se non bastasse, la sceneggiatura è firmata da Yoji Enokido (Sailor Moon S e SuperS, Shoujo Kakumei Utena), e la colonna sonora dei The Pillows è fenomenale.

Insomma, come dire… PHEW! È un bello schieramento di mostri sacri con cui misurarsi. Riuscirà, il nuovo staff, a reggere il confronto? Beh, innanzitutto bisogna dire che, anche se non possiamo contare sulla Gainax, non tutto è perduto. Kazuya Tsurumaki ha confermato che prenderà parte al progetto in veste di supervisore, e anche Yoshiyuki Sadamoto presterà la sua matita al design dei nuovi personaggi.

Inoltre, se negli ultimi anni la Gainax si è vista praticamente sventrata a causa dell’abbandono da parte di diversi dei suoi membri storici, dal canto suo la Production I.G gode di ottima salute. È lo studio di animazione che ci ha regalato tutti i lungometraggi di Mamoru Oshii, dai vari Patlabor ai vari Ghost in the Shell, nonché la splendida sequenza animata presente in Kill Bill Vol.1. E sempre firmati I.G sono alcuni dei maggiori successi anime degli ultimi anni, da Shingeki no Kyojin – L’attacco dei Giganti a Psycho-Pass.

A proposito di Psycho-Pass: sarà proprio il regista Katsuyuki Motohiro a dirigere i nuovi episodi di FLCL. E questo mi fa ben sperare. Farà parte del team anche Hideto Iwai, autore di diversi drama televisivi e lungometraggi (tra cui quelli ispirati a Kiseiju – Parasite) per la prima volta alle prese con un anime. Non è ancora stata svelata l’identità di una figura chiave, quella dello sceneggiatore, che potrebbe ribaltare le sorti del progetto, ma per ora si direbbe che siamo in buone mani.

Scelta saggia anche quella di abbandonare Naota & co. per proporre personaggi originali. La vicenda avrà luogo diversi anni dopo rispetto agli avvenimenti della prima serie e la protagonista sarà Hidomi, una comune ragazzina che conduce una vita tranquilla e priva di emozioni fino al giorno in cui, nella sua scuola, fa la sua comparsa una nuova professoressa dai capelli rosa. Ovviamente si tratta di Haruko, pronta a spazzare via ogni traccia di quella tranquillità. Hidomi verrà coinvolta nello scontro tra la Medical Mechanica e la Fraternity, nella quale ricoprirà un ruolo fondamentale.

Sembra, quindi, che solo Haruko figurerà tra i personaggi principali, ma forse potremmo reincontrare anche Naota (Haruko ha lasciato da lui il suo basso elettrico, ricordate?) e Canti, il mecha più adorabile che la storia ricordi.

flcl

Restano comunque un paio di dubbi: era veramente il caso di andare a ripescare un prodotto del genere? Lo si stia facendo nella modalità più adatta? Innanzitutto per un fattore puramente contestuale: FLCL è stato, nel momento e nelle condizioni in cui è stato realizzato in origine, un prodotto pionieristico. Non solo ha attuato una commistione di animazione tradizionale e CG in grado di imporre uno standard di qualità che fino ad allora in pochi avevano raggiunto (narra la leggenda che la Gainax abbia investito in quei sei episodi l’intero budget destinato alla produzione di una serie da dodici), ma ha anche determinato stili di animazione e di narrazione in grado di influenzare le produzioni di anime successive. Insomma: nel 2000, FLCL era qualcosa di mai visto prima. Saprà esserlo anche nel 2017?

L’idea di buttarsi su ben due nuove stagioni dopo più di quindici anni di nulla, poi, mi sembra quanto meno avventata. Anche perché, lo ammetto, il fatto che il prodotto possa essere realizzato ad hoc per la messa in onda negli USA mi spaventa.

Ma forse la cosa più importante è che venga preservato lo spirito di FLCL, che non ci si limiti a scimmiottarne la follia lasciandone da parte l’anima. La missione più dura sarà riuscire a catturare quell’amarezza di fondo, quel misto di tenerezza e malinconia che lo rendevano, oltre che un prodotto innovativo e rivoluzionario, anche un gran bel racconto di formazione.

Se anche questa nuova stagione saprà raccontare quel punto delicatissimo della crescita, se saprà collocarsi in bilico tra la repulsione e la fascinazione per il mondo degli adulti, così folle e incomprensibile, allora potrò ritenermi davvero soddisfatta. Fino ad allora, non ci resta che incrociare le dita.

Ultimi articoli

Il clone malvagio di Jean Grey in “X-Men ’97”, spiegato

Nel terzo episodio di "X-Men '97" gli eroi hanno dovuto affrontare un clone malvagio di Jean Grey, anch'esso proveniente dai fumetti Marvel.

Panini Comics: i fumetti in uscita questa settimana

Tutti i fumetti della linea Panini Comics in uscita in edicola, fumetteria e libreria nella settimana dal 25 al 31 marzo 2024.

5 nuovi manga annunciati da J-Pop

J-Pop ha annunciato cinque nuove serie di manga che saranno pubblicate nel corso della prossima estate.
Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Ads Blocker Rilevato!!!

Abbiamo rilevato che stai utilizzando le estensioni per bloccare gli annunci. Il nostro sito è gratuito e il lavoro di tutta la redazione è supportato dalla pubblicità. Supportaci disabilitando questo blocco degli annunci.

Powered By
100% Free SEO Tools - Tool Kits PRO