Febbraio è il mese più breve dell’anno, ma anche quello in cui le case editrici ricominciano a ingrossare il volume delle uscite, dopo la breve tirata di fiato post-natalizia. Così non è mancata una buona quantità di proposte tra cui scegliere questa nostra selezione mensile, con alcuni picchi di qualità che probabilmente ritroveremo anche a fine anno, nelle classifiche dei migliori fumetti del 2016.
Abbiamo il nuovo e atteso libro di uno dei più apprezzati autori italiani, il più europeo tra gli autori giapponesi, due classici moderni del fumetto francese e una delle più fresche novità statunitensi, a dimostrazione di una grande varietà di proposte del mercato nostrano.
Sputa tre volte, di Davide Reviati (Coconino Press)
Il nuovo libro di Davide Reviati – a sei anni di distanza da Morti di sonno, ultimo lavoro dell’autore su lunga distanza – è un graphic novel-fiume di oltre 560 pagine, in cui l’autore ravennate torna a raccontare temi a lui cari come l’adolescenza, la provincia, la memoria e la morte.
La storia di un paesino della provincia romagnola e dei ragazzi che ci vivono (Guido, Moreno detto Grisù, Katango) si intreccia con quella di una famiglia di zingari, gli Stancic, arrivati laggiù dopo essere passati attraverso il Porajmos, la ‘devastazione’, la parola in lingua romanì con cui viene indicato lo sterminio dei Rom e dei Sinti da parte dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale.
QUI un’anteprima del libro.
La tecnica del perineo, di Florent Ruppert e Jérôme Mulot (Rizzoli Lizard)
Dopo Irene e i clochard – pubblicato da Canicola nel 2011 – e la loro partecipazione al Bilbolbul di quell’anno, Ruppert e Mulot tornano con un nuovo libro, che mette in mostra, tramite metafore, l’amore fisico, senza ricadere nella pornografia, ma con uno stile delicato e caratterizzato da soluzioni narrative e grafiche brillanti.
La tecnica del perineo è stato pubblicato in Francia da Dupuis, ma anche serializzato online sul sito di Le Monde, uno dei principali quotidiani francesi.
QUI un’anteprima del libro e qui la recensione.
Il rapporto di Brodeck Vol.1, di Manu Larcenet (Coconino Press)
Il nuovo fumetto di Manu Larcenet è l’adattamento di un libro di Philippe Claudel. La storia si svolge poco dopo la Seconda Guerra Mondiale e racconta di Brodeck, sopravvissuto a due anni terribili di detenzione in un campo di concentramento. Ma i suoi problemi non sono finiti: tornato al suo paese, un villaggio di montagna sul confine franco-tedesco, viene costretto da alcuni abitanti a mistificare l’omicidio di uno straniero di passaggio redigendo un rapporto che distorca i fatti presentando l’omicidio come un evento inevitabile e moralmente giustificabile.
Il libro si snoda intrecciando continuamente due diversi piani temporali: il passato di Brodeck, macchiato dal trauma della guerra e della detenzione, e il presente quotidiano del villaggio. Entrambi questi livelli narrativi, come scopriremo leggendo man mano il rapporto privato di Brodeck, sono intrisi in modo diverso ma analogo di brutalità, disumanizzazione e marginalizzazione del diverso.
QUI un’anteprima e QUI la nostra recensione del libro.
I guardiani del Louvre, di Jiro Taniguchi (Rizzoli Lizard)
E’ ormai consuetudine che gli autori di fumetto raccontino i principali musei francesi, come accaduto l’anno scorso a Manuele Fior con il Musée d’Orsay. Questa volta tocca invece al giapponese Jiro Taniguchi, non a caso spesso definito “il più europeo tra gli autori di manga”, che racconta il Louvre in maniera intimista come suo solito e affronta un vero e proprio viaggio nella storia, alternando sogno e realtà e presentando delle fantomatiche figure immaginarie come quelle dei “guardiani” che danno il titolo al volume.
QUI un’anteprima del libro.
Nimona, di Noelle Stevenson (Bao Publishing)
Un mondo medievale ma ricco di suggestioni moderne: è questo lo sfondo delle avventure di Nimona, saga fantasy di Noelle Stevenson (autrice anche di Lumberjanes) che alterna in modo brillante atmosfere cupe a parentesi comiche, con uno stile narrativo e grafico prossimo all’essenziale e un taglio dei dialoghi che ricorda il chiacchiericcio quotidiano. Tutto questo rende Nimona una saga “young adult” in grado di colpire e di parlare davvero ai giovani d’oggi.