Cesare di Fuyumi Soryo: il maestoso Rinascimento dei Borgia

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Tutte le volte che ci confrontiamo con un’opera di fiction storica ci poniamo sempre la stessa domanda: «Cosa mi devo aspettare? Fedeltà storica, magari a discapito della fantasia e dell’azione, oppure moderna rilettura, magari ricolma di inesattezze e travisamenti?». Già, perché spesso è davvero difficile per un autore trovare un giusto equilibrio fra divertimento e verosimiglianza storica. Ed allora, in genere, è quest’ultima ad avere la peggio. Con l’abituale attenuante: non spetta a un’opera di intrattenimento il compito di approfondire o di mettere in discussione i luoghi comuni, ma ai saggi scientifici, alla scuola, al mondo della formazione.

Leggi l’intervista a Fuyumi Soryo su Cesare

Questo modo di porsi di fronte alla materia storica non riguarda solo i grandi personaggi, la cui biografia è talmente nota ai più da concedere agli autori ogni tipo di semplificazione o volo di fantasia. Capita, infatti, di imbattersi anche in altre figure che, pur non potendo essere considerate stelle di prima grandezza nel firmamento della Storia, hanno subìto nel tempo una rilettura della loro biografia così ‘libera’ dai dati reali che sono diventati qualcos’altro. Sono diventati personaggi mitici, icone, “tipi” rappresentati a tinte estreme che, sempre meno umanizzati e contestualizzati, hanno assunto i tratti della leggenda. Fra questi, sicuramente rientra Cesare Borgia, oggetto di un manga tanto gustoso e spettacolare quanto sorprendentemente attento e preciso: Cesare. Il creatore che ha distrutto di Fuyumi Soryo (Star Comics), ritornato sugli scaffali italiani proprio in queste settimane con l’11esimo episodio, dopo una pausa di ben tre anni.

Cesare Borgia e la sua trasfigurazione pop
Cesare Borgia, duca del Valentino e figura controversa di uomo politico del Rinascimento italiano, è divenuta celebre soprattutto per la sua spregiudicatezza nella gestione del potere, assieme all’immancabile groviglio di sospetti, trame, tradimenti e peccati che si staglia intorno alla sua potente famiglia, in particolar modo intorno a quella del padre, il cardinale Rodrigo (poi Papa Alessandro VI) e della sorella, Lucrezia.

Sebbene l’intelligenza militare e il carisma di Cesare Borgia suscitarono già presso i suoi contemporanei interesse e ammirazione (tanto da essere portato ad esempio di virtù politica ne Il Principe di Machiavelli), le trame politiche da lui ordite e i delitti commessi o ordinati nell’interesse suo e della sua potente famiglia contribuirono, nei secoli successivi, a una vera e propria deformazione del personaggio in senso criminale e malvagio. Basti pensare, in particolare, al romanzo ottocentesco I Borgia di Alexandre Dumas, dove «Lucrezia e Cesare erano dunque i figli prediletti di papa Alessandro VI e tutti e tre formavano la trinità diabolica che regnò per undici anni sul trono pontificio, come una parodia sacrilega della Trinità celeste».

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La copertina dell’ultimo volume di Cesare di Fuyumi Soryo

Di questo ritratto a tinte fosche, la famiglia Borgia non si è più liberata. Al punto che basterà digitare la parola ‘Borgia’ su un qualunque motore di ricerca per trovarsi di fronte a una serie infinita di romanzi, saggi, film e ben tre serie tv – di cui due prodotte in parallelo dal 2011 – che, nella maggior parte dei casi, già nel titolo rendono esplicito il segreto del successo di questi personaggi del Rinascimento italiano, attraverso il ricorso a parole ad effetto, come sangue, onore, intrigo, veleni, la leggenda nera, storia, segreti, etc.

Fra le tante opere ci piace ricordarne almeno due. Una è il romanzo La Famiglia di Mario Puzo, il noto autore de Il Padrino, che dipinge i Borgia come la “prima vera famiglia criminale della nostra storia”, così come si legge sulla quarta di copertina del romanzo. La seconda è un fumetto, I Borgia di Alejandro Jodorowsky e Milo Manara, in cui, come è anche lecito prevedere quanto si tratta degli sfavillanti disegni di Manara, sono la lussuria e il corpo femminile (in particolare quello di Lucrezia Borgia) a farla da padroni.

Il ‘nuovo’ Cesare di Fuyumi Soryo
Pubblicato in Giappone a partire dal 2006 da Kodansha e in Italia dal 2007 per Star Comics, Cesare – Il creatore che ha distrutto di Fuyumi Soryo rappresenta, rispetto a questa tendenza, una novità e per molti versi una scommessa vinta.

Del resto anche l’autrice nipponica, affermatasi per lo più grazie a shojo manga di successo come Mars o Sole Maledetto, ammette, nella postfazione al secondo volume, che la prima impressione che ebbe di Cesare Borgia fu quella di un eroe dark, appartenente a una famiglia crudele, incline allo scandalo, dissoluta. Tuttavia, lo scarto rispetto alla produzione contemporanea sullo stesso tema è stato quello di non volersi fermare a questa iniziale valutazione, per comprendere più a fondo il personaggio, al fine di renderlo meno diabolico e più umano.

Il passo successivo è stato quello di voler contestualizzare Cesare Borgia nell’ambiente in cui visse, calarlo letteralmente nei suoi tempi, raffigurandolo quale fu ‘davvero’: un dotto, intelligente, ambizioso e potente uomo rinascimentale. L’amore e l’attrazione profondi verso un’epoca cruciale per la storia europea, che rende tutt’oggi l’Italia famosa e amata da milioni di turisti (e non pochi studiosi), hanno condotto l’autrice verso la necessità di una solida e minuziosa documentazione storica, affidata a un vero e proprio team di collaboratori, guidato da un esperto come il docente universitario Motoaki Hara – non a caso indicato in copertina “come curatore scientifico della serie” (un manga con un consulente scientifico: chi lo avrebbe ritenuto possibile, anche solo 20 anni fa?) – e basata sulla consultazione di quello che viene considerato una specie di capolavoro fra le biografie storiche, e cioè il Cesare Borgia di Gustavo Sacerdote del 1950.

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Il risultato è un’opera colta, dove ogni aspetto descritto – artistico, storico, culturale – è il frutto di ricerche o di congetture studiate e calcolate, di cui l’autrice e il curatore scientifico rendono conto al termine di ogni volume, attraverso preziosi approfondimenti e una bibliografia ragionata, minuziosa e curata davvero in modo fuori dal comune. Non solo per un’opera a fumetti.

Anche dal punto di vista grafico il lavoro della Soryo è ineccepibile e a tratti davvero spettacolare, e giustifica appieno la lentezza delle singole uscite (11 volumi in nove anni), così come quella generale della trama narrativa. In questi primi undici episodi, infatti, l’opera si sofferma esclusivamente sul biennio 1491-1492, periodo in cui Cesare Borgia frequenta l’Università di Pisa e la sua potente famiglia è pienamente coinvolta nella complessa trama di interessi geopolitici legati all’imminente morte del pontefice Innocenzo VIII. Il bisogno di contestualizzare, di dare pienezza al proprio protagonista, anche attraverso l’ampia gamma di personaggi storici messi in campo, porta necessariamente a un rallentamento dello sviluppo del racconto, intervallato da un continuo inserimento di piacevoli e ben documentate digressioni grafiche (come le numerose splash page dedicate alla ricostruzione di Pisa, di Firenze o di Roma cinquecentesche) e argomentative (come quella sulla lotta per le investiture e la Teoria dantesca dei “due Soli”, nel settimo volume).

Rilettura e fedeltà storica
Sia ben chiaro, comunque, che contestualizzare non vuol dire normalizzare. Il Cesare di Fuyumi Soryo, infatti, resta a tutti gli effetti un ‘personaggio’, una libera interpretazione della sua creatrice, che adotta alcuni espedienti narrativi e grafici con i quali ci allontana dalla totale fedeltà storica, ma che contribuiscono alla costruzione dell’eccezionalità del protagonista. Due esempi su tutti.

Il primo consiste nell’invenzione della figura di un “falso protagonista”: Angelo da Canossa. Si tratta di un giovane studente universitario, che incrociamo sin dalle prime pagine e che risulta nel seguito della storia tanto timido, goffo e impacciato, quanto Cesare Borgia appare autorevole, sicuro, temerario. L’autrice ci invita così, costantemente, a guardare Cesare attraverso lo sguardo ammirato di Angelo, il quale, attratto quasi ineluttabilmente dal suo carisma, entra sempre più nelle grazie del Borgia.

Se non bastasse questo espediente ad identificare costantemente il protagonista come un essere eccezionale, ecco arrivare gli incontri illustri: Leonardo, Machiavelli, Colombo, Michelangelo, Lorenzo il Magnifico… una carrellata di figure d’immensa portata storico-culturale che considerano e trattano Cesare Borgia come un loro pari. A questo punto, come afferma sempre Fuyumi Soryo, non importa che il lettore creda o meno al fatto che tutti questi incontri siano realmente avvenuti (mi riferisco in particolare a quello con Leonardo e Colombo), ma che entri nell’ordine di idee che sarebbero potuti accadere. Semplicemente perché il Rinascimento fu un’epoca straordinaria, e Cesare Borgia ne fece parte.

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Infine, se nella descrizione degli ambienti, degli animali e di tutti gli elementi della cultura materiale dell’epoca il disegno di Fuyumi Soryo punta con attenzione quasi maniacale alla ricerca del dettaglio e del realismo, nella rappresentazione di alcuni personaggi, in particolar modo di Cesare, Angelo e Lucrezia, ci ritroviamo di fronte a figure esili e delicate,  caratterizzate da occhi espressivi e ciglia lunghe, come ci si aspetterebbe del resto da un’autrice di shojo. Probabilmente qui non siamo di fronte a una scelta, ma a una cifra stilistica irrinunciabile dell’autrice, che se da un lato potrebbe, magari, suscitare qualche critica, dall’altro, a mio modo di vedere, contribuisce ad ammantare i protagonisti di un’aura di atemporale giovinezza, oltre che a donare quasi a ogni sguardo e dialogo una languida sensualità che, sebbene possa risultare a volte un po’ patetica (nel senso etimologico del termine), non scade mai in eccessi banali.

In conclusione, Cesare di Fuyumi Soryo è un’opera di fiction storica da leggere, per una volta, lentamente e senza farsi troppe domande, ma lasciandosi guidare con fiducia da un’autrice che con onestà e passione ci regala probabilmente il capolavoro della sua carriera. E ci spinge a riconsiderare l’eccezionalità di Cesare Borgia, attraverso uno sguardo attento e al contempo colmo di meraviglia verso la Storia del nostro paese, rifuggendo da facili clichés.

Cesare n. 1-11
di Fuyumi Soryo
Edizioni Star Comics, 2007-2016
brossura, 240 pp. circa a voll., bianco e nero
7,00 € a voll.

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