The Wicked + The Divine vol. 1 – Presagio Faust (Bao Publishing). Prima di lasciare la parola a Evil Monkey, che già parlò di questa serie Image a tempo debito, voglio lanciarmi in una lode di Kieron Gillen. Ho sempre trovato il suo lavoro alla Marvel degno di nota (bene su Thor, Iron Man e Young Avengers; incredibilmente sottovalutata la sua run sugli X-Men, dove ha tirato fuori ottime storie dai milioni di tie-in che i ricorrenti mega-eventi lo costringevano a scrivere), ma la vera perla all’interno della sua bibliografia è Phonogram, serie Image pubblicata tra il 2006 e il 2016 che mischiava Britpop e magia, di cui in Italia abbiamo visto solo il primo volume, uscito ormai svariati anni fa per Edizioni BD (nel 2018 Bao dovrebbe ristampare l’opera completa).
La cosa che mi faceva davvero vivere il sogno era che le copertine di ogni numero della prima serie citavano un celebre album Britpop (la ricerca citazionista sulle copertine è una costante nell’approccio della coppia Gillen/McKelvie: album e video musicali per Phonogram, “magazine patinati di più alta caratura, à la V Magazine” per The Wicked + The Divine) :




The Art of Boichi (J-Pop). Sono nato pigro, quindi bonus comunicato stampa ez (epurato dai punti esclamativi perché bisogna sempre trattenere il nostro entusiasmo, come ci insegna Larry David):
Il maestro dell’hard boiled conquista l’Occidente. Yumin, Ken Kitano Piccone, Benito, ma non solo… anche Caisar e le sue ancelle. Tutta l’arte del creatore di Sun Ken Rock attravero le sue illustrazioni più suggestive, che mettono in luce la sua capacità straordinaria di disegnare azione esplosiva e bellissime donne. Inoltre: un’intervista esclusiva per il pubblico italiano, tanti contenuti extra e una copertina realizzata dal maestro appositamente per questa edizione.
Marvel Masterworks X-Men vol. 4 (Panini Comics). Storie vintage degli X-Men, scritte da Roy Thomas e disegnate, tra gli altri, da Don Heck e Werner Roth (no, purtroppo non QUEL WERNER ROTH, il maledetto capitano dei nazisti che si fa parare il rigore da Sylvester Stallone in Fuga per la vittoria)? Contatemi dentro.
Airboy (saldaPress). In un vortice metafumettistico senza fine, Airboy è la storia di James Robinson, autore del volume, che viene ingaggiato da Eric Stephenson, publisher di Image Comics, per scrivere le avventure di Airboy, personaggio della Golden Age di pubblico dominio.
(Ho già mal di testa)
Robinson cerca quindi di convincere il disegnatore Greg Hinkie a unirsi al progetto, i due finiscono a fare una C A C I A R A gigantesca, finché non appare Airboy stesso per rimetterli in riga.
Confusi? Io sì. Intanto qui trovate la nostra meta-anteprima.
X-Men: Legione vol. 2 – Esotico invasivo (Panini Comics). Niente da aggiungere rispetto a quanto detto nel Radar di qualche puntata fa. Questa è una classica segnalazione fantoccio per:
1. mandarvi a leggere quanto scritto su questa serie da Evil Monkey
2. mandarvi a leggere i recap settimanali delle puntate della serie tv Legion firmati dal nostro inestinguibile Andrea Fiamma
Daredevil Collection vol. 11 – Gli ultimi giorni (Panini Comics). Scritta da Brian Bendis e disegnata da Klaus Jonson, David Mack (anche co-sceneggiatore) e Bill Sinkiewicz, con copertine di Alex Maleev, Ultimi giorni è una storia crepuscolare ambientata nel futuro (tipo Il ritorno del Cavaliere Oscuro, per intenderci), ispirata a Quarto potere, film di Orson Welles che il mio libro di testo per l’esame di Teoria e critica del cinema definiva un ‘magnifico labirinto senza centro’, mentre il mio amico Lollo, obbligato a vederlo con me, lo definì ‘una merda soporifera senza nessuna scena con le donne nude’.
Daredevil muore ucciso da Bullseye, ma prima di spirare ha il tempo per sussurrare un’ultima parola: MAPONE. Da qui parte una lunga indagine di Ben Urich, deciso a scoprire il significato della parola e a ricostruire gli ultimi anni di vita del supereroe.
L’ho letto qualche anno fa, ai tempi dell’uscita in albi, su consiglio del nostro Daniele Croci e la ricordo come un’ottima lettura fino a 3/4 di storia, con un finale contorto e deludente (ma i disegni erano davvero una bomba).
Dead Dead Demon’s Dededede Destruction vol. 1 (Panini Comics). Un nuovo manga di Inio Asano, l’amatissimo autore di Buonanotte, Punpun. Questa la presentazione dal sito Panini:
“Sono passati tre anni da quando un enorme disco volante, seguito da alcuni ufo più piccoli, ha distrutto buona parte della città di Tokyo. L’astronave madre da allora è rimasta sospesa su Shibuya, ma gli abitanti, tra cui Kadode Koyama e le sue amiche, sembrano aver ripreso la loro vita di sempre…”
Yuri – Asa Nisi Masa (Coconino Press). Proprio nella settimana in cui Igort annuncia l’addio a Coconino, casa editrice da lui fondata assieme a Carlo Barbieri nel lontano 2000, ecco tornare in libreria Yuri – Asa Nisi Masa, raccolta delle storie realizzate dall’autore sardo durante la sua residenza d’artista con Kodansha in Giappone. Protagonista del fumetto è Yuri, bambino-astronauta nato come disegno per uno Swatch della collezione 1992 (si trova ancora in giro, con un prezzo che si aggira attorno alla trentina di euro) e poi trasformato in Giappone in due serie di storie a fumetti a colori (con l’uso del colore da considerarsi un fatto abbastanza raro per l’editoria fumettistica giapponese) e tre ondate di merchandising.
Jane Austen (BeccoGiallo). Un graphic novel di Manuela Santoni che ripercorre la vita della celebre scrittrice inglese. Qui la nostra puntuale anteprima.
Dall’estero:
Animal Noir #1 (IDW Publishing). Il sito IDW lo presenta come “Chinatown meets Animal Farm”, Joe McCulloch ne ha parlato bene in This Week in Comics! sul Comics Journal e le pagine che ho spizzato sull’internet sembrano promettere una specie di fusione fra Blacksad e Zootropolis. La trama: Manny, giraffa che svolge il lavoro di investigatore privato, è incaricato da suo zio, un importante giudice, di recuperare un filmato compromettente. Manny dovrà quindi muoversi fra ippopotami mafiosi, elefanti picchiatori di strada, leoni ossessionati dalla caccia e zebre oppresse. Sembra bello, dai. Gli autori sono gli sloveni Izar Lunaček e Jernej “Nejc” Juren.