Calogero “Lillo” Venezia, nato a Mazara del Vallo nel 1950, è morto il 24 marzo a Catania, per una polmonite causata dal covid -19, che ha dato il colpo di grazia a un fisico già segnato da una lunga malattia. Ne apprendiamo la notizia sul suo profilo Facebook grazie alla sorella Enza.

Quello di Venezia è un nome che ricorda bene chi ha divorato le pagine della rivista di satira Il Male, quando usciva in edicola a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, ma anche chi, come, me l’hanno recuperata in seguito, ma non troppo tardi. Giornalista, Venezia prestò infatti la firma di direttore responsabile al Male, assumendosi con allegra incoscienza l’onere di beccarsi le numerose denunce che piovevano sul giornale, da quelle per oscenità a quelle per vilipendio della religione.
Per l’accusa di vilipendio e offese a capo di Stato estero (Giovanni Paolo II) Venezia fu condannato e scontò alcuni giorni a Regina Coeli. D’altro canto, come direttore della rivista ebbe l’occasione di incontrare – assieme con Vincino e Vincenzo Sparagna – il presidente Sandro Pertini, che invitò a cena al Quirinale parte della redazione del Male. Un incontro che, come racconterà in seguito, lo segnò profondamente.
Prima di prestare la sua firma al Male, Venezia era stato giornalista di Lotta Continua, dal 1977 fino alla chiusura del quotidiano, nel 1982. In seguito, con Pippo Fava e i redattori del Giornale del Sud aveva dato vita alla rivista I Siciliani, sostenendola anche economicamente dopo l’assassinio di Fava.
E in tutti gli anni a venire ha continuato a essere un giornalista indipendente e fuori dal coro. A noi piace ricordarlo con una bella copertina del Male, sulla quale fu ritratto da Angese.
Leggi anche: Il piombo e l’inchiostro: ’77 anno Cannibale
Entra nel canale Telegram di Fumettologica, clicca qui. O seguici su Instagram, Facebook e Twitter.