Migliori Fumetti 2019 International – Russia

Durante i mesi di marzo e aprile, Fumettologica pubblicherà ogni giorno una speciale rassegna sul meglio del fumetto mondiale nel 2019. Si tratta della traduzione, con qualche contributo inedito, del ‘best of’ che il britannico Paul Gravett – il più importante critico di fumetti europeo, definito da Neil Gaiman “The man at the crossroads” – pubblica ogni anno sul proprio sito.

La selezione è un’autentica bussola sulle novità e le tendenze soprattutto nell’ambito del graphic novel (ma non solo), è seguita da molti professionisti dell’editoria di fumetto, ed è realizzata grazie alla collaborazione di una vasta rete di corrispondenti stranieri (per l’Italia, il nostro direttore Matteo Stefanelli). Soprattutto, si tratta di una playlist utile per scoprire quali sono le opere più interessanti pubblicate in Paesi che vanno al di là dei tre mercati principali del fumetto globale – Giappone, Stati Uniti, Francia – e che quest’anno sono 15, dall’Argentina alla Corea del Sud a Singapore.

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Russia

Shuv, Olga Lavrentjeva (editore: Boomkniga)

L’industria russa del fumetto ha iniziato il suo vero e proprio sviluppo negli anni Duemila, e ora è al suo apice. Olga Lavrentjeva è un’autrice di San Pietroburgo considerata la fumettista più rilevante della sua generazione. Shuv, una cupa detective story, è diventata un culto sin dall’uscita del 2016 andata esaurita. Lo scorso anno ne è stata pubblicata una seconda edizione, cosa rara per il fumetto russo. Shuv racconta la vita nel periodo più controverso dell’epoca moderna del nostro Paese. Gli anni Novanta in Russia sono stati caratterizzati dal collasso dell’Unione Sovietica, dalla malavita, dalla povertà e dall’abuso di eroina.

Anche se si tratta di un’opera di finzione, Shuv è strettamente legato ai ricordi d’infanzia dell’autrice. I protagonisti del libro sono un fratello e una sorella che spesso trascorrono le vacanze nella campagna di San Pietroburgo. Quando un loro vicino, un giovane medico di nome Vasya Shlomov, si uccide sparandosi, prendono il via le indagini sulla sua morte, che i due ragazzi documentano sui quaderni di scuola. All’inizio i loro diari sono infantili, ingenui e rudimentali, ma mentre i bambini crescono anche il loro disegno si sviluppa. Diventa inquietante vedere quanto quei bambini siano interessati ed emozionati di fronte alla morte di una persona. Tuttavia, è qualcosa di comune, nella realtà. La gente attorno a noi muore, spesso in modi umilianti.

Olga Lavrentyeva riesce a mostrare con onestà questo atteggiamento distante verso la morte e la morbosità del periodo post sovietico. Shuv abbonda di simboli e codici difficili da comprendere da chi non sia cresciuto in Unione Sovietica, ma la visione del mondo tipica dei millennial russi sarebbe impossibile da capire senza questi dettagli.

Survilo, Olga Lavrentjeva (editore: Boomkniga)

Sì, Olga Lavrentjeva appare due volte in questa lista. Perché il suo lavoro riesce sempre a centrare il bersaglio quando si tratta di argomenti importanti per la società russa. È capace di osservare certe questioni da punti di vista assai particolari. Il suo lavoro più recente, il graphic novel documentario Survilo, racconta alcuni dei momenti più terribili nella storia della Russia: l’epoca di terrore di Stalin, la Seconda guerra mondiale, l’assedio di Stalingrado. Questo è inoltre il primo fumetto russo ad essere stato ben accolto oltre la cerchia degli appassionati di fumetto, e l’unico libro in questa lista a essere in lavorazione per la pubblicazione in varie lingue estere.

La trama di Survilo è basata sui ricordi della nonna dell’autrice, Valentina Survilo. I fatti sono supportati da documenti ufficiali dei servizi speciali sovietici e da fotografie dall’archivio di famiglia. Tutto è disegnato a mano da Lavrentjeva usando varie tecniche. Di fatto, questo è un tentativo di conservare i ricordi dei tempi più tragici della storia sovietica recente.

Il bisnonno di Olga – nonno di Valentina – fu ingiustamente arrestato con l’accusa di tradimento, poi giustiziato in segreto. Valentina, sua madre, e sua sorella furono spedite in esilio. Cresciuta e ritornata a Leningrado, non riusciva a trovare lavoro e a provvedere a se stessa, a causa dell’accusa di tradimento del padre. Quando scoppiò la Seconda guerra mondiale, i nazisti circondarono la città, tagliando fuori i cittadini dal resto del mondo. Fame, malattie, freddo, bombardamenti e morte afflissero tutti i cittadini. Valentina Survilo lavorò in un ospedale. Finì per essere l’unico membro della famiglia a sopravvivere ed ebbe una figlia. Di sé dice: «ho vissuto per tutti».

Beef Tapeworm [“Taenia saginata”], Vladislav Pogadajev e Evgenija Chashchina (editore: Molot Hardcorp / Komilfo)

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Di nuovo gli anni Novanta. In una cittadina russa segnata dalla povertà, in una famiglia di alcolizzati, in condizioni disgustose, nasce un bambino, anch’egli non meno disgustoso. Il suo corpo è coperto da viscide appendici, simili a vermi. Una anziana un po’ pazza lo rapisce dall’ospedale e cerca di allevarlo al meglio che può in quel morente villaggio. Il ragazzo cresce diventando un reietto e un mostro agli occhi di tutti. Viene bullizzato, umiliato. Cerca disperatamente di salvare ciò che di buono ha in sé, ma i tentacoli spesso hanno la meglio sulla sua mente, e ovunque il ragazzo scappi, porta sempre dietro di sé una scia di sangue.

Beef Tapeworm è un concentrato di violenza, disperazione e paura. È una lunga metafora che mostra come il concetto cristiano di salvezza dell’anima sia inapplicabile. È Dante in un inferno russo, sulla Terra. L’atmosfera è costruita dai disegni di Evgeniya Chashchina. Il suo stile evoca incubi, eppure questo suo primo lavoro è stato realizzato all’età di appena diciotto anni. Il fatto che alla sua età sia stata in grado di creare un’opera così matura e profonda, è sia ammirabile che inquietante. Beef Tapeworm è pubblicato da Molot Hardcorp ma per profondità delle idee e originalità di esecuzione il libro è assai diverso dagli altri prodotti dell’editore.

Sobakistan, Vitalj Terletskj e Katja (editore: Terletsky comics)

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Lo stato di Sobakistan è abitato dai cani più felici e contenti del mondo. Amano il loro paese, ma soprattutto amano il loro leader, il loro Caro Compagno Friendo. Lo amano così tanto che gli hanno eretto monumenti. E ora, per la prima volta nella storia, Sobakistan apre i suoi confini, così che le delegazioni di Bearsenia, Otterland e altri paesi possano vedere con i loro occhi com’è bella la vita nella Penisola Canina. Come succede nei regimi totalitari, gettano fumo negli occhi dei loro ospiti, per nascondere le loro vere intenzioni.

All’inizio, Sobakistan sembra un po’ il film The Interview ma nel mondo di Zootopia. Colori vivaci e animali dall’aspetto carino sono elementi di fascino e di divertimento. Inoltre, Vitalj Terletskj è noto per il suo talento nel creare divertente caos dal nulla. Ma il libro si rivela anche una dichiarazione politica. Non solo parla di Corea del Nord, ma della dittatura in generale. L’abbondante estetica socialista ricorda la tarda Unione Sovietica, ma non mancano anche allusioni grottesche a certi fatti della Storia russa. Il libro mostra inoltre scelte di colore, di composizione e di storytelling semplici ma eleganti, con le quali Katja si dimostra artista alquanto intelligente.

Igor Grom, Aleksej Zamskij e autori vari (editore: Bubble

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In Russia ci sono stati pochi tentativi di creare un universo supereroistico nuovo e personale. L’editore Bubble ci è riuscito, anche se, a voler essere critici, all’inizio le loro serie hanno dato l’impressione di già visto, ma col tempo gli scrittori sono comunque riusciti a trovare la loro voce. Alcuni anni fa, hanno rilanciato le loro serie principali, e il mensile Igor Grom sembra essere finora il migliore.

La serie precendente era intitolata Major Grom e raccontava la storia di un ufficiale di polizia di San Pietroburgo che incarna tutti gli stereotipi del poliziotto di libri, film e serie tv russe crime: bello, intelligente, forte e incredibilmente giusto. Forse ciò spiega il successo della serie, poiché nella realtà la polizia non fa che perdere il consenso della gente, mentre Major Igor Grom si comporta senza esitazione come una persona di cui ci si può fidare.

Con il cambio del titolo, anche il personaggio è cambiato. È stato licenziato dalla polizia, e da cavaliere in armatura splendente si è trasformato in un antieroe cupo e drammatico. La trama si è complicata, e argomenti come corruzione, crimine organizzato, ingiustizia sociale e droga si sono avvicinati alla vita reale. Si può leggere anche in inglese online.

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Questa selezione dei migliori fumetti 2019 pubblicati in Russia è firmata dal giornalista Denis Denisov. È stata pubblicata sul sito www.paulgravett.com, e la traduciamo qui con il permesso degli interessati.

Denis Denisov è un giornalista che vive nella Russia centrale, in una città della Siberia chiamata Krasnoyarsk. Da molti anni è un collezionista, studioso e critico di fumetto russo. È un grande fan di autoproduzione e di non-fiction. Denis è uno dei fondatori e curatori dell’antologia di autori siberiani Kras Comics Zine. Scrive articoli e recensioni per ComicsBoom! – un grande portale specializzato in notizie e recensioni di fumetto, che collabora con editori di tutto il Paese. ComicsBoom! è stato fondato nel 2012, e dopo tre anni ha avviato i ‘ComicsBoom Award’, il riconoscimento annuale più importante per l’industria del fumetto russa.

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