Per la nostra rubrica Lo scaffale di…, abbiamo chiesto ad Adam Tempesta (Inerzia, Itero Perpetuo) di scegliere e commentare 5 fumetti dalle sue letture più recenti.
Prison Pit, di Johnny Ryan

Prison Pit è stato per me una grandissima scoperta, uno dei fumetti che mi ha spinto a disegnare e di sicuro è stato quello che inizialmente ha caratterizzato di più il mio stile.
Quello che adoro di Prison Pit è appunto il suo stile. È ambientato in una landa desolata super minimal di un pianeta prigione che viene colmata dal dettaglio dell’iperviolenza e da personaggi totalmente assurdi. La violenza è così brutale e paradossale che andando avanti nella storia a un certo punto tutto diventa così assurdo che non hai più voglia di scandalizzarti o cercare un motivo nelle dinamiche anatomiche della lotta.
Gantz, di Hiroya Oku

Il concept di Gantz vede come protagonisti dei personaggi riportati in vita dopo essere stati uccisi e che una volta risuscitati sono obbligati a prender parte ad un survival game dove vengono incaricati di uccidere delle creature da incubo entro un tempo limite.
La trama è incredibilmente più complessa, ma Gantz è uno dei fumetti che mi ha sempre dato un sacco di spunti. Nella mia libreria non possono mancare i volumi che vanno dal numero 21 al numero 26, che vedono i protagonisti impegnati nella lotta contro un esercito di demoni del folclore giapponese.
Questa serie di volumi è un bestiario della mitologia nipponica disegnato in maniera eccezionale che mostra i personaggi in una lotta che mi ha fatto restare col fiato sospeso per tuta la durata della mini saga.
Sex Obsessions, di Robert Crumb

Sex Obsessions è una raccolta di storie che vedono Robert Crumb (l’autore) relazionarsi con il genere femminile, partendo dagli albori della sua adolescenza costellata di sfighe, fino ad arrivare all’apice del suo successo come artista e donnaiolo.
Crumb spiega in maniera molto personale, senza paura, cosa lo fa eccitare di più nelle donne, descrive le sue avventure sessuali senza censure, confidandosi con il lettore quasi fosse un suo amico intimo e riflettendo su se stesso. Un libro davvero ben concepito che raccoglie il meglio dell’universo di Crumb, stilisticamente e umanamente.
Very Casual, di Michael DeForge

Il libro che mi ha fatto aprire la mente per il mondo dei fumetti. Very Casual è una raccolta di storie, dalla lunghezza variabile, tutte variegate e tutte disegnate in maniera diversa. Il libro mi ha fatto fare le montagne russe nella testa facendomi innamorare di DeForge, che mi ha profondamente colpito per la sua leggerezza nel raccontare e nel cambiare lo stile come se il suo mondo fosse un pezzo di pongo nelle mani di un bambino.
Le storie mostrano l’umorismo più sfrenato, poi tornano serie, poi è un continuo cambiare di toni, e tu trattieni il fiato fino a quando non sei arrivato alla fine del libro.
Grandissima Selezione, di Fontanesi

Un libro del misterioso Fontanesi. Un libro pieno zeppo di fotomontaggi deliranti di un personaggio che sembra avere impresso su carta patinata degli incubi divertenti fatti durante una sua passeggiata quotidiana. Per me è un libro preziosissimo perché mi piace sfogliarlo, trovare nuovi dettagli, nuovi personaggi completamente assurdi e surreali, spesso ambientati in una Torino più vera che mai.
Leggi anche: Sunday Page: Adam Tempesta su Michael DeForge
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