Neil Gaiman ha violato il lockdown britannico

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Lo scrittore e sceneggiatore Neil Gaiman (Sandman, American Gods) ha violato le restrizioni del lockdown britannico per viaggiare fino all’isola di Skye, in Scozia, dopo aver lasciato la Nuova Zelanda, dove era rimasto bloccato a partire dalla metà di marzo insieme alla moglie Amanda Palmer. Gaiman ha in seguito ammesso pubblicamente il proprio errore, scusandosi con la popolazione dell’isola.

Nei primi giorni di maggio, infatti, Gaiman ha sfruttato l’allentamento delle misure di sicurezza della Nuova Zelanda per volare – «con maschera e guanti», ha affermato – fino a Londra, facendo scalo a Los Angeles, e poi viaggiare in auto verso l’isola di Skye, dove possiede una casa.

Come ha scritto sul suo blog, lui e sua moglie non si sono trovati a loro agio insieme nel paese oceaniano, fino a sentire la necessità di separarsi per un po’ di tempo: «Avevo bisogno di essere in un posto dove poter parlare alle persone in Gran Bretagna mentre sia io che loro eravamo svegli, non solo prima di colazione e dopo cena».

«La vita domestica e il lavoro sono stati messi a soqquadro dal lockdown per il Covid-19» ha aggiunto inoltre Gaiman, confessando di essersi sentito «in preda al panico, parecchio sopraffatto e bloccato in Nuova Zelanda». Nel Regno Unito, inoltre, Gaiman aveva lasciato una parte dei propri materiali di lavoro, non aspettandosi di doversi fermare così a lungo in Nuova Zelanda.

In Scozia, però, le regole attuali prevedono che ci si possa spostare solo in caso di necessità, così lo scrittore ha ricevuto la visita della polizia locale, che gli ha ricordato le normative attuali. «Ho fatto un errore», ha confessato Gaiman. «Voglio scusarmi con tutte le persone dell’isola per aver creato così tanto clamore. Voglio anche ringraziare la polizia locale – con la quale mi scuso – che aveva cose migliori da fare che venire a controllare me. Di certo ho fatto cose più sciocche nella mia vita, ma questa è stata la cosa più stupida fatta negli ultimi tempi.»

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