Topolino e le giornate malfunzionanti, di Casty (Panini Comics)

Topolino ha un bel problema: un giorno si sveglia e il mondo è come l’ha sempre conosciuto, il giorno dopo ha tante piccole differenze. Che cos’è successo? È impazzito lui o è impazzito l’universo? Come mai nei giorni pari la Torre Eiffel si trova a Parigi e in queslli dispari a New York, e tutti trovano che la cosa sia normale? Sembra un problema senza soluzione, anche perché lui sembra essere l’unico ad accorgersene. E la cosa si complica quando uno strano figuro armato inizia a inseguirlo per strada cercando di aggredirlo con un martello.
Casty torna su Topolino come autore unico con una storia misteriosa come quelle a cui ci ha abituati, in cui sviluppa il tema del doppio e degli universi paralleli. Il lettore intuisce da subito dove andrà a parare la vicenda – anche per colpa della bella ma spoilerosa cover di questo numero 3378, realizzata da Paolo Mottura – ma la vicenda riesce a essere ugualmente intricata e appassionante, grazie al ritmo serrato con cui per Topolino si susseguono incontri e incidenti. Il montaggio è più frenetico di quello a cui l’autore veneto ci ha abituati, con il risultato di disorientare il lettore tanto quanto il protagonista.
Come sempre, Casty riesce a dosare i momenti di tensione, se non di puro panico, di un Topolino che vede sgretolarsi davanti agli occhi le piccole certezze della vita e teme di scivolare nella follia, con invenzioni buffe e gag, secondo la ricetta che l’autore ha imparato da Floyd Gottfredson e Romano Scarpa.