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La testata Batman è arrivata al numero 100 (per la seconda volta, visto che è stata rinumerata tre volte, con la prima risalente al 1956) e ha celebrato il traguardo con la conclusione del crossover The Joker War. Promossa come «la storia più pericolosa del Cavaliere Oscuro», la saga si è dipanata su Batman 95-100 e sui mensili Batgirl, Catwoman, Detective Comics, Nightwing e Harley Quinn. Il suo protagonista è Joker, che ruba tutte le fortune di Bruce Wayne e le utilizza per sconfiggere definitivamente Batman.
A scrivere l’arco narrativo è stato James Tynion IV, da poco diventato l’autore della serie ma che ha da tempo familiarità con il personaggio. Classe 1987 e originario di Milwaukee, nel Winsconsin, Tynion ha frequentato il Sarah Lawrence College di New York, dove ha seguito il corso di scrittura di Scott Snyder, autore di American Vampire. I due sono rimasti buoni amici e, quando la carriera fumettistica di Snyder ha iniziato a prendere il volo, Tynion si è ritrovato a fare «conversazioni sulla natura di Batman e su cosa serve per scrivere una buona storia del personaggio che duravano fino alle 3 del mattino». Snyder, diventato nel frattempo uno degli sceneggiatori di punta di DC Comics, lo prese sotto la propria ala e, nel 2012, gli affidò una storia breve di Batman. Il percorso di Tynion è poi proseguito con incarichi sempre più importanti: ha infatti scritto le serie Detective Comics, Batman, Batman Eternal, Batman/Teenage Mutante Ninja Turtles e Justice League, oltre a firmare lavori creator-owned come Something is Killing the Children.
È bisessuale e, in un post su Tumblr, ha affermato di aver avuto molti timori a dichiararsi all’inizio della sua carriera, temendo di comprometterla: «Ho cancellato ogni mia esternazione sui social compromettente. Non volevo che i lettori conoscessero il vero me. E soprattutto non volevo che i miei colleghi conoscessero il vero me. Non volevo che la gente sapesse quanto giovane ero o che avevo uno strano senso dell’umorismo o che pensasse che fossi immaturo per questo settore».

The Joker War è disegnata invece da Jorge Jimenez, autore spagnolo di Granada attivo in DC da alcuni anni (ha disegnato molti numeri di Earth 2: World’s End, Earth 2: Society, Justice League) – giovane leva su cui l’editore sta puntando molto. Ci sono anche due brevi epiloghi che anticipano storie future, disegnati Carlo Pagulayan e Guillem March.
Nella saga, Joker riesce a impossessarsi di tutte le fortune di Bruce Wayne – i suoi capitali, la compagnia, fino all’ultimo gadget custodito nella Bat-caverna – e usarle per fare la guerra a Batman. Il criminale è infatti a conoscenza della doppia identità di Bruce Wayne (e di tutta la Bat-famiglia) da anni. «Non era quello il gioco a cui volevo giocare» dice in Batman: Secret Files 3, «Conosco un sacco di cose che la gente pensa sia troppo pazzo per conoscere. È… utile». Tynion ha recuperato un filo narrativo risalente all’arco narrativo del 2013 Morte della famiglia, che si concludeva con la rivelazione che Joker conosceva da sempre la vera identità di Batman, ma non gli era mai interessato rivelarlo (secondo Bruce, «gli avrebbe rovinato il divertimento»).
Ad aiutarlo, Punchline, una sua sfegatata ammiratrice che, al contrario dell’ex-ragazza di Joker, Harley Quinn, è intenzionata a superarlo in astuzia e diventare una supercattiva migliore di lui. Si definisce «la sua partner» ed è una versione antitetica – più cattiva e crudele – di Harley Quinn. Punchline (il cui vero nome è Alexis) è un personaggio creato di recente da James Tynion IV e Mike Janin nell’albo speciale The Joker 80th Anniversary 100-Page Super Spectacular.

Tra le tante malefatte commesse nei sei capitoli di The Joker War, Joker ha fatto il lavaggio del cervello a Nightwing (il primo Robin, Dick Grayson, che già da qualche tempo aveva perso e poi recuperato parte della sua memoria), convincendolo di essere il suo figlio adottivo; si è costruito una nuova tuta di Batman con cui prendere in giro l’eroe; ha incoraggiato le gang di Gotham a indossare la maschera da clown e sfruttare il caos per i loro fini personali. Con l’aiuto di Designer, che in realtà era morto anni prima (ucciso proprio da Joker), ha modificato la formula del gas che trasforma chi lo respira in Joker per creare un elisir che riporta in vita i corpi e li fa diventare un esercito di non morti agli ordini del criminale. Ha riportato in vita anche Alfred, il fedele maggiordomo di Bruce, tormentando l’eroe con inquietanti visioni.
In The Joker War ha esordito anche Clownhunter, un vigilante che nel corso della storia ha ucciso gli scagnozzi di Joker. Nel finale dell’avventura, si scopre che dietro a Clownhunter si cela l’orfano adolescente Bao Pham, il quale incolpa Batman per non essere riuscito a evitare l’omicidio dei propri genitori, assassinati da Joker, e in generale per aver lasciato Gotham sprofondare nel caos. Pham è convinto che Batman abbia reso i cittadini dipendenti dai suoi servigi. L’eroe gli risponde che ha deciso di caricare su di sé tutte le responsabilità e di utilizzare metodi violenti per evitare che la popolazione cada in una spirale di veemenza incontrollata.
Nell’episodio conclusivo della saga, Catwoman – facendosi aiutare dal Pinguino e dall’Enigmistica – si rimpossessa del patrimonio di Bruce e lo dona alla famiglia di Lucius Fox, amministratore delegato di Wayne Enterprises, il quale si tiene per sé una parte del denaro (circa 20 miliardi di dollari) al fine di utilizzarlo per scopi nobili. Harley Quinn vuole mettere fine alla rivalità tra Batman e Joker, così lega una bomba a sé stessa e una al suo ex fidanzato, poi scappa e intima all’eroe di decidere chi salvare. Batman sceglie la ragazza e lascia che Joker perisca nell’esplosione (in realtà il criminale riesce a fuggire senza lasciare tracce). Nel frattempo, Barbara Gordon (Batgirl) torna operativa nel ruolo di Oracolo, l’hacker più abile del pianeta, per coordinare e aiutare Batman e i suoi alleati (Batwing, Signal, Orphan, Robin, Spoiler), mentre Dick Grayson riacquista completamente la memoria. Punchline, catturata insieme agli scagnozzi di Joker, si distanzia dalle azioni del criminale dichiarandosi innocente.

Batman afferma che la vicenda ha cambiato la città e, soprattutto, ha cambiato Bruce stesso: d’ora in poi, cercherà di essere «un uomo migliore. Un Batman migliore». Nell’epilogo, vediamo un nuovo antagonista di Batman, Ghost-Maker, un individuo che Bruce aveva incontrato quando girava per il mondo allenandosi per diventare Batman. Ghost-Maker è bardato da una tuta scintillante simile a quella utilizzata da Joker.
Lo spunto di The Joker War è stato apprezzato dalla maggior parte dei critici. «Bruce dovrebbe avere meno soldi» ha scritto Polygon. «I soldi di Batman permettono ai suoi scrittori di trasformarlo in una versione tetra del Superman della Silver Age, quando questi era in grado di tornare indietro nel tempo: non sono buone premesse per creare fumetti ad alto rischio». Alcuni, come Comic Book Resources, hanno invece trovato lo sviluppo della saga non granché soddisfacente: «Non c’è niente che mantenga le aspettative promesse dal marketing e dall’hype. […] E la storia sembra un rimescolamento poco sentito delle parti più deboli dei film di Batman di Christopher Nolan».
Batman 100 rilancia una serie di trame (lo scontro con Ghost-Maker, come Lucius userà i soldi di Bruce, il processo ai danni di Punchline, il destino di Clownhunter, intenzionato a punire tutti i cittadini che hanno usufruito del lasciapassare del Joker) che serviranno, secondo i commentatori, a riportare Batman alle atmosfere degli anni Novanta tanto amate da Tynion, in cui l’universo dell’Uomo Pipistrello era regolato da una fittissima continuity e da un folto cast di personaggi.
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