La via del grembiule – Lo yakuza casalingo 2, di Kousuke Oono (J-Pop)
Tatsu è uno yakuza che ha fatto una scelta di vita ben precisa, rinunciando alla carriera criminale per diventare un “semplice” casalingo, dedito alla cura della casa e alla cucina. Un mondo in cui sembra trovarsi a proprio agio, pur restando esteriormente in linea con l’iconografia classica del malavitoso giapponese nella cultura popolare: abito scuro, occhiali da sole, tatuaggi su tutto il corpo, magari una cicatrice sul volto e, soprattutto, un’aria da duro.
Peccato – almeno per lui – che la sua vecchia vita non voglia abbandonarlo del tutto, facendolo ricacciare spesso in qualche guaio, che si tratta di vecchi compagni, antichi rivali o forze dell’ordine non del tutto convinte del suo ravvedimento. Kousuke Oono – autore qui al suo primo manga, con il quale ha già conquistato quest’anno negli Stati Uniti un premio Eisner per la migliore pubblicazione umoristica – è abile nel riuscire a trovare di continuo nuovi contesti in cui calare il proprio protagonista e nel creare situazioni sempre più paradossali e fuori scala in ambienti quotidiani come un supermercato, un orto casalingo o una palestra.
In questo secondo volume – di cinque usciti per il momento in Giappone – l’autore ne approfitta inoltre per dare qualche accenno del passato di Tatsu, aggiungendo spessore al personaggio e un ulteriore livello di lettura alla narrazione, necessario per evitare di rendere la lettura ripetitiva. La via del grembiule è dunque un manga che scherza su uno degli argomenti forse più seri (e seriosi) della società giapponese, e che si avvicina molto all’umorismo del Takeshi Kitano di Getting Any?.