Verso la metà di ottobre 2020, in Italia il mondo dell’editoria ha registrato un fatto storico: un fumetto è stato il libro – ripeto: libro – più venduto della settimana dal 12 al 18 ottobre. Si trattava di Scheletri di Zerocalcare, ed ecco qui le prove (sopra il Corriere della Sera, sotto La Repubblica: i metodi di calcolo sono talvolta un po’ diversi, ma in quella settimana concordavano).


Tutto sommato, considerato che non era mai accaduto nella Storia d’Italia [ERRATA CORRIGE: era già accaduto con Kobane Calling nel 2016 e con Macerie Prime sei mesi dopo nel 2018), noi fumettòfili potremmo persino ritenerla una notizia “passata sotto silenzio”. In Francia, invece, ci sono abituati da anni. Gli odiati cugini francesi, al solito, tutte le fortune. In effetti in Francia il primato in classifica è una certezza per ogni uscita di un nuovo Astérix e, talvolta, per i nuovi Lucky Luke, Blake e Mortimer, Largo Winch o una manciata di altri casi.
Il vero fatto storico, però, è un altro.
Due settimane dopo il boom di Scheletri, nei primi 10 libri più venduti in Italia dal 26 ottobre all’1 novembre, di fumetto ce n’era un altro: Zerocalcare era sceso al 5° posto, ma si era aggiunto Dragon Ball Super 12 all’8°. Meritano una nota Bedelia di Leo Ortolani e Anestesia di Fumettibrutti, che nella stessa settimana erano fuori dai top dieci ma 2° e 8° in una sottocategoria, la “Varia” (a sinistra Corriere, a destra Repubblica).

E in Francia? Mentre Zerocalcare sbancava dalle nostre parti, la top 20 francese di Livres Hebdo registrava, nel periodo di rilevazione dal 19 al 25 ottobre, un nuovo record: ben 9 fumetti tra i 20 libri più venduti. Tra questi, i primi due posti sul podio. In ordine: 1° Lucky Luke: inferno di cotone, 2° Asterix e il menhir d’oro, 4° Adele Crudele (speciale), 6° Les Légendaires 23, 11° One Piece 96, 13° Le Chat est parmi nous, 17° Sapiens, 19° Demon Slayer 12, 20° Retour sur Aldébaran 3.

Fermi un attimo. Sempre in Francia, la settimana seguente – 26 ottobre / 1 novembre – nei primi 20 libri più venduti, i fumetti si erano ridotti a quattro: Lucky Luke sempre 1°, Asterix sceso al 5°, Adele Crudele al 8°, Les Légendaires al 15°. Ma non finisce qui. Nella prima settimana di novembre, dal 2 all’8, i fumetti nella top 20 transalpina avevano conquistato l’intero podio e ben otto posizioni totali: 1° L’arabo del futuro 5, 2° Lucky Luke, 3° Les vieux fourneaux 6, 4° Dragon Ball Super 12, 6° My Hero Academia 26, 9° Adele Crudele, 11° Le Château des animaux 2, 13° 12° Asterix. Nella seconda settimana di novembre, stesso podio: 1° L’arabo del futuro 5, 2° Les vieux fourneaux 6, 3° Lucky Luke, e poi 5° Adele Crudele, e così via.
In buona sostanza, Oltralpe il fumetto sta vivendo una stagione da record, dal punto di vista della visibilità nelle classifiche. E con una sorprendente bibliodiversità nei generi e filoni editoriali: serie classiche nazionalpopolari, nuove serie contemporanee, manga classici e manga recenti, graphic novel di non fiction per adulti e fumetti per bambini (10 anni fa le tirature bestseller erano più alte, ma è un argomento distinto).
E in Italia? Se usciamo dalle top 10 e osserviamo anche le sottocategorie negli ultimi 3 mesi, si possono fare scoperte interessanti. E al plurale. Mi limito al Corriere della Sera, per non farla troppo lunga. Nella settimana dal 7 al 13 settembre 2020: alla sottocategoria “Narrativa straniera” si trovavano 7° Demon Slayer 9, 9° The Promised Neverland 17; alla sottocategoria “Varia” al 9° posto c’era Kaguya-sama. Love is war 1. Si prega inoltre di osservare qua sotto, s’il vous plait:

Si tratta di una settimana recente, dal 2 al 8 novembre. Scheletri tiene al 10° della bestseller list generale, ma la vera sorpresa è altrove. In “Narrativa straniera” all’8° posto trovate My Hero Academia 25, al 16° Dragon Ball Super 12; mentre in “Varia” il 9° è Bedelia, il 10° Made in Abyss 9; in “Ragazzi” al 10° Le storie del mistero, il primo fumetto del gamer Lyon. Quest’ultimo, peraltro, ha occupato posizioni importanti nelle classifiche lungo tutta l’estate, periodo in cui nelle classifiche si sono visti anche One Piece, Andrà tutto bene, Tokyo Ghoul o Land of the lustrous. Bonus track: mentre il Corriere riportava dati la cui fonte è GfK, ho dato un occhio anche a ilGiornale, la cui fonte è un’altra, cioè i concorrenti di Nielsen Bookscan. Sorpresa: nella sottocategoria “Varia”, al 10° posto della stessa settimana c’era Tex. Dakotas, riedizione di un classicone made in Bonelli.
Forse qualche ex adolescente, tra voi lettori, ricorderà qualche Lucca Comics di anni fa (magari venti…) in cui alcuni chiacchieravano facendo ipotesi sul futuro del fumetto in Italia. Al bar sport del fumettomondo, si potevano sentire boutade del genere: “chissà se vedremo mai un fumetto tra i bestseller del momento / dell’anno…?”. Ecco. Quel momento è arrivato.
Riassumendo: il fumetto non è più solo un segmento editoriale in crescita nel suo complesso. Oggi è diventato una fetta di mercato capace di esprimere ed occupare i posti più importanti tra i bestseller dell’intero panorama librario. Il fumetto come bestseller non è più un’eccezione – ecco il vero fatto storico – né in Italia né in Francia. La differenza tra i due paesi è ‘solo’ che Oltralpe si tratta di un dato di fatto quasi sfacciato, in grado di relativizzare i campioni della letteratura come i (peggiori/migliori) vip di turno che affollano gli scaffali della Varia. Perché il fumetto vive nella “Varia”, nei “Ragazzi”, nella “Narrativa straniera”, nella “Narrativa italiana” e, come sempre, un po’ dappertutto. Alla faccia dei tradizionali criteri della classificazione editoriale.
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