Cosa vi siete persi del primo episodio di WandaVision

wandavision episodio 1

La serie tv WandaVision, incentrata sulla vita di coppia dei personaggi Marvel Scarlet Witch e Visione – interpretati da Elizabeth Olsen e Paul Bettany – è iniziata giovedì 15 gennaio con i primi due episodi, disponibili sulla piattaforma Disney+. È la prima serie tv a essere prodotta direttamente dai Marvel Studios (tutte le serie Marvel uscite finora erano supervisionate dalla divisione Marvel Television, smantellata nel 2019) e la prima a fare ufficialmente parte del Marvel Cinematic Universe.

Diretta da Matt Shakman (Il trono di spade) e supervisionata dalla sceneggiatrice Jac Schaeffer (Attenti a quelle due), WandaVision è una serie che, almeno dalle criptiche anticipazioni diffuse dalla produzione, mette i protagonisti in situazioni tipiche delle più famose sitcom americane dagli anni Cinquanta a oggi (The Dick Van Dyke Show, Una strega per amore, Lucy ed io, Papà ha ragione, Modern Family, The Office), nascondendo sotto questa scorza una storia supereroistica di cui si sa ancora poco.

Cosa succede nel primo episodio di WandaVision

In un mondo che sembra essere fermo agli anni Cinquanta, i neosposi Wanda e Visione si trasferiscono nella città di Westview. Tentano di mimetizzarsi, nonostante Visione sia un androide e Wanda abbia abilità telecinetiche. Un giorno notano un cuore disegnato su un calendario ma nessuno dei due riesce a ricordare quale sia l’occasione speciale. Wanda suppone che il cuore rappresenti il loro anniversario.

La loro chiassosa vicina Agnes si presenta in casa loro e aiuta Wanda a prepararsi per la sera. Visione si reca al proprio luogo di lavoro (la ditta Computational Services Inc.), cercando senza successo di capire quale sia il suo compito e cosa produca di preciso l’azienda. Il suo capo, il signor Hart, gli ricorda che Wanda e Visione hanno invitato lui e la moglie a cena – il cuore disegnato sul calendario stava per “heart”, che si pronuncia come il cognome della coppia. In base alla riuscita della serata, il signor Hart deciderà il destino lavorativo di Visione.

In difficoltà sulle consuetudini della vita sociale, Wanda e Visione lottano per nascondere le loro abilità mentre preparano una cena dell’ultimo minuto per gli Hart. Durante il pasto, Visione usa i suoi poteri per salvare il signor Hart dal soffocamento. Alla fine, nonostante tutti gli imprevisti, Visione riesce a fare una buona impressione su Hart che gli promette una promozione. Gli eventi accaduti sono in realtà una puntata di una serie tv fittizia intitolata WandaVision che una misteriosa figura sta osservando da un monitor.

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Appunti e riferimenti

  • Wanda è entrata in scena in Avengers: Age of Ultron (2015) come alleata della malvagia intelligenza artificiale Ultron insieme a suo fratello gemello Pietro/Quicksilver (poi morto nel corso del film), prima di passare dalla parte degli Avengers e aiutare a sconfiggere il robot. È dotata di poteri telecinetici, telepatici e ipnotici.
  • Visione è un androide nato caricando l’intelligenza artificiale nota come J.A.R.V.I.S. all’interno di un corpo creato dallo stesso Ultron, a cui è stata donata la vita dalla Gemma della Mente, una delle sei Gemme dell’Infinito. Oltre che di forza e resistenza sovrumane, è in possesso della capacità di modificare la propria densità, che gli permette di volare e diventare intangibile. Visione era morto alla fine di Avengers: Infinity War, quando Thanos lo aveva privato della Gemma della Mente. In WandaVision lo vediamo vivo e vegeto senza un’apparente spiegazione (per ora).
  • Nei titoli di coda sono ringraziati alcuni autori di storie a fumetti che potrebbero suggerire la piega che prenderà la serie. Penso a Vendicatori: Divisi e House of M, sceneggiate da Brian Michael Bendis e disegnate rispettivamene da David Finch e Olivier Coipel, in cui Wanda – in preda a un forte esaurimento nervoso – rimodellava la realtà fino a creare un mondo alternativo governato da Magneto (che nei fumetti è suo padre). A questi si aggiunge la maxiserie Visione di Tom King e Gabriel Walta – anche loro ringraziati nei crediti – che calava il protagonista in un insolito contesto famigliare e intimo simile per poi sconquassare la tranquillità urbana con una serie di eventi truculenti.
  • Visione che usa i suoi poteri per evitare una sedia è una citazione alla scena d’apertura del Dick Van Dyke Show.
  • Fraintendendo le finalità della serata, Wanda accoglie gli Hart in sottoveste, pensando che lei e Visione avrebbero festeggiato un loro anniversario. Per giustificare l’abito, Visione dice che è un’usanza “sokoviana”, citando la nazione di Sokovia che era al centro del film Avengers: Age of Ultron.
  • A metà dell’episodio un finto messaggio pubblicitario promuove un tostapane di marca Stark Industries (tanto per ricordare che la serie è ambientata nel Marvel Cinematic Universe), che riproduce suoni simili a quelli dell’armatura di Iron Man.
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  • Alla cena con gli Hart viene servito il vino “Maison du Mépris” (“Casa del Disprezzo”), che potrebbe essere una citazione alla saga House of M (il cui titolo è un riferimento alla Casata di Magnus, alias Magneto).
  • Nei titoli di coda della serie tv fittizia appare una serie di nomi. Vi risparmio la fatica di cercarli su internet: l’unico che rimanda a un vero personaggio è Abe Brown, che era uno studente compagno di scuola di Peter Parker apparso in Spider-Man: Homecoming. Per amor di precisione, comunque, gli altri nomi sono: Babs Digby, Leonard Hopper, Pamela Brewster, Sammy Addison, Miriam Norton, Felix Rizzio, Cathy Collings e Delia Kane.
  • In un paio di scene, tra cui l’ultima, si nota il logo dello S.W.O.R.D. (“Sentient World Observation and Response Department”), agenzia di antiterrorismo e intelligence che si occupa di minacce extraterrestri alla sicurezza mondiale. Ha come quartier generale una stazione spaziale chiamata Il Picco. È praticamente la controparte spaziale dello S.H.I.E.L.D. ed è stata creata da Joss Whedon e John Cassaday nella serie Astonishing X-Men. Nell’Universo Cinematografico Marvel, però, pare avrà un ruolo diverso. Grazie alle figurine realizzate da Topps, sappiamo che l’acronimo dell’agenzia è stato cambiato in “Sentient Weapon Observation Response Division”. Nella scena dopo i titoli di coda di Spider-Man: Far From Home Nick Fury si rivelava essere uno Skrull (Talos, che già era apparso in Captain Marvel) mentre il vero Fury era in una base nello spazio a supervisionare non si capisce bene cosa. Forse è diventato il nuovo boss dello S.W.O.R.D.?
  • Ma quanto belli sono i titoli di coda con tutte le tesserine che poi formano i due anelli? La sequenza è stata supervisionata da Exceptional Minds, uno studio d’animazione ed effetti speciali nato nel 2011 che si occupa anche di formare, attraverso corsi e cicli scolastici, persone affette da sindromi autistiche. Ha lavorato a diversi film Marvel, curando per esempio i titoli di coda di Black Panther, Avengers: Infinity War e Spider-Man: Homecoming.
  • Mi sento di applaudire al coraggio di girare una serie del genere che si impegna nella farsa del mondo sitcom, non è una gag di due minuti che cede subito al passo alla storia che si aspetterebbe il pubblico. Si sono davvero votati a questa parodia, ecco. Il problema è che, a parte il forte sospetto di paraculata («abbiamo un’idea per un film di due ore che dobbiamo allungare a otto»), c’è questo substrato post-ironico che ha portato gli sceneggiatori a scrivere un brutto episodio di una serie tv anni Cinquanta, non uno bello – perché certi episodi di I Love Lucy ancora mi spezzano in due. Vedremo come si svilupperà (se masticate fumetti, forse qualche ipotesi già l’avete) e soprattutto come sarà giustificata questa trovata.

Leggi la guida agli episodi di WandaVision

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