
La risposta breve: sì, è molto probabile. La versione lunga è che rispondere a questa domanda è complicato. Almeno per gli Stati Uniti, però, e per il più ampio mondo del fandom in lingua inglese, una fonte affidabile esiste. Si tratta di Archive of Our Own (abbreviato AO3), un sito splendido e pazzesco, interamente gestito da volontari, che di recente ha pubblicato statistiche molto utili per rispondere a domande come la mia.
Da ormai una manciata di anni, AO3 pubblica ampi set di dati statistici sull’andamento delle fanfiction postate sul sito, e l’appuntamento principale è quello delle “Top Ships” [ship sta per relationship] dell’anno, ovvero quali sono state le “relazioni di coppia” fra personaggi di fiction più gettonate dell’anno, secondo una quantificazione (tramite tag) delle storie apocrife prodotte dagli appassionati. Ne è passata di acqua sotto i ponti, dalle fanfiction – stampate in fanzines – dedicate alle fantasiose relazioni fra il Capitano Kirk e Spock di Star Trek negli anni Sessanta, o dai manga dōjinshi negli anni Settanta…
Il risultato è che, oggi, i personaggi dell’immaginario fumettistico – supereroi, manga, cartoni animati, anime – sembrano essere tra i più amati in numerose comunità di fandom online.
Prima dei dati, un veloce paragrafo di spiegone: Archive of Our Own è un sito web open source, senza scopo di lucro, che funge da “biblioteca” per fanfiction e altri “fanwork” forniti dai suoi utenti. Il sito è stato creato nel 2008 dalla emerita Organization for Transformative Works (OTW), un’organizzazione sempre senza scopo di lucro creata pochi mesi prima – e ancora attiva – per finalità più ampie di tutela legale e culturale della produzione “dal basso” nelle più diverse comunità di fan. AO3 debuttò in versione beta nel 2009; dieci anni dopo, nel 2019, ospitava 5 milioni di opere in oltre 33.000 fandom; nello stesso 2019 AO3 ha vinto un Hugo Award, il più prestigioso premio al mondo dedicato a opere di fantascienza e fantasy, guadagnandosi la fama di una delle community online meglio organizzate, moderate e creative dei nostri tempi. I numeri di AO3 ad aprile 2020: circa 48 milioni di visualizzazioni di pagina, 100.000 commenti, 13.000 nuovi testi (episodi scritti) OGNI GIORNO, per un totale di quasi 1 miliardo e mezzo di pageviews in un solo mese.
Le star delle fanfiction nel 2020

E andiamo al dunque. Ovvero alle coppie immaginarie dell’anno che associano personaggi del mondo fumettistico, di cui riporto qua solo quelle presenti nelle prime venti posizioni (qui trovate tutte le prime 100 Top Ships del 2020). Sono quasi la metà, ben nove su venti:
- 6° Bakugou Katsuki/Midoriya Izuku (dal manga/anime My Hero Academia)
- 7° Bakugou Katsuki/Kirishima Eijirou (altri personaggi da My Hero Academia)
- 9° Peter Parker & Tony Stark (Spider-Man e Iron Man)
- 12° Midoriya Izuku/Todoroki Shouto (sempre My Hero Academia)
- 13° James “Bucky” Barnes/Steve Rogers (Bucky e Capitan America)
- 15° Steve Rogers/Tony Stark (Capitan America e Iron Man)
- 16° Akaashi Keiji/Bokuto Koutarou (dal manga/anime Haikyu! L’asso del volley)
- 19° Aizawa Shouta | Eraserhead/Yamada Hizashi | Present Mic (da My Hero Academia)
- 20° Hinata Shouyou/Kageyama Tobio (altri personaggi da Haikyu! L’asso del volley)
Ai primi si ritrovano numerosi/e bieniamini/e delle comunità fanfiction, da Sherlock Holmes a Harry Potter, dai BTS a Ladybug, da vari personaggi di Star Wars o Supernatural fino a Hannibal Lecter. Niente Kirk/Spock né Batman/Robin nei primi 100 del 2020, per la cronaca.
Da un punto di vista generale, la sorpresa dell’anno è la presenza di characters cinesi al primo posto. L’immaginario su cui si fonda questo fandom è esploso con la serie animata Mo Dao Zu Shi del 2018, prodotta da Tencent, e dal suo adattamento live-action The Untamed del 2019, diffuso da Netflix in vari mercati internazionali: un tipico fantasy cinese di genere xinxia (da non confondere con il wuxia, meno soprannaturale e spirituale) le cui origini sono parecchio intricate. Un’altra novità sono i personaggi della serie tv fantasy polacco-americana The Witcher, prodotta da Netflix e nota anche dalle nostre parti.
La presenza di nove ‘coppie’ nate da fumetti – sei da manga shonen, tre da supereroi Marvel – mi è parsa un fatto di per sé interessante, da mettere accanto alla lettura delle classifiche dei fumetti bestseller del 2020 (ovvero: se non vi spiegate la presenza di My Hero Academia, ecco una conferma del suo peso tra i giovani lettori). Ma mi ha anche stimolato una domanda: è sempre stato così?
Le fumettofanfiction, dal 2014 al 2020
Sono quindi andato ad osservare i dati sull’evoluzione di queste classifiche nel tempo, risalendo indietro al 2014, e scoprendo tutt’altro scenario: in quell’anno, tra le prime 20 coppie, solo quattro erano riconducibili all’immaginario fumettistico:
- 8° Steve Rogers/Tony Stark
- 13° Erik Lehnsherr/Charles Xavier
- 15° Clark Kent/Lex Luthor
- 17° Clint Barton/Phil Coulson
Da quando AO3 pubblica le sue statistiche, al vertice della classifica generale cumulata rimane – dovreste immaginarlo – la ‘coppia’ Castiel/Dean Winchester della serie tv Supernatural, la cui capacità di generare fandom nell’ultimo decennio ne ha fatto un fenomeno culturale arcinoto e complesso – con effetti di primo piano sulla politica (è il caso di Stacey Abrams, influente parlamentare della Georgia) o sulla giurisprudenza sul diritto d’autore – sebbene la serie conclusa nel 2020 faccia parte ormai del passato.
Ma i territori dell’immaginario cambiano sempre. E se guardiamo all’evoluzione dei generi – o meglio, di quelle che AO3 definisce “tipologie di fandom” – possiamo osservare altre indicazioni, come il progressivo declino dei settori webcomics o serie tv, e la parallela crescita delle ships originate dal mondo anime&manga:

Se è chiaro quali sono stati i driver sul fronte manga e anime shonen – My Hero Academia su tutti, ma anche Haikyu, Stray Dogs, Naruto – sul piano dei supereroi americani la crescita delle fanfiction è stata molto probabilmente determinata dal successo planetario dei film degli Avengers. Una conferma indiretta la troviamo nell’aumento di alcuni volumi di ricerca via Google:

Insomma, i dati a sostegno non sono pochi e, per quanto parziali, bastano a indicare una tendenza che non mi sembra per niente scontata: il fumetto continua ad essere un campo in grado di generare personaggi (e IP) importanti, per il ricco e variegato oceano dei pubblici più attivi.
In questa vicenda, tuttavia, si può anche guardare al bicchiere mezzo vuoto. Quanti di questi fandom sono consapevoli dell’origine fumettistica dei loro beniamini? Molti characters, infatti, hanno conquistato la loro recente centralità nell’immaginario contemporaneo grazie non tanto ai fumetti, quanto agli adattamenti – film, serie animate, serie tv – ispirati ai comics/manga originali.
I pessimisti diranno, quindi, che è l’ennesima conferma del declino dell’editoria di fumetto; gli ottimisti diranno che è un segnale positivo, a prescindere. Come sempre, osservare i sommovimenti negli immaginari non sfugge all’inevitabile limitatezza dei nostri sguardi.
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