Quanto vale il mercato dei fumetti in Italia

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Il mercato dei fumetti in Italia vale oggi tra il 2% e il 6% dell’intero settore editoriale. A riportarlo è un’analisi svolta da FEP – Federation of European Publishers e presentata a fine gennaio nel corso di Angoulême Rights Market, un programma legato al Festival de la Bande Dessinée d’Angoulême.

Secondo i dati, l’Italia sarebbe allineata ad altri paesi come Germania, Portogallo e Spagna, ben al di sotto di Francia (al 15%) e soprattutto Belgio (33%). L’Italia ha però fatto segnare una crescita notevole nel 2020, con un fatturato in aumento del 42% rispetto all’anno precedente, per un totale di 43 milioni di euro.

I dati in realtà sono incompleti, perché non comprendono le vendite in fumetterie, edicole e fiere specializzate, ma solo in librerie tradizionali, supermercati e catene online. Come riferito da Piero Attanasio di AIE (Associazione Italiana Editori), l’aumento – costante negli ultimi 2-3 anni – è dovuto in ogni caso al grande successo dei fumetti venduti in abbinamento ai quotidiani.

Il 2020 è stato però anche l’anno che ha visto un graphic novel – Lyon: Le storie del mistero di Davide Costa e Emanuele Virzì con la supervisione di Lyon Gamer, edito da Magazzini Salani – posizionarsi tra i 10 libri più venduti in Italia, secondo la classifica compilata da GfK, uno dei principali istituti di ricerche di mercato al mondo. Una classifica che ha visto issarsi tra i primi 50 anche i due graphic novel di Zerocalcare pubblicati da Bao Publishing nel corso del 2020: Scheletri (alla ventiseiesima posizione) e A Babbo morto (trentatreesimo).

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