Cosa vi siete persi del settimo episodio di WandaVision

wandavision episodio 7

WandaVision è la serie Marvel in cui Scarlet Witch e Visione sono finiti non si sa come in un show televisivo in perenne evoluzione. Arrivati al settimo episodio, si scopre finalmente come ci sono finiti. Più o meno, perché il colpo di scena finale della puntata, intitolata Infrangere la quarta parete, svela il mistero più importante della serie, ma ne lascia altri ancora irrisolti.

Cosa succede nel settimo episodio di WandaVision

Wanda si sveglia nel proprio letto, con addosso ancora il costume da Halloween dell’episodio precedente. Cose strane stanno accadendo in casa: i videogiochi dei ragazzi si trasformano in versioni sempre più arcaiche fino a diventare un gioco di carte, il latte in frigo subisce la stessa sorte, passando da una confezione moderna a una bottiglia di vetro. Wanda decide che vuole stare da sola e lascia che Agnes si prenda cura dei ragazzi.

Tyler Hayward è deciso a usare lo S.W.O.R.D. per attaccare l’Esa, perché, come dimostrano i piani ritrovati da Darcy Lewis, vuole impossessarsi dei resti di Visione per usarli come arma senziente al servizio del governo. Monica Rambeau, con l’aiuto di Jimmy Woo e di una piccola squadra di soldati a lei fedeli, prova a entrare a Westview con un veicolo speciale.

Nell’Esa, Visione ricorda tutto quello che è successo la notte precedente e riporta alla normalità la memoria di Darcy, che nel frattempo era diventata un’artista della fuga del circo in cui si è trasformato l’accampamento di S.W.O.R.D. dopo essere stato assorbito nell’Esa.

I due scappano dal circo diretti a casa di Wanda, ma trovano una serie di ostacoli messi dalla ragazza per impedire loro di proseguire. Dopo aver appreso la propria natura (nato come l’intelligenza artificiale J.A.R.V.I.S. e poi trasportato nel corpo di un sintezoide creato da Ultron), Visione decide di raggiungere Wanda volando.

Monica tenta di entrare nell’Esa con il mezzo dello S.W.O.R.D., ma questo è riscritto dal campo di forza di Wanda, diventando un pick-up, e la ragazza decide di entrare a piedi. Combatte contro il campo che tenta di riscriverle la memoria e riesce a entrare a Westview mantenendo i suoi ricordi e con dei nuovi poteri.

Monica cerca così di far ragionare Wanda, che però non vuole sentire ragioni ed è portata via da Agnes. A casa di quest’ultima, Wanda chiede di vedere i figli. Agnes le indica il seminterrato, dove Wanda trova un covo con un libro incantato e altri amuleti. Agnes rivela di essere la strega Agatha Harkness e di essere lei la responsabile dell’Esa.

Agatha Harkness wandavision episodio 7

In una scena dopo i titoli di coda, infine, Monica cerca di entrare in casa di Agnes ma è sorpresa da Pietro Maximoff, che l’apostrofa come un’impicciona.

Appunti e riferimenti

  • La serie dentro la serie di questa settimana omaggia le commedie in stile mockumentary, cioè quei prodotti che raccontano con uno stile documentaristico una vicenda di finzione, spacciandola per veritiera (Zelig, This Is Spinal Tap). In particolare, Infrangere la quarta parete guarda a Modern Family – con i personaggi seduti su un divano mentre esternano i loro sentimenti – e The Office, un’altra serie in stile mockumentary la cui sigla è praticamente ricalcata all’inizio dell’episodio. La “quarta parete” del titolo sarebbe il muro invisibile tra la storia e lo spettatore e indica tutti quei momenti in cui un personaggio si sottrae al flusso del racconto per rivolgersi direttamente al pubblico.
  • La sigla è composta da un montaggio di immagini in cui il nome di Wanda è scritto in varie fogge – su una tazza da caffè, sulla schermata di un computer, sull’insegna di un salumiere. Il montaggio si fa sempre più incalzante e tra le rapide immagini che scorrono sullo schermo si vede la scritta, composta con ritagli di giornali, «Sappiamo cosa stai facendo Wanda».
  • Il copriletto di Wanda presenta un disegno con un motivo a esagoni. Gli esagoni compaiono anche sui bicchieri a casa di Agnes.
  • I prodotti per la colazione che si vedono nella cucina di Wanda sono tutti esistenti, tranne il latte di mandorla marchiato “Westview” e i cereali “Sugar Snaps”. Lo “snap” è lo schiocco di dita con cui Thanos ha causato la temporanea sparizione di metà della vita nell’universo in Avengers: Infinity War.
  • Gli indizi sparsi durante la serie (il nome “Agnes” che richiama foneticamente “Harkness”, il costume da strega dello scorso episodio) avevano fatto pensare a una qualche connessione tra Agnes e Agatha Harkness, la strega tutrice di Wanda, almeno per quanto riguarda gli appassionati di fumetti. Ora la teoria trova conferma nel colpo di scena finale: è tutta colpa di Agnes, che in realtà è la strega Agatha Harkness. Agatha è una creazione di Stan Lee e Jack Kirby. Apparve per la prima volta in Fantastic Four 94 (1970), come governante di Franklin Richards, per poi diventare maestra nelle arti magiche di Wanda (qui una spiegazione più approfondita). Chissà come gli autori dello show svilupperanno il personaggio, perché il retroterra dell’Agatha fumettistica è complesso ed è palesemente attinente al reame della magia. Nell’universo cinematografico Marvel la magia è sempre stata interpretata come una forma di scienza – magari proveniente da un altro mondo. Vedremo se questa volta prenderanno un’altra strada.
  • Il libro magico che vediamo nello scantinato di Agnes potrebbe essere il Darkhold, detto anche Libro dei Peccati, un oggetto dagli incredibili poteri che era già apparso nelle serie tv Agents of S.H.I.E.L.D. e Runaways. Nei fumetti è stato utilizzato per creare il primo vampiro, Varnae (che poi creò Dracula), e per evocare Chthon – la versione Marvel di Cthulhu.
  • I vestiti dei personaggi rivelano le loro origini fumettistiche: Wanda ha un felpa rossa, Tommy una tuta verde che ricorda il costume di Speed – la sua identità supereroistica nei fumetti – Billy una maglietta con i colori di Wiccan, mentre i vestiti tinta melanzana di Agnes ricordano i colori di Agatha Harkness.
  • La pubblicità fittizia della puntata è incentrata su un farmaco antidepressivo chiamato Nexus che tiene «ancorati alla realtà, qualsiasi realtà vogliate». Nei fumetti Marvel, Nexus è il nome di una porta di accesso a tutte le realtà, persino le realtà che esistono nel passaggio tra una realtà e l’altra. È situata nella paludi della Florida, dove risiede Man-Thing. Apparso per la prima volta nel 1972 in una storia di Steve Gerber e Rich Buckler pubblicata su Adventure Into Fear 11, è comparso poche volte nelle storie Marvel, ma di recente ha trovato spazio in albi come Avengers 41. Nexus è anche il nome dato alle creature in grado di alterare le probabilità attraverso i loro poteri. Tra gli esseri Nexus ci sono Kang il Conquistatore e, ovviamente, Wanda.
  • Monica sembra aver ottenuto una qualche sorta di potere dopo l’entrata nell’Esa. Che sia diventata una supereroina a tutti gli effetti? Creato da Roger Stern e John Romita Jr., il personaggio apparve per la prima volta nell’albo del 1982 The Amazing Spider-Man Annual 16. Romita aveva deciso che Monica sarebbe dovuta assomigliare all’attrice Pam Grier, famosa per i film di blaxploitation degli anni Settanta (o, per le generazioni più giovani, per essere stata la protagonista del film Jackie Brown, diretto da Quentin Tarantino). Alla fine si decise di scegliere un’altra modella come riferimento. «Poco male» ha detto Romita nel libro Modern Masters, «perché tanto quando altri disegnatori hanno cominciato a disegnarla è finita per diventare un generico personaggio femminile nero». Ha militato negli Avengers, gruppo di cui è stata leader per diverso tempo. Nel corso della sua carriera, si è fatta chiamare con diversi nomi da supereroina: Capitan Marvel, Photon, Pulsar e Spectrum. Se lo chiedete a me, la sua apparizione migliore resta quella all’interno di Nextwave, che, per chi non l’avesse mai letto, è il Monty Python dei fumetti.
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  • Quando Agnes rivela la sua identità, parte la sigla di una serie tv in stile anni Sessanta intitolata Agatha All Along. Praticamente una serie che rimpiazza WandaVision (oppure è una serie dentro la serie dentro la serie?). Comunque, nei titoli di coda il titolo della canzone è It Was _____ All Along, probabilmente per evitare che trapelasse in rete. Tentativo vano visto che già un anno fa gli utenti di Reddit ipotizzavano che Agnes fosse Harkness basandosi sulle foto del set.
  • Andrea “voce della ragione” Antonazzo mi ha fatto notare che il colpo di scena finale presenta una doppia lettura in base al pubblico. C’è il primo livello, che è quello riferito al colpo di scena in sé e per sé, a cui gli spettatori reagiscono con sorpresa. E poi c’è il secondo livello, quello per il pubblico di lettori dei fumetti che, in base al loro grado di conoscenza, saranno rimasti doppiamente sorpresi dalla rivelazione che Agnes è quel personaggio. Questo secondo livello rimane inattivo se non avete mai letto i fumetti di Wanda e Visione. Succede lo stesso con il colpo di scena di Pietro (primo livello: «È tornato il fratello ma con un’altra faccia”», secondo livello: «L’altra faccia è il Quicksilver dei film degli X-Men!»). In questo modo tutti gli spettatori traggono una qualche soddisfazione dal colpo di scena.
  • Momento drammatico migliore: quando Billy dice di preferire Agnes perché dentro di lei il bambino sente solo «silenzio». È un breve passaggio che, almeno così l’ho letto io, mostra i danni di Wanda nei confronti di bambini che nemmeno esistono. Nei fumetti Wanda è una persona piena di problemi e insicurezze, nella serie tv, oltre a queste zavorre, ha anche la colpa di essere un pessimo genitore. 
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  • Momento (involontariamente) comico migliore: Darcy che dice che si vede come l’amore tra Wanda e Visione sia reale. A me sembra che i due abbiano un’intesa pari a quella che c’è tra me e la polka (cioè nessuna, non so manco dove stia di casa il senso del ritmo), e che tutte le loro interazioni amorose siano state filtrate dalla pessima recitazione e la pessima scrittura della serie dentro le serie, rendendo impossibile vedere degli scambi genuini tra i due. C’è molto più pathos nel rapporto con i figli.
  • Erano girate voci che ci sarebbe un decimo episodio nascosto, dopo i nove annunciati – spiegando il buco di una settimana tra la fine di WandaVision e l’inizio di The Falcon and the Winter Soldier. In realtà in quello slot del 12 marzo andrà in onda il primo episodio della docuserie Assembled, dedicato al dietro le quinte dei film e delle serie tv Marvel (il primo episodio è dedicato proprio a WandaVision).
  • Insomma, a quanto pare la cavalcata nelle serie tv, che è arrivata a omaggiare l’ondata di prodotti degli anni 2010, è terminata (sennò che fanno, si mettono a citare sé stessi? Non posso escluderlo). Ma ve lo immaginate se l’avessero fatto con le sit-com italiane? Io sì, agevolo thread:

Leggi la guida agli episodi di WandaVision

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