
Sembra impossibile, eppure basta allontanarsi di pochi chilometri dalla città di New York e da Manhattan per dimenticare i grattacieli in vetro e acciaio, le sirene del traffico e il rollio della metropolitana, ritrovandosi circondati da alberi, boschi e colline rocciose. Il cosiddetto Upstate New York è un ambiente che offre numerose opportunità per appassionati escursionisti, campeggiatori e religioni pagane, come sa bene la fumettista Molly Knox Ostertag, che in questi luoghi ha trascorso infanzia e adolescenza.
Come scrive infatti nella dedica iniziale del suo graphic novel Il ragazzo strega, proprio in uno di questi campeggi l’autrice è venuta per la prima volta a conoscenza della magia, osservando celebrazioni wicca dei raccolti e i gruppi di grandi famiglie rinchiuse a studiare nelle loro case nei boschi.
Primo capitolo di una trilogia che include anche The Hidden Witch e The Midwinter Witch (ancora inediti in Italia), Il ragazzo strega conoscerà presto nuova fama dato che sarà adattato in un film d’animazione di Netflix per la regia di Minkyu Lee (suo il corto Adam and Dog nominato agli Oscar nel 2013) e la sceneggiatura di Maria Melnik (American Gods). La colonna sonora sarà invece affidata alla band pop-rock delle sorelle Haim.
Il fumetto – raccomandato a un pubblico dagli 8 ai 13 anni – racconta la storia di Aster, un ragazzino cresciuto in una comunità forestale dove tutte le donne sono streghe e gli uomini tutti mutaforma. Il ragazzo però sente di avere maggiore affinità con il destino riservato alle donne: sogna di diventare una strega e cerca di apprendere di nascosto le arti magiche, proibite ai maschi. Aster si intrufola così nelle classi delle ragazze, contro il volere dei suoi genitori, che insistono perché si identifichi in un animale guida e impari a trasformarsi.
I sentimenti di Aster sono sinceri: lui rispetta la magia, vuole apprenderla per utilizzarla a beneficio degli altri, ma questo non basta perché gli anziani della famiglia approvino. Temono che, se lo lasceranno essere se stesso, lui “si perderà”. A peggiorare le cose, le ragazze con cui vorrebbe studiare non lo prendono sul serio, mentre i ragazzi lo deridono.
Si intuiscono quindi immediatamente i difetti di una cultura familiare altrimenti inclusiva e positiva: ciascuno è libero di vestirsi, parlare e comportarsi come gli pare, eppure non è possibile scalfire la rigidità dei ruoli assegnati ai generi. Quando però i ragazzi della sua famiglia iniziano a scomparire misteriosamente e un’energia oscura scuote le fondamenta del villaggio, solo Aster e la sua nuova amica Charlie riusciranno a capire che cosa sta succedendo.

Se pensate che si tratti di una metafora “telefonata” per il coming out, avete avuto la giusta intuizione. Intervistata da The Beat, Ostertag ha dichiarato che sì, voleva «davvero fare un libro per ragazzi queer, per ragazzi che non sanno ancora chi sono, indipendentemente da ciò che le loro famiglie dicono loro di pensare e al di fuori delle norme sociali. Volevo davvero dare a questi ragazzi un eroe».
Anche se il coraggio di essere se stessi non è un tema nuovo ai libri young adult, Il ragazzo strega prova a concentrarsi sulle parti più complesse del conflitto tra il voler far parte della propria famiglia e il non essere in grado di rispettare una divisione dei ruoli tradizionali. E lo fa sottolineando quanto la conformità forzata possa essere dannosa, soprattutto quando si parla di identità e aspettative di genere.
Aster è un personaggio gender non-conforming, a cui viene detto che rispettare le regole è l’unico modo per rimanere al sicuro. Ma, in questo modo, proprio chi tenta di proteggerlo non sembra capire che la sicurezza è spesso un’illusione, e sopprimere il proprio io non è un prezzo che vale la pena pagare. Fortunatamente, nella sua amicizia con Charlie, Aster trova la forza per essere se stesso.
Charlie è una ragazzina della sua stessa età che vive però nel sobborgo “non magico” nelle vicinanze; non è previsto che le loro due comunità stringano amicizia, eppure accade. A differenza di Aster, lei sembra non avere paura di nulla (come dimostra la sua gamba ingessata a seguito di una bravata finita male) ma comprende le sue difficoltà a inserirsi in una società che accetta solo chi vi si adatta.
Al suo primo libro interamente scritto, disegnato e colorato, Ostertag ha accolto la sfida con grande serietà, nella convinzione che le capacità dei più piccoli di lasciarsi catturare dalla complessità e dalla bellezza siano spesso sottovalutate, come ha spiegato a Smash Pages: «Ho letto tutti i miei libri preferiti prima dei vent’anni. I bambini e gli adolescenti hanno una passione per le storie e un’apertura verso se stessi che penso venga lentamente persa da adulti. Per me era importante trasmettere un messaggio positivo sull’identità di genere, la non conformità e l’accettazione, per un pubblico più giovane che potrebbe aver bisogno di ascoltarlo».

Per arricchire ulteriormente la sintassi dei dialoghi magici, Ostertag ne Il ragazzo strega è ricorsa all’alfabeto runico (un retaggio del suo passato da giovane “larper”, giocatrice di ruolo, che passava il tempo a disegnare con il gesso simboli oscuri sulle cose per infondere loro vita). Queste antiche lettere derivate della scrittura germanica e nordeuropea sono in grado di rappresentare sia un suono che un concetto, e le streghe del libro le usano per scrivere e vocalizzare i propri sortilegi, apprendendoli dalle insegnanti o dai libri della fornita biblioteca.
Le pagine del taccuino di Aster sono piene di questi simboli apparentemente incomprensibili, ma fondamentali per riuscire a praticare con successo la stregoneria. I piccoli lettori ne sono rimasti così colpiti che sembra abbiano iniziato a interpretarli e utilizzarli a modo loro, ha spiegato l’autrice sempre a The Beat.
La trama nel complesso è ben bilanciata tra esperienze magiche, mistero e parti avventurose. I personaggi sono espressivi e credibili e c’è una bella coerenza nel design negli abiti dei due protagonisti: si capisce che i colori preferiti di Aster sono il rosa e il viola, che si riflettono nella varietà dei suoi outfit, mentre Charlie indossa sempre pantaloncini sportivi per rimarcare il suo interesse per lo sport, di qualsiasi tipo.
Ostertag ha il pieno controllo della storia, dei dialoghi e delle tecniche visive per far progredire l’opera in modo brillante. Se fosse stata progettata come storia per adulti forse sarebbe stata più violenta e oscura e avrebbe dato più spazio allo scontro finale con le forze del male (le pagine in fondo al volume mostrano un iniziale character design con mostri più spaventosi e un Aster qualche anno più vecchio). Ma anche così riesce a risultare una lettura appassionante e divertente.
Il ragazzo strega
di Molly Knox Ostertag
traduzione di Omar Martini
Il castoro, ottobre 2020
brossura, 224 pp., colore
15,50 € (acquista online)
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