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Il sesto e ultimo episodio della serie tv di Disney+ The Falcon and the Winter Soldier presenta una scena tra i titoli di coda che ha per protagonista Sharon Carter, interpretata nel Marvel Cinematic Universe da Emily Van Camp.
Nel corso dell’episodio è stato rivelato – all’insaputa però di Falcon e Winter Soldier – che Sharon Carter è in realtà il Power Broker, il potente capo della malavita di Madripoor. Dopo essere tornata negli Stati Uniti per aiutare i due eroi a sconfiggere Karli Morgenthau e i Flag Smashers, nella scena in questione la ragazza riceve la grazia per i crimini commessi quando, da agente della C.I.A., aveva aiutato Capitan America a rubare il suo scudo, in Captain America: Civil War del 2016.
Il Governo degli Stati Uniti restituisce inoltre a Sharon anche il suo lavoro all’interno della C.I.A., che le permetterà così di avere accesso a documentazione segreta da poter sfruttare nel ruolo di Power Broker, in qualche futuro nuovo film o serial Marvel. «I super-soldati sono fuori menù, ma stiamo per avere accesso a segreti governativi e armi sperimentali. E molto altro. Quindi ce n’è per tutti» afferma Sharon al telefono con qualche suo sottoposto nel corso della scena.

Nipote di Peggy “Agente” Carter, Sharon Carter esordì nel Marvel Cinematic Universe in Captain America: The Winter Soldier del 2014 come agente dell’agenzia spionistica S.H.I.E.L.D., diventando subito una preziosa un’alleata – e per un brevissimo periodo anche amante – di Steve Rogers. Dopo la chiusura dello S.H.I.E.L.D., la ragazza entrò nella C.I.A., prima di essere condannata e costretta a rifugiarsi a Madripoor.
Nei fumetti, Sharon Carter – anche nota come Agente 13 – fu creata nel 1966 da Stan Lee e Jack Kirby come agente dello S.H.I.E.L.D. e fidanzata di Capitan America. In una storia del 1979 di Len Wein e Sal Buscema, il personaggio apparentemente morì nel mezzo di una battaglia fra un gruppo di suprematisti bianchi e una gang di Harlem.
In realtà, Sharon fu catturata e per molti anni agì nell’ombra come mercenaria, prima di tornare in scena circa 20 anni dopo, riprendendo a collaborare con Steve Rogers e diventando anche direttrice esecutiva dello S.H.I.E.L.D., in un periodo in cui Nick Fury era assente.

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