Durante l’estate, Fumettologica pubblicherà una speciale rassegna sul meglio del fumetto mondiale nel 2020. Si tratta della traduzione, con qualche contributo inedito, del ‘best of’ che il britannico Paul Gravett – il più importante critico di fumetti europeo, definito da Neil Gaiman “The man at the crossroads” – pubblica ogni anno sul proprio sito.
La selezione è un’autentica bussola sulle novità e le tendenze soprattutto nell’ambito del graphic novel (ma non solo), è seguita da molti professionisti dell’editoria di fumetto, ed è realizzata grazie alla collaborazione di una vasta rete di corrispondenti stranieri (per l’Italia, il nostro direttore Matteo Stefanelli). Soprattutto, si tratta di una playlist utile per scoprire quali sono le opere più interessanti pubblicate in Paesi che vanno al di là dei tre mercati principali del fumetto globale – Giappone, Stati Uniti, Francia – e che quest’anno sono 15, dall’Argentina alla Corea del Sud a Singapore.
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MALESIA

Fried Rice [“Riso fritto”], di Erica Eng (disponibile su Instagram @paprikapeprica)
Ventiduenne e vincitrice del premio Eisner per il miglior webcomic, Erica Eng con il suo Fried Rise è autrice del successo del 2020. Anche se questo certo non la renderà ricca. Attualmente sta ancora studiando a distanza in Malesia per la sua laurea in Belle Arti presso l’Academy of Art University di San Francisco.
Fried Rice è una fiction dai tratti autobiografici con protagonista una giovane ragazza intenta a decidere dove andare per i suoi studi universitari all’estero. Il ritmo piacevole del racconto si adatta al formato online della lettura settimanale.
Ogni pagina di Fried Rice è disegnata e colorata a mano su e poi i disegni sono scansionati e modificati digitalmente in Photoshop. Quando ho parlato con Erica, mi ha detto che non vuole ancora monetizzare dal suo lavoro artistico. Per ora, si sta solo rilassando e non lascia che il successo iniziale le dia alla testa. Un talento da tenere d’occhio.

Tju The days [“I giorni di Tju The”], di Chin Yew (disponibile su Patreon)
Chin Yew è un mio vecchio amico. L’ho presentato in Liquid City Volume 2 (Image Comics, 2010), un’antologia di fumetti del sud-est asiatico che ho co-editato molto tempo fa. Alcuni hanno rinunciato ai fumetti, da allora, ma Chin Yew non è uno di loro. Lui è tenace. Proprio come è tenace nel credere nell’amore più e più volte dopo tante delusioni.
Forse Chin Yew legge troppo Joe Matt e Chester Brown e lo sta mostrando. Alcuni potrebbero trovarlo esagerato, altri potrebbero trovarlo troppo sdolcinato, non adatto a tutti. Ma ad ogni modo, è brutalmente onesto. Al momento in cui scrivo, Chin Yew è al giorno 1190 e attualmente è bloccato in lockdown in Malesia. Lui e la sua troupe (lavora come freelance per una troupe di produzione televisiva) hanno bisogno di uscire dallo Stato, altrimenti rimarranno bloccati lì per settimane. Ci aspettano tempi entusiasmanti. E per tutto il tempo, Chin Yew si strugge d’amore. Per favore, supportate il suo patreon.
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Questa selezione dei migliori fumetti 2020 pubblicati in Malesia è firmata dallo scrittore Lim Cheng Tju. È stata pubblicata sul sito www.paulgravett.com, e la traduciamo qui con il permesso degli interessati.
Lim Cheng Tju scrive di storia e cultura pop di Singapore. È co-autore di The University Socialist Club e di Contest for Malaya: Tangled Strands of Modernity (Amsterdam University Press/NUS Press) e ha co-curato Liquid City Vol. 2 (Image Comics), un’antologia di fumetto del sud-est asiatico. È il curatore relativo a Singapore per International Journal of Comic Art e i suoi articoli sono apparsi nel Journal of Popular Culture e in Print Quarterly. È stato consulente per la mostra itinerante Mangasia. A volte scrive anche fumetti.
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