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Graphic Novel"Il mio amico morto": un'infografica del lutto

“Il mio amico morto”: un’infografica del lutto

il mio amico morto coconino press

Come in tutte le opere ben riuscite, Il mio amico morto non è tanto originale in ciò che racconta, ma in come lo fa. O meglio, nel raccontare una storia già vista e rivista – in questo caso l’elaborazione di un lutto –, il suo autore, lo svedese Simon Gärdenfors, sa benissimo che il tema trattato non è granché avanguardistico, e lo stesso titolo – semplice, diretto, quasi banale nella sua trasparenza – non ne fa mistero.

Oltre che fumettista, Simon Gärdenfors è conduttore radiofonico, comico e rapper. Anche solo limitandosi alla sua produzione fumettistica, l’eclettismo traspare dalle premesse laterali delle sue opere, che partono sempre da una base di realtà. Lura mig (“Ingannami”), pubblicato a puntate nei primi anni Duemila sulla rivista Galago, era un fumetto in cui l’autore intervistava mitomani, tra cui Per-Olof Svensson, accusato dell’omicidio della politica Anna Lindh.

Il successivo Simons 120 dagar (“120 giorni di Simon”) era invece il diario di quattro mesi passati a girovagare senza meta con due sole regole: Gärdenfors non poteva tornare a casa né passare più di due notti nello stesso posto. Il libro ebbe un successo tale da essere pubblicato anche negli Stati Uniti.

il mio amico morto coconino press

Nel 1996, ancora adolescente, Gärdenfors perse il suo migliore amico, Kalle, e Il mio amico morto prova a farci vivere la loro amicizia e il lungo periodo di lutto che Gärdenfors e le persone attorno a lui hanno vissuto. Il fumettista riempie il libro con l’unicità del suo vissuto, il suo mondo, i suoi incontri, in maniera specifica e peculiare, perché specifici e peculiari sono gli episodi che sceglie.

Quindi sì, la storia è una elaborazione del lutto, ma Gärdenfors ci mette dentro così tanto di sé – evitando retorica, scene madri, enfasi gratuita – da farlo sembrare un canovaccio inedito. C’è la scoperta dell’amore, tasselli di amicizia, anche scatologici, esperienze comuni, condivisione di interessi. Nel raccontare sé stesso, Simon non indora la pillola: è assorbito dai propri pensieri e necessità, ha atteggiamenti emotivamente egoisti, in contrapposizione con Kalle, ragazzo alla mano.

E poi lo fa con uno stile che tutto farebbe pensare meno che alla morte di una persona cara. Il disegno pulito tradisce il contenuto sporco e stropicciato delle loro adolescenze. Quello de Il mio amico morto è un impianto stilistico che ingloba semplicità bidimensione e pupazzettistica, estetica kawaii, infografiche, manuali d’istruzione Ikea, cartellonistica pubblicitaria ma anche l’animazione statunitense di primo Novecento (che ormai è diventata un codice modernissimo grazie a revival come Cuphead), Wayne White e, in una pagina-citazione, Robert Crumb.

il mio amico morto coconino press

Le pagine sono incorniciate da una sorta di passepartourt di colori che cambiano a seconda dell’umore – le vignette affogano in un fondale nero quando si viene a sapere della morte di Kalle, per esempio – e lo spazio per il fumetto è in realtà ristretto, come se fosse solo una parte del flusso di forme e colori che è la vita di Gärdenfors. Tuttavia, uno degli elementi che colpisce maggiormente è più sottile: il ritratto fisso di Kalle apposto come un bollino nell’angolo in alto a destra di ogni pagina pari, mentre quello di Simon, che invecchia con il passare del tempo, sta all’opposto nell’angolo in basso a sinistra di ogni tavola dispari.

A volte la loro presenza è evidente e ingombrante, perché copre elementi della pagina, altre si integra nella scena, come quando la madre di Kalle guarda fuori dalla finestra e nel sole vede il volto del figlio. È un modo economico ma efficace per comunicare al lettore che il pensiero fisso del protagonista, anche quando la storia va da un’altra parte, è sempre Kalle. Stile e contenuti di Il mio amico morto sono basati su una specificità di dettaglio che è difficile trovare in giro.

Il mio amico morto
di Simon Gärdenfors

traduzione di Samanta K. Milton Knowles
Coconino Press, settembre 2021
brossurato, 184 pp., colori
20,00 € (acquista online)

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