L’inferno di Topolino Edizione Deluxe, di Guido Martina e Angelo Bioletto (Panini Comics)

L’inferno di Topolino è la prima e la più celebre delle Grandi Parodie Disney, le riletture di classici di cinema e letteratura attraverso paperi e topi. Uscita a puntate tra il 1949 e il 1950 su Topolino, è sceneggiata da Guido Martina, il più importante scrittore Disney dell’epoca, e disegnata da Angelo Bioletto, famoso per le illustrazioni delle figurine di I quattro moschettieri di Nizza e Morbelli, entrambi alla seconda prova con Topolino.
L’inferno di Topolino è la trasposizione della prima cantica della Commedia di Dante Alighieri. Nonostante la trasformazione in fumetto per bambini, è decisamente fedele nell’approccio alla materia originale. I dannati che Topolino/Dante e Pippo/Virgilio incontrano nel loro viaggio sono puniti secondo il principio del “contrappasso”, come avviene nel poema, riletto in chiave disneyana: al posto del bosco dei suicidi, ad esempio, c’è il bosco degli scolari indisciplinati, trasformati in alberi da cui verranno ricavati banchi a loro volta demoliti da scolari indisciplinati.
Soprattutto, l’intero fumetto è accompagnato, al piede di ogni vignetta, da endecasillabi incatenati che imitano la metrica della Commedia, opera che valse a Martina la prima citazione in assoluto di un autore in una storia di Topolino, anche se solo come autore dei versi della storia. Perché fossero accreditati disegnatori e autori sul settimanale si sarebbero dovuti aspettare 40 anni.
Quella proposta da Panini in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta è l’edizione definitiva dell’Inferno di Topolino. Pubblicato in grande formato e tiratura limitata, è stato interamente ricolorato da Luca Merli e Fabio Celoni, che ha firmato anche la copertina. Inoltre si tratta della prima ristampa integrale in assoluto, poiché tutte le (numerose) volte che è stata riproposta, la storia ha sempre subito rimaneggiamenti nei testi o, addirittura, nelle immagini, come il taglio delle pagine di apertura di ogni capitolo.
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