Akira 1-6, di Katsuhiro Otomo (Panini Comics)

Che Akira di Katsuhiro Otomo, ovvero uno dei manga più influenti di tutti i tempi, non fosse mai stato pubblicato in Italia con il suo originale senso di lettura alla orientale era davvero un fatto curioso, in questi anni in cui i più importanti titoli giapponesi sono stati riproposti in ogni formato possibile e immaginabile. A porre rimedio a questa mancanza ci ha pensato però in questo 2021 Panini Comics, con un’edizione identica alla più recente giapponese di Kodansha, ripagando l’attesa degli appassionati.
Sei volumi di grande formato con sovraccoperta e tavole a colori, con una nuova traduzione e nuovi effetti di spugnatura, per un’edizione il più possibile simile all’originale, fino ai più piccoli dettagli delle alette e dei risguardi, fissati alla cover, e i testi sulle alette in varie lingue a seconda del volume, come abbiamo raccontato qui nel dettaglio.
Realizzato tra il 1982 e il 1990, Akira è ambientato nel 2019, trent’anni dopo lo scoppio della Terza guerra mondiale. Neo-Tokyo, la nuova città edificata dopo la distruzione di Tokyo, è una megalopoli distopica sull’orlo del collasso e in preda a gang di motociclistici. Manca un anno all’apertura dei Giochi Olimpici, il cui stadio è una copertura per gli esperimenti condotti su Akira e gli altri esper, esseri dotati di poter extrasensoriali.
Un vero e proprio classico della fantascienza a fumetti, che ha influenzato – soprattutto dal punto di vista visivo – generazioni di autori anche attraverso la sua trasposizione animata e che presto potrebbe (il condizionale è d’obbligo) diventare un film live-action di produzione americana.