Nero 1: Così in Terra, di Emiliano e Matteo Mammucari (Sergio Bonelli Editore)

Terra Santa, fine del Dodicesimo secolo. Epoca di Crociate. Gli invasori cristiani hanno conquistato Gerusalemme e larghe porzioni di territorio, i musulmani lottano per riconquistarle. In questo scenario è ambientata la nuova serie Bonelli scritta da Emiliano e Matteo Mammucari, con i disegni di Emiliano e i colori di Luca Saponti (qui c’è un’anteprima).
Nero è un guerriero musulmano, impulsivo e valoroso. Sulla fronte ha una cicatrice che gli fu incisa quando era bambino durante un rito per evocare un djinn, un demone. Lui si era ribellato al sacrificio a cui era destinato, gli officianti morirono tutti e il segreto per richiamare il demone è rimasto chiuso nella caverna. Durante una battaglia, però, un crociato cattura Nero con l’obiettivo di farsi condurre proprio sul luogo del rito: anche lui porta segni sul corpo, un braccio segnato da piaghe profonde, ed è ossessionato dalla ricerca del potere del djinn.
Il primo episodio della serie dei fratelli Mammucari è un’ottima presentazione di quello che seguirà nei volumi che verranno. La trama resta sospesa, una serie di avvenimenti utili a presentare ambientazione, protagonisti e una manciata di comprimari, forti di una caratterizzazione tipica delle narrazioni d’avventura, senza però che scadano negli stereotipi. A fare da padrone sono gli scontri tra cristiani e musulmani, mentre la componente magica resta sullo sfondo. Il finale aperto promette un secondo volume decisamente più ricco di mistero.
Davvero notevoli, invece, i disegni. Emiliano Mammucari si dimostra di nuovo uno dei migliori disegnatori in forza alla Bonelli. Sfrutta appieno il formato grande per tavole dinamiche e chiare, ricche ed eleganti. I combattimenti sono vivi ma non confusi. I personaggi sono ben caratterizzati ed espressivi, le scene di massa spettacolari. Vedremo come proseguirà, ma questo primo volume fa pensare che Bonelli abbia finalmente trovato la serie giusta da esportare all’estero.