Il potere della creazione: “Arte, perché?” di Eleanor Davis

di Angela Viola Borzachiello

arte perche eleanor davis

A cosa serve l’arte? È ancora utile? Quale funzione hanno gli artisti oggi? Eleanor Davis, già nota in Italia per Il futuro non promette bene (Rizzoli Lizard), invita il lettore a riflettere su queste domande nel suo graphic novel del 2018, Arte, perché?, di recente pubblicato da ADD Editore. Vincitore di un Premio Ignatz, il libro ha l’obiettivo di mostrare al lettore il valore del processo artistico e il potere che scaturisce dall’atto creativo, nel confronto con noi stessi e con il mondo.

Arte, perché? è una sorta di saggio a fumetti che, come suggerisce la domanda del titolo, vuole provare a spiegare perché facciamo arte e perché ne abbiamo bisogno. La prima parte propone, non senza ironia, una sorta di classificazione dell’arte, provando a distinguerla in base ad alcuni elementi qualitativi, come il colore e la dimensione: vi è un cenno alle opere d’arte esteticamente gradevoli, descritte come “bei contenitori vuoti”, dove mettere le cose, e “bei tessuti” per nasconderle. Le “opere velo”, invece, sono quelle gradevoli e remunerative dal punto di vista commerciale, ma che possono far sentire gli artisti declassati. 

Altre ancora sono le opere intellettuali, quali le maschere, lo specchio, le opere commestibili, cioè che si possono “mangiare”, e le opere di identificazione, nelle quali ci rispecchiamo e che sembrano parlarci. E poi, ci sono le opere d’arte che ricordano allo spettatore tutte le cose che vorrebbe dimenticare. Per rappresentarle, Davis sceglie una tela nera, un quadrato che occupa l’intero spazio della pagina, simbolo del vuoto esistenziale e delle brutture della vita. 

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Le forme d’arte fin qui descritte corrispondono a diverse forme di comportamento umano, e Davis le elenca non tanto con un intento enciclopedico, ma piuttosto in funzione poetica ed evocativa. Gli oggetti colorati che descrive non sono veramente colorati, ma sono descritti come tali dal testo che accompagna le immagini in bianco e nero. L’obiettivo di Davis non è rappresentare l’arte ma evocarla dentro di noi, costruire dei concetti visivi che compongono un vocabolario di segni. 

Per farlo, si serve di un segno sintetico, fatto di poche linee essenziali. Plasma il linguaggio in base a ciò che vuole comunicare, senza alcun elemento ornamentale o gratuito. Non è un fumetto che privilegia la narrazione: l’uso dei balloon è limitato, l’immagine si accompagna al testo e lo integra, in un’evoluzione del linguaggio che ricorda Heimat di Nora Krug e Qui di Richard McGuire.

La seconda parte del libro introduce invece un vago elemento narrativo utile a rispondere, o quanto meno a fornire degli spunti per riflettere sulla domanda del titolo. L’arte passa da essere oggetto del discorso a soggetto da interrogare e ancora oggetto che interroga. Come in un’allegoria, un collettivo di artisti, scampati a una sorta di fine del mondo, crea un microcosmo con delle piccole versioni di loro stessi. Gli artisti osservano le versioni più piccole e migliori di loro stessi, a loro volta capaci di creare opere meravigliose destinate all’eternità, salvo poi distruggerle per vedere come trovano il coraggio per salvarsi. 

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Forse questa curiosità di vedere come le nostre creazioni ci sopravvivono, come riescono a salvarci, è lo scopo ultimo dell’arte e la risposta alla domanda del libro. Forse la sola risposta possibile consiste nell’inesausta ricerca di una salvezza nascosta in tutte le cose, uno slancio al di là del tempo e dello spazio, al di là della paura. Il processo creativo, a sua volta, è un modo per svelare la nostra paura o superarla. Spesso entrambe le cose insieme, a prescindere dall’intento dell’artista.

Le domande di Eleanor Davis in Arte, perché? sfociano in riflessioni interessanti e spunti non banali, in cui tutti possono cercare una propria risposta. Uno sguardo acuto per riflettere su noi stessi e sul nostro rapporto con l’arte. Un mistero che continua a parlarci nel tempo.

Arte, perché?
di Eleanor Davis
traduzione di Elisabetta Mongardi
ADD Editore, novembre 2021
brossura, 200 pp., B/N
19,50 € (acquista online)

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