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RecensioniNovitàKeep Your Hands Off Eizouken!, la brillante commedia surreale di Sumito Oowara

Keep Your Hands Off Eizouken!, la brillante commedia surreale di Sumito Oowara

Keep Your Hand Off Eizouken manga

Keep Your Hands Off Eizouken! racconta di due studentesse – una modella amatoriale e una nerd senza speranza – che decidono di unire le proprie forze per realizzare il loro grande sogno: scrivere, dirigere e animare un anime. A completare la squadra arriva l’energica Sayaka Kanamori, ossessionata dai soldi e perfetta nel suo ruolo di spietata e risoluta amministratrice dello sgangherato studio.

Tra non poche difficoltà le tre continueranno a lavorare sul loro progetto, e la creazione del mondo definitivo (chiamato così proprio dalle protagoniste) sarà sempre più tangibile. Grazie al loro talento le ragazze porteranno presto il club scolastico fuori i muri del liceo per presentarsi, con tutte le difficoltà che ne conseguono, al vasto mondo delle autoproduzioni.

Keep Your Hands Off Eizouken! è il primo lavoro di Sumito Oowara, mangaka classe 1993 cresciuto con il sogno di lavorare lui stesso nel mondo dell’animazione. Il suo debutto è una commedia frizzante e piena di idee, dove la realtà e l’immaginazione sfrenata delle protagoniste continuano a confondersi in visioni sempre più ricche e complesse. 

Se la più  grande ambizione delle ragazze è ideare un universo di fantasia perfetto per ospitare storie di fantascienza, per lo stesso Sumito le cose non vanno molto diversamente. Il Giappone dove è ambientato il suo manga è labirintico, pieno di vicoletti tortuosi e di improvvisi scorci di natura selvaggia. Nonostante i riferimenti siano realistici l’insieme è surreale e sottilmente fantastico, non troppo lontano (seppure in chiave più moderna) da quanto fatto dallo studio Ghibli nel progettare città allo stesso tempo familiari e favolistiche

Anche il liceo dove trova sede il club è un dedalo di edifici dismessi, corridoi, passerelle e minuscole aule nascoste. A un certo punto si parla addirittura della ricerca di un tesoro nei suoi magazzini. Il mondo visto dagli occhi di Midori Asakusa e Tsubame Mizusaki è una continua avventura, una quest di qualche gioco di ruolo. Così si finisce per perdercisi o per vederci gli scenari di qualche terrificante battaglia tra invasori alieni.

A dispetto di un setting quasi da realismo magico, il racconto del lavoro nell’industria culturale – il punto principale di tutta l’opera – è invece decisamente tecnico. Come succedeva in Bakuman di Takeshi Obata e Tsugumi Ohba, il manga è pieno di riferimenti precisi e puntuali all’apparato produttivo. Si parla delle tecniche utilizzate dagli animatori, così come della gestione del budget e delle tempistiche di lavorazione.

Anche se tutto viene vissuto in maniera ridotta – le ragazze realizzano i loro lavori nella fatiscente sede del club scolastico dedicato alle produzioni audiovisive – le difficoltà incontrate dalla strampalata squadra sono le stesse dei grandi studi. Che si tratti di rientrare nei tempi, di animare in maniera convincente la rotazione di una ventola o di affrontare le assurdità di progettazione di un robot gigante. 

Poco a poco si passa così dal disegno di rudimentali flip book alla necessità di assumere tecnici del suono. Oltre degli aspetti più operativi si parla anche della promozione via social network, del trovare nuovi modi per mettersi in vista, del continuo cambio di strategia se si vuole approcciare la propria visione in maniera imprenditoriale e non solo come fantasticheria a occhi aperti. A dispetto di tante opere dove le nottate di lavoro assumono un valore quasi romantico, nelle pagine di Keep Your Hands Off Eizouken! sono quantificate e se ne calcola il valore monetario. Perché se un sogno vuole stare in piedi deve comunque essere sostenibile.   

Queste parentesi, così precise e rigorose, si alternano a momenti da commedia surreale, mentre il worldbuilding realistico dell’ambientazione liceale e quello del mondo post-atomico ecologista – dove spunta ancora lo zampino di Miyazaki – immaginato dalle studentesse per il loro anime si fondono sempre più. Così non è difficile passare, senza soluzione di continuità, da sequenze dove le nostre devono incontrare il consiglio scolastico per discutere del budget annuale a schede tecniche di mezzi corazzati che paiono presi di peso da qualche Metal Slug.

Questa volontà di continuo dinamismo e di continua evoluzione è resa anche dalla scelta del tratto. Il disegno è infatti nervoso e piacevolmente poco rifinito, quasi da sketch, in una specie di versione ultra pop di quanto fatto da Taiyō Matsumoto. Il risultato, già fresco e graffiante di suo, acquista ancora più valore quando i fondali si arricchiscono improvvisamente di particolari fuori contesto, come macerie invase da una vegetazione selvaggia o tecnologie iper dettagliate. Un simile alternanza di stili garantisce un continuo flusso di idee e una gestione del ritmo dinamica e mai noiosa, rafforzando l’aspetto leggero e disimpegnato della sceneggiatura senza mai cadere nella banalità o nel già visto.

A tratti il lavoro di astrazione richiesto al lettore potrebbe essere perfino eccessivo, ma non esiste un modo migliore per metterci nella testa della protagonista Midori. Iperattiva, piena di immaginazione, lontana dalla dolorosa abnegazione di tanti personaggi dell’immaginario nipponico quanto più interessata a divertirsi e a giocare con il suo sogno.

Forse questo aspetto così ludico, rimarcato in maniera esplicita anche da uno dei pochissimi personaggi adulti di tutta la serie, rende Keep Your Hands Off Eizouken! qualcosa di speciale rispetto ai soliti racconti di formazione dove si sacrifica ogni aspetto della propria vita all’inseguimento di un obiettivo. Senza felicità, sembra dirci Sumito Oowara, è difficile creare qualcosa di bello. Così tanto vale vivere tutto come una fantastica avventura.

Keep Your Hands Off Eizouken! (serie in corso)
di Sumito Oowara
traduzione di Marco Franca
Star Comics, 2021
brossura, 160 pp, b/n e colore
6,50 € a volume
(acquista online)

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