di Paolo Gallinari*

La storia personale di Erich Ohser, che si firma e. o. plauen (tutto minuscolo, sì) a causa di certi suoi cospicui problemi col nazismo allora imperante in Germania, è stata problematica e finisce piuttosto male: arrestato dalla Gestapo, si impiccherà in cella nel 1944, a soli 41 anni. Ci lascia un’opera, da noi ben poco nota (come del resto lo stesso autore), che però merita invece di essere conosciuta perché appartiene al novero delle storie a fumetti senza parole, certamente da collocare ai vertici del genere.
Vater und Sohn, questo il titolo originale in tedesco del volumetto, è una raccolta delle strisce pubblicate per tre anni, dal dicembre 1934 al dicembre 1937, sul prestigioso settimanale Berliner Ilustrirte Zeitung (la prima rivista popolare illustrata del Paese, che nel suo periodo d’oro tirava oltre un milione di copie).
In breve tempo, Padre e Figlio di plauen diventò il più famoso e popolare fumetto in Germania, grazie anche al fatto che l’editore della rivista pubblicava tre volte all’anno un volume con la raccolta delle storielle umoristiche, libri che vendevano migliaia di copie. Opera sopravvissuta al suo autore e anche alla rivista (chiusa nel 1945) grazie alle numerose ristampe nel tempo da parte di diversi editori tedeschi e alla riproposizione all’estero in numerose lingue.
Le storielle (nel volumetto in italiano ne sono raccolte 42, di poche vignette ciascuna) raccontano semplici episodi di rapporto familiare fra padre e figlio (non è dato ovviamente sapere i loro nomi) che fanno invariabilmente sorridere per l’umorismo sottile dolcemente e garbatamente ironico che li sottende.

Il padre è un omone calvo con sopracciglioni e baffoni che pare l’archetipo del babbo severo, mentre il figlio zazzeruto, dall’apparente età di 4 o 5 anni, è il classico bambino combinaguai, dalle cui marachelle nascono le situazioni comiche, tutte sempre risolte con grande ma contenuta soddisfazione dei protagonisti.
Niente di incredibilmente sofisticato, ma è proprio questa semplicità che stupisce per la capacità di riuscire, ancora adesso a distanza di quasi 90 anni, a strappare un sorriso nonostante i tempi cupi che stiamo vivendo. Il che testimonia certamente della bravura e dell’empatia dell’autore, anch’egli peraltro vissuto in epoca buia.
Un libro consigliato per trascorrere una mezz’ora di sano e spensierato divertimento. Complimenti all’editore per aver pensato di trasporre finalmente anche in italiano questo straordinario pezzo di storia del fumetto, degno di stare alla pari con Max & Moritz o Pierino Porcospino.
Postilla: lo pseudonimo plauen adottato da Ohser viene dalla città di Plauen in Sassonia, dove l’autore trascorse l’infanzia e dove si trova tuttora una statua dedicata ai suoi due principali personaggi.
Padre e Figlio. Una storia a disegni
di e. o. plauen (Erich Ohser)
Fiorenzo Albani Editore, 2021
brossura, 160 pp. in b/n
10,00 € (acquista online)
*Questo articolo è originariamente apparso sulla rivista Fumetto n. 121, pubblicato dall’associazione Anafi e qui ripubblicato in forma leggermente editata. La rivista è riservata ai soci di ANAFI, a cui ci si può iscrivere qui.
Leggi anche: Le strisce a fumetti, spiegate
Entra nel canale Telegram di Fumettologica, clicca qui. O seguici su Instagram, Facebook e Twitter.