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NewsGli easter egg di "Doctor Strange nel Multiverso della follia"

Gli easter egg di “Doctor Strange nel Multiverso della follia”

ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER

easter egg doctor strange

Come tradizione delle produzioni dei Marvel Studios, anche il nuovo film Doctor Strange nel Multiverso della follia – che ha esordito nei cinema italiani il 4 maggio – presenta molti easter egg, rimandi, citazioni, strizzatine d’occhio a fatti fumettistici (e non). Abbiamo scelto le curiosità più significative:

Nel film giocano un ruolo importante due libri di magia, il Darkhold e il Vishanti. Il primo era già apparso nelle serie tv Agents of S.H.I.E.L.D. e Runaways, ma questa dovrebbe essere un’altra versione, visto che quelle serie dovrebbero svolgersi in altre aree del Multiverso. Questa versione più “ufficiale” ha invece esordito in WandaVision. Così come nel film, anche nei fumetti il Darkhold fu creato dall’antico dio Chthon e apparve per la prima volta nel 1972 in una storia del licantropo Werewolf by Night (noto in Italia anche come Licantropus) scritta da Gerry Conway e disegnata da Mike Ploog. Il libro del Vishanti invece fu creato dalla omonima triade di divinità antiche e fece il suo esordio nel 1963 in una storia proprio del Doctor Strange di Stan Lee e Steve Ditko.

Quando ritroviamo Wanda insieme ai suoi figli Tommy e Billy – prima ancora di scoprire che si tratta di un sogno – a introdurre la scena si può sentire il motivo della sigla della serie tv WandaVision.

Nello scontro con Scarlet Witch, il Doctor Strange invoca un incantesimo denominato Vipere di Valtorr, che utilizzò per la prima volta nei fumetti su Doctor Strange vol. 2 22 del 1977, di Marv Wolfman e Rudy Nebres.

Viaggiando nel Multiverso, il Doctor Strange e America Chavez arrivano in un mondo in cui il primo è morto. A lui hanno dedicato persino una statua, in cui il look del personaggio assomiglia molto a quello classico dei fumetti. Nella targa commemorativa, inoltre, viene indicato come “Earth’s Mightiest Hero”, ovvero l’eroe più potente della Terra. Questo (al plurale) è il soprannome con cui nei fumetti vengono solitamente indicati gli Avengers (gli eroi più potenti della Terra, appunto).

Le Sabbie di Nisanti usate da Mordo esordirono nei fumetti nel 2007 nella miniserie Doctor Strange: The Oath, di Brian K. Vaughan e Marcos Martín.

Anche il Monte Wundagore ha un corrispettivo nei fumetti, ma con tutt’altro utilizzo rispetto al film. È infatti la base dell’Alto Evoluzionario, un genetista pazzo che crea ibridi fra uomini e animali. Sempre nei fumetti, è inoltre in questo luogo che sono nati la stessa Wanda e suo fratello Pietro. Il Monte Wundagore fu creato nel 1966 da Stan Lee e Jack Kirby per una storia di Thor.

Sui membri degli Illuminati e i loro corrispettivi nei fumetti ne abbiamo già parlato qui nel dettaglio. C’è da aggiungere che l’ingresso in scena del Professor Charles Xavier è accompagnato da un ri-arrangiamento della sigla della serie animata degli X-Men degli anni Novanta. Del resto anche la poltrona fluttuante che utilizza sembra provenire da lì. Il personaggio pronuncia inoltre una frase («Just because someone stumbles and loses their way, doesn’t mean they are lost forever», ovvero «Solo perché uno si perde la sua strada una volta, non significa che è perduto per sempre») da lui proferita nei confronti della sua versione più giovane (interpretata da James McAvoy) nel film X-Men – Giorni di un futuro passato del 2014.

Reed Richards dei Fantastici Quattro cita sua moglie, senza nominarla. Si tratta di Sue Storm, alias la Donna Invisibile, anche lei membro del gruppo. Su Terra-838, Reed ha inoltre dei figli, come nei fumetti Marvel: Franklin e Valeria, anche loro dotati di super poteri. Il primo fu creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1968, la seconda da Chris Claremont e Salvador Larroca nel 1999.

A proposito dei Fantastici Quattro, la Christine Palmer di Terra-838 afferma di lavorare per la Baxter Foundation. Il nome sembra provenire dal Baxter Building, l’edificio che ha ospitato la prima, storica base del gruppo.

Durante la lotta con Wanda, Captain Carter pronuncia la frase «I can do this all day» (in italiano «Posso andare avanti tutto il giorno»), che Steve Rogers pronuncia in Captain America: Il primo Vendicatore prima ancora di diventare un super eroe e che poi ritorna ogni tanto nelle battute del personaggio.

Il concetto di “incursione” fra due universi citato dal Doctor Strange ha origine nei fumetti, per l’esattezza nella serie New Avengers di Jonathan Hickman e Steve Epting, in cui gli Illuminati – in quel caso formati da Doctor Strange, Reed Richards, Iron Man, Pantera Nera, Bestia, Black Bolt, Namor e Capitan America – furono costretti a gestire un’incursione di un altro universo che avrebbe potuto provocare la distruzione della Terra. Questa situazione portò poi all’evento Secret Wars, in cui diversi mondi del multiverso Marvel si fusero fra loro.

La morte di Donna, la sorella di Stephen Strange, così come è raccontata nel film da quest’ultimo, ricalca gli eventi dei fumetti, raccontati nel 1992 su Doctor Strange, Sorcerer Supreme 45 di Roy Thomas e Geof Isherwood. Il personaggio era stato creato solo tre anni prima dallo stesso Thomas insieme a sua moglie Dann, sul numero 9 della serie.

Nel suo scontro contro le anime oscure, Christine Palmer utilizza come arma il braciere di Bom’Galiath, che ha un corrispettivo nei fumetti. La sua prima apparizione risale infatti al 1992, in una storia di Thor di Tom DeFalco e Ron Frenz, e permise all’eroe di entrare nel regno di Mefisto senza essere individuato, grazie all’aiuto del Doctor Strange.

I figli di Wanda sembrano essere appassionati di Walt Disney. In una scena stanno infatti guardando in televisione un corto animato con protagonista Oswald the Lucky Rabbit, personaggio creato da Walt Disney stesso prima di Topolino; in un’altra, invece, li troviamo davanti a Biancaneve e i sette nani.

Sul personaggio di Clea, che appare interpretato da Charlize Theron nella prima delle due scene fra i titoli di coda, abbiamo già scritto qui nel dettaglio.

Diretto da Sam Raimi (di ritorno a un cinecomics dopo la trilogia di Spider-Man degli anni 2000), Doctor Strange nel Multiverso della follia è il primo film dell’anno appartenente al Marvel Cinematic Universe. Uscito in Italia il 4 maggio, è interpretato da Benedict Cumberbatch (Stephen Strange), Elizabeth Olsen (Wanda Maximoff/Scarlet Witch), Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer) e Xochitl Gomez (America Chavez). Qui c’è la nostra recensione.

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