
La biblioteca personale di Hugo Pratt, il fumettista creatore di Corto Maltese, è stata riassemblata e presto sarà aperta al pubblico in un allestimento organizzato all’hotel Villars Palace a Villars-sur-Ollon, vicino a Losanna.
Si stima che la biblioteca di Hugo Pratt comprenda circa 18 mila libri in almeno 6 lingue diverse (francese, inglese, italiano, tedesco, spagnolo e portoghese), raccolti dall’autore nel corso della sua vita. L’allestimento è curato da Cong, la società che detiene i diritti di tutta l’opera artistica di Hugo Pratt.
I libri giacevano in un deposito in Svizzera racchiusi in centinaia di scatoloni e per trasportarli sono stati riempiti 32 grandi bancali. Una volta raggiunto il Villars Palace Hotel – grande albergo costruito nei primi del 1900, rimasto chiuso per più di 10 anni e oggetto di una profonda ristrutturazione -, i volumi sono stati riorganizzati in grandi librerie disposte nelle sette sale meeting e congressi che si trovano al piano terra. «C’è la parete dedicata all’Africa, lo spazio degli indiani e dei grandi scrittori e poeti inglesi, enciclopedie e collezioni di libri sull’esoterismo, centinaia di libri di viaggio, fumetti, certo, e poi ancora la guerra e le guerre raccontate in diverse lingue, miti e leggende che attraversano i continenti», spiega Cong.
Negli stessi corridoi dove si affacciano le sale sarà inoltre allestita una mostra permanente dedicata a Hugo Pratt. Per poter visitare le sale e consultare i libri sarà necessario prendere accordi con l’hotel, che aprirà al pubblico a fine giugno. Al momento, le modalità di accesso devono ancora essere comunicate.
Tutto il lavoro svolto è stato raccontato da Cong in una serie di video:
«La biblioteca di Hugo Pratt rappresenta per l’immaginario collettivo dei suoi lettori qualcosa di unico e di estremamente rappresentativo per capire le fonti d’ispirazione che hanno dato vita alle sue indimenticabili storie», ha spiegato lo scrittore Marco Steiner, storico collaboratore di Pratt e suo studioso ed esperto, che partecipa al progetto. «Questi libri, nel loro insieme, ne raccontano la formazione, la vita, i viaggi, gli interessi, la sua curiosità, in una sola parola, il suo immaginario.»
«Pratt non collezionava libri preziosi o prime edizioni, lui i libri li leggeva, li annotava, ci inseriva appunti, foto. In mezzo alle pagine, Pratt cercava spunti o immagini per creare nuove storie, Pratt sapeva che i libri erano sempre lì, pazienti, aspettavano il momento giusto per essere sfogliati, per suggerire connessioni, incontri, dialoghi per le sue storie che poi la sua mano disegnava. I libri erano cibo per la sua fantasia, incontri reali per espandere il suo immaginario», ha detto Steiner nel reportage di Cong.
Di seguito presentiamo una serie di foto dall’allestimento della biblioteca:


















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