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NewsI 10 fumetti più letti su Naver Webtoon

I 10 fumetti più letti su Naver Webtoon

I webtoon sudcoreani rappresentano un nuovo formato e soprattutto un nuovo modo di fare e leggere fumetti che sta conquistando sempre più pubblico, anche a livello internazionale. Abbiamo quindi deciso di presentare le 10 serie a fumetti più popolari e più letti di Naver Webtoon, la principale piattaforma (e app) sudcoreana dove sono fruibili gratuitamente in inglese. La classifica è stilata in base alle cifre riportate su Webtoon nel momento della pubblicazione di questo articolo: i titoli sono classificati in base alla quantità di follower (ossia di iscritti, che ricevono una notifica all’uscita dei nuovi capitoli) e al numero di visualizzazioni.

Segue un breve ripasso sui webtoon, ma chi non ne sente il bisogno può saltare direttamente al paragrafo successivo.

Cosa sono i webtoon, in breve

Il webtoon è una tipologia di fumetto online pensato, scritto e disegnato per essere letto attraverso lo smartphone. Questo tipo di fruizione, molto diversa dalla lettura su carta, fa sì che il webtoon abbia sviluppato un formato ben riconoscibile.

In primo luogo, la sequenza narrativa procede verticalmente attraverso lo scroll dello schermo del telefono, e di conseguenza è composta da vignette dalla forma regolare ben distanziate tra loro con balloon che escono dal riquadro (in questo contesto, il corrispettivo della classica splash page è una vignetta in cui il disegno continua per diversi scroll).

In secondo luogo, poiché la lettura su smartphone implica sessioni non troppo lunghe ma neanche brevissime, la trama è diluita in numerosi episodi brevi che raccontano una piccola parte dell’azione e si concludono con una sospensione che spinge chi legge a proseguire nell’episodio successivo.

Infine, la cadenza settimanale porta alla ricerca di stili grafici rapidi che privilegiano l’espressività alla cura dei dettagli. Questo si riflette, da un punto di vista dei contenuti, nella riproposizione di schemi narrativi consolidati e personaggi monolitici, con il conseguente trionfo di quegli stilemi tipici dei prodotti culturali di consumo e dei generi – come il romance e il fantasy – ad essi tradizionalmente associati.

Nato in Sud Corea e distribuito da diverse piattaforme e app, tra cui la più nota all’estero è quella del colosso Naver Webtoon, il fenomeno webtoon nel tempo è uscito dai confini nazionali, ha scalato i principali mercati, conquistato centinaia di milioni di lettori in tutto il mondo e spinto autori e autrici a trovare nuovi compromessi tra la necessità di intercettare i gusti del pubblico e la volontà di forzare i limiti imposti dal formato. Quando, lo scorso dicembre, l’edizione cartacea di un webtoon ha conquistato la classifica dei fumetti bestseller stilata dal New York Times, molti si sono chiesti se il webtoon possa trasformarsi in un fenomeno potenzialmente capace di rivoluzionare il mondo del fumetto

Top 10 su Naver Webtoon: i più letti a metà 2022

true beauty yaongyi migliori webtoon più letti

1 – True Beauty, di Yaongyi – 7,1 milioni di follower, 890,5 visualizzazioni

Il webtoon più seguito in assoluto, con oltre 7.1 milioni di follower, si intitola True Beauty, ha un’ambientazione contemporanea e ricorda la fiaba del brutto anatroccolo in chiave di commedia romantica.

Jugyeong è un’adolescente poco attraente e tendenzialmente solitaria, dal momento che quel che le interessa – i fumetti horror e la musica di Green Day e Linkin Park – non rientra tra gli argomenti in voga tra coetanei. Bullizzata a scuola, si convince che l’aspetto fisico sia tutto e frequentando un forum sui social scopre il mondo dei tutorial di trucco. Così, dopo aver trascorso le vacanze a fare pratica di make-up, torna a scuola completamente trasformata. Additata come una delle più carine, Jugyeong fa subito amicizia ma deve confrontarsi con il problema di conciliare l’immagine ipercostruita che mostra agli altri con la sua dimensione privata di nerd brufolosa.

Le cose si complicano quando a scoprire il suo segreto è Suho, un bellissimo ragazzo appena arrivato dal Giappone che condivide con lei la passione per i manga horror. Nel corso della serie, Jugyeong affronterà più volte il suo senso di inadeguatezza verso il mondo esterno e rispetto ai sentimenti provati per Suho e poi per l’amico Seojun, prendendo parte a un triangolo amoroso (assolutamente casto) che, tra equivoci imbarazzanti e tragedie segnanti, la accompagnerà dall’adolescenza all’età adulta.

Distribuito anche con i titoli alternativi The Advent of a GoddessThe Secret of Angel, True Beauty racconta in modo ironico ma a tratti anche crudele l’importanza di entrare in un certo tipo di standard, la ricerca di approvazione cui una ragazza sembra non potersi sottrarre e la pressione esercitata dai social, mostrandoci una quotidianità dove ogni scelta personale è continuamente vagliata dal giudizio altrui, che sia sussurrato alle spalle o espresso con cattiveria nei forum online.

Disegnata con uno stile rapido e patinato che fonde elementi di provenienza eterogenea (deformazione espressiva da meme, rappresentazione dei personaggi come figurini di moda, sequenze esplicative sul make-up stile tutorial), True Beauty racconta una realtà che si rispecchia nell’account Instagram della sua autrice, la sudcoreana Yaongyi, che, oltre a fare fumetti, è anche un’influencer.
La serie ha debuttato nel 2018 e conta ad oggi più di 200 episodi; in Corea del Sud è stata anche adattata per la tv come live-action.

Leggi anche: “True Beauty” di Yaongyi è il fumetto più seguito su Webtoon

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2 – Lore Olympus di Rachel Smythe –  5,8 milioni di follower, 1,1 miliardi di visualizzazioni

Questa serie romantica, avviata nel 2018 e tuttora in corso, è scritta e disegnata dall’autrice neozelandese Rachel Smythe. È una riscrittura del mito di Ade e Persefone, attualizzata in un Olimpo cool dove gli dei svolgono il loro lavoro in giacca e cravatta o tacchi a spillo, frequentano party esclusivi e si stuzzicano sui social.

Nonostante sia il dio della ricchezza e a causa del suo ruolo, fondamentale ma ghettizzante, di re dei morti, Hades non ha ancora trovato moglie e, cupo e solitario, non fa che coltivare relazioni tossiche. Mentre partecipa controvoglia a una festa organizzata dalla cognata Hera, viene folgorato dalla grazia di Persephone, l’ingenua dea della primavera figlia dell’iperprotettiva Demeter. Complice uno scherzo di Aphrodite ed Eros, Persefone scopre di apprezzare il fascino tenebroso e sofisticato del re dell’Oltretomba, in barba al suo futuro di dea vergine già deciso da Demeter e alle attenzioni invadenti di Apollo. L’attrazione per Hades è ricambiata e sempre più evidente, nonostante entrambi provino a soffocarla. Ma il destino, come ben sanno le Parche, farà il suo corso, rivelando quale sia la vera natura della dea della primavera.

Smythe aggiorna il mito inserendo tematiche particolarmente calde come quella della violenza sessuale e del consenso e costruisce un’avvincente soap opera dal ritmo incalzante e dall’ambientazione urbana eppure immaginifica. Il tutto attraverso un linguaggio grafico decisamente al di sopra del livello medio dei webtoon: personaggi definiti ciascuno da un colore distintivo, con occhi grandi, fisionomie stilizzate e sagome quasi ritagliate (con le dovute differenze, una cifra che ricorda la stilizzazione di Luzzati); uso ricorrente di vignette lunghe che prendono lo spazio di diversi scroll; effetto acquerellato e materico delle immagini nonostante siano realizzate in digitale.

Oltre a essere la seconda serie più seguita su Webtoon con oltre 5.8 milioni di iscritti, Lore Olympus ha avuto riscontri più che ragguardevoli anche al di fuori del web: in nomination agli Eisner 2019 e vincitrice agli Harvey Awards 2021 nella categoria webcomic, la serie è stata adattata in un’edizione cartacea il cui primo volume (in Italia pubblicata da J-Pop) a dicembre scorso ha raggiunto la prima posizione nella classifica dei fumetti besteller stilata dal New York Times.

Leggi anche: “Lore Olympus” è un fenomeno vero

3 – unOrdinary di uru-chan – 5,6 milioni di follower, 1,1 miliardi di visualizzazioni

Firmata da un’autrice americana di origine cinese, Chelsey Han in arte uru-chan, unOrdinary racconta di John, un ragazzino che, (apparentemente) privo di superpoteri laddove i suoi compagni di scuola ne sono ampiamente provvisti, è spesso preso di mira dai bulli, riuscendo comunque a cavarsela grazie alla sua capacità di analisi e all’istinto non comune. La sua unica amica è Seraphina, che al contrario di lui è tra le allieve più forti e dotate. John ha in casa unOrdinary, un libro scritto dal padre messo al bando perché veicola un messaggio contrario alla morale comune: i superpoteri dovrebbero essere usati a fin di bene, e non per accumulare potere e alimentare soprusi e ingiustizie. Convinto della verità di questa affermazione, presto John darà prova di essere più di quello che sembra.

La serie mostra un’idea di partenza simile al manga My Hero Academia di Kōhei Horikoshi, ma appaiono subito evidenti una serie di differenze: il tono decisamente più serio che non indulge mai nella risata, l’atmosfera cupa da ambientazione distopica, una minore cura nella caratterizzazione dei personaggi. Lo stile grafico di uru-chan è talmente rapido ed essenziale da apparire a tratti sciatto, eppure il successo della serie, che dal 2016 a oggi è arrivata a 260 episodi e ha raccolto 5.6 milioni di follower, testimonia come la capacità di individuare una storia capace di far presa sul pubblico non sia necessariamente legata alla qualità grafica.

4 – Let’s Play di Leeanne M. Krecic (Mongie) – 4,7 milioni di follower, 618,6 milioni di visualizzazioni

Firmata dall’americana Leeanne M. Krecic aka Mongie, che prima di dedicarsi al fumetto e al lavoro di concept artist per i giochi di ruolo lavorava come IT manager, Let’s Play è una commedia romantica ambientata nel mondo del gaming.

Let’s Play racconta le gioie e i dolori dei gamer e l’ansia legata all’eccessiva visibilità online ma è soprattutto una storia di crescita personale che sfiora il tema della sessualità preferendo suggerire e solleticare con malizia piuttosto che mostrare e scivolare nella volgarità. La serie, che dal 2017 a oggi è arrivata a più di 160 episodi, oltre ad avere 4.7 milioni di iscritti ha ottenuto un certo riscontro anche al di fuori della piattaforma Webtoon: ha ricevuto una nomination agli Eisner 2019, è stata pubblicata in formato cartaceo da Rocketship Entertainment a seguito di una campagna Kickstarter di grande successo e sarà prossimamente adattata per la tv.

5 – I Love Yoo di Quimchee – 4,5 milioni di follower, 559 milioni di visualizzazioni

Creata nel 2017 e arrivata a circa 180 episodi, I love Yoo dell’autrice sudcoreana Quimchee è una sintesi di tutti gli elementi tipici dei prodotti pensati per lettrici adolescenti: una protagonista con un vissuto familiare complicato, la sua vita quotidiana, l’amicizia, l’amore e le difficoltà che accompagnano l’adolescenza, il tutto condito con una certa dose di ironia.

Shin-Ae è una ragazza solitaria e poco espansiva. Da bambina ha vissuto il trauma della separazione dei genitori e dell’allontanamento dalla sorella, ed è stata sempre vittima di bullismo: da questo vissuto poco sereno ha imparato che più che inseguire l’amore e un’idea astratta di felicità conta di più stare tranquilli e mangiar bene. Mentre è in un bar con le sue uniche amiche, sente un ragazzo sparlare di lei e reagisce lanciando un bicchiere di soda nella sua direzione. Finisce con il colpire per sbaglio Yeong-Gi, un ragazzo gentile e di buona famiglia che la prende in simpatia. Superando la sua iniziale diffidenza, Shin-Ae comincia a legare con lui e con suo fratello Kousuke, dal carattere decisamente più difficile, scoprendo che crescere significa anche affrontare i propri vuoti affettivi.

Le immagini di Quimchee sono essenziali e spigolose e sono completate da una gamma cromatica brillante e timbrica, dove il chiaroscuro è usato con parsimonia per dare tridimensionalità. Come accade in diversi webtoon, che sfruttano il più possibile la loro dimensione multimediale, molti capitoli sono provvisti di una colonna sonora che volendo può fare da sottofondo alla lettura e che amplifica le sfumature emotive del racconto.

6 – Age Matters di Enjelicious – 3,6 milioni di follower, 382,9 milioni di visualizzazioni

Rose ha appena compiuto 30 anni e si sente una fallita perché ormai non è più giovane (sic!) e non ha né una carriera né un fidanzato. Single da poco dopo una convivenza, non ha neanche un posto in cui dormire e per questo accetta di sostituire la sua migliore amica svolgendo per tre mesi il suo lavoro: pulire e cucinare per conto di un signore facoltoso e misterioso che comunica solo attraverso una trasmittente e non vuole farsi vedere.

Rose scopre ben presto l’identità del suo datore di lavoro: si tratta di Daniel Yoon, il poco più che ventenne e ricchissimo CEO di un’importante azienda social sulla cresta dell’onda. Nonostante Daniel la tratti freddamente, Rose lo aiuta quando lo vede in difficoltà, intuendo che i modi bruschi del ragazzo non siano manifestazione di un cattivo carattere ma conseguenza di insicurezze e traumi familiari. La ragazza finisce per conquistarlo con la sua gentilezza e forza d’animo e, nonostante la differenza d’età e gli ostacoli frapposti da vari antagonisti, la loro storia finisce nel più classico degli happy ending.

Pur partendo da uno spunto decisamente moderno, ossia il voler demolire il pregiudizio per cui una donna non più giovanissima non abbia più tante possibilità davanti a sé, Age Matters è il romance per definizione, costruito con disegni sdolcinati, tanti buoni sentimenti e abbondanza di cliché poco femministi.

L’autrice, che si firma come Enjelicious, si ritrae come una patata antropomorfa e ama lasciare alla fine di ciascun episodio brevi commenti ironici, concludendo la serie al 151esimo episodio senza prolungarla eccessivamente, mostra di avere una grande consapevolezza del suo lavoro e del suo pubblico, fatto soprattutto da donne mature affamate di storie romantiche, per le quali sul suo Patreon continua a creare contenuti speciali hot, esplicitando quelle tensioni che in Age Matters sono pressoché solo suggerite.

7 – Freaking Romance di Snailord – 3,3 milioni di follower, 274,2 milioni di visualizzazioni

Mandata via di casa da genitori che non sostengono la sua ambizione di diventare artista e fumettista, a 18 anni Zylith deve trovare una sistemazione a misura delle sue tasche. Appassionata di storie di fantasmi, contro il parere dell’amica Verose si trasferisce in una casa bellissima rimasta sfitta per mesi perché infestata. Il fantasma in questione ha però l’aspetto di un bellissimo ragazzo, e le sue apparizioni presto provocano nella ragazza sentimenti che non hanno niente a che vedere con la paura.

In Freaking Romance l’elemento sovrannaturale non è affatto inquietante, ma viene usato per suggerire come sia sempre possibile scegliere una vita che, agli occhi di chi non ci conosce davvero, può apparire insensata, sbagliata e addirittura impossibile. Creata nel 2018 e conclusa un paio di anni dopo, la serie mostra uno stile grafico glamour, ricco di colori vivaci e brillantini. Quello che la distingue, e che probabilmente l’ha fatta amare dal pubblico, sono i protagonisti dal design ben curato e dalla personalità sopra le righe, che si fanno portavoce di look e istanze propri della comunità queer vicina a Snailord.

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8 – Tower of God di SIU – 3,2 milioni di follower, 994,9 milioni di visualizzazioni

Per ritrovare l’amica Rachel, decisa a vedere le stelle, Bam entra nella Torre, il misterioso edificio che concede gloria e potere a chi riesce ad accedervi. Viene accolto da un inquietante guardiano che lo ammonisce dicendo che salire la Torre implica affrontare tante prove mortali quante sono i piani. Non avendo alcun potere e abilità ma solo una ferrea determinazione, Bam accetta la sfida attirando così la simpatia di Lady Yuri, un membro dell’élite della Torre. La ragazza gli cede un’arma che proprio nelle mani di Bam rivela per la prima volta il suo immenso potere, dando inizio a una pericolosa e crudele avventura.

Seguito da oltre 3 milioni di persone, Tower of God è un fantasy cupo dai colori elettrici in cui lo schema dei livelli sempre più difficili da affrontare, tipico dei videogame oltre che di gran parte dei manga shonen, incontra quella crudeltà tipica dei survivor post-apocalittici stile Hunger Games.

La serie è cominciata nel 2014 raggiungendo ad oggi i 540 episodi e l’autore, il coreano Lee Jong Hui in arte SIU (Slave In Utero), non sembra averne ancora abbastanza: per la gioia dei fan, oltre a pubblicare un episodio a settimana su webtoon, esplora e approfondisce ambientazioni e personaggi attraverso contenuti speciali diffusi sul suo blog o sui social. Il webtoon ha anche un’edizione in formato cartaceo che in Italia è pubblicata da Star Comics.

9 – Siren’s Lament di instantmiso – 3,1 milioni di follower, 433,4 milioni di visualizzazioni

Creata dall’americana Kaitlyn Narvaza, in arte instantmiso, Siren’s Lament ha per protagonista Lyra, una ragazza molto dolce e posata che lavora in un negozio di fiori. Cresciuta con la nonna ora ammalata, Lyra non si lamenta mai e cerca di prendere le cose come vengono, ma è infelice perché ama Shon, il fratello della sua migliore amica, e non si sente ricambiata.

Una sera davanti al mare si abbandona a un pianto disperato e cade dalla scogliera. Salvata da un aitante tritone, scopre di aver inavvertitamente sottoscritto un patto che dovrebbe trasformare il giovane in umano e lei in sirena, facendole perdere i ricordi che la legano alla terraferma. Ma qualcosa va storto ed entrambi si risvegliano a riva con le gambe umane e la capacità di trasformarsi appena entrano in acqua. Lyra porta a casa il giovane, ribattezzato Ian, per cercare di risolvere la situazione ma le cose si complicano e, quando proprio Shon si troverà in pericolo, sarà costretta a trovare in sé stessa quella determinazione che le è sempre mancata.

Iniziato nel 2016 e conclusosi quattro anni dopo con 198 capitoli, Siren’s Lament è una storia romantica e insieme fantastica, disegnata con uno stile languido che, pur rispondendo alle consuete esigenze di rapidità ed espressività, è decisamente compiuto e funzionale.

10 – Lumine di Emma Krogell – 3,1 milioni di follower, 331,8 milioni di visualizzazioni

Il linguaggio grafico manga non è ormai più solo appannaggio di autori di origine orientale. Tra i webtoon, l’esempio più rappresentativo di questa tendenza è Lumine dell’autrice finlandese Emma Krogell.

Lumine è un weredog, un umano che può trasformarsi in cane e per questo si guadagna da vivere come guardia del corpo. Nonostante la sua goffaggine che lo porta a creare problemi ovunque, il ragazzino viene assunto da un misterioso mago perché protegga il figlio Kody, che ha anche lui la capacità di attirare guai. Il mago ha in realtà intuito che Lumine è più di quello che immagina, e infatti in un momento di estremo pericolo riesce a liberare la sua vera natura, trasformandosi in un gigantesco lupo e quindi rivelando di appartenere all’antica razza dei werewolf che si pensava estinta. L’amicizia tra Kody e Lumine diventa sempre più forte, e li sostiene nel momento in cui i due si vedono costretti a badare a sé stessi e ad affrontare da soli perfidi nemici.

Lumine ha un’ambientazione urban fantasy ma il suo punto di forza è la capacità di attirare la simpatia di chi legge sfruttando l’immagine da cucciolo puccioso del protagonista. La serie si è interrotta lo scorso ottobre con l’episodio 148 senza una vera e propria conclusione. Era già capitato che in passato l’autrice interrompesse la pubblicazione senza dare ulteriori spiegazioni, cosa che ha portato alcuni fan a mostrare preoccupazione per la sua salute, e altri a lasciare commenti con toni particolarmente aggressivi. Questo fatto fa riflettere su come le tempistiche stressanti di creazione di un webtoon, unite all’esposizione continua alla community dei fan, possano creare un mix di fattori molto difficili da sostenere per autori e autrici.

Leggi anche: Nei webtoon conviene comportarsi bene

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