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Come succede per le altre produzioni dei Marvel Studios, anche la serie tv Ms. Marvel – che ha esordito l’8 giugno su Disney+ – presenta molti easter egg, rimandi, citazioni, strizzatine d’occhio a fatti fumettistici (e non). Abbiamo scelto le curiosità più significative del secondo episodio:
• Nel cercare di comprendere i propri poteri, Kamala Khan afferma che magari può cambiare dimensioni con Ant-Man. Si tratta di un cenno alla versione fumettistica del personaggio, che – oltre ad allungarsi – può ingigantirsi e rimpicciolirsi. Inoltre, quando Bruno analizza la situazione, afferma che i poteri erano già latenti all’interno della ragazza, e che il braccialetto è servito solo a innescarli. La stessa cosa è successa nei fumetti di Ms. Marvel, dove però il cambiamento è stato innescato dalle Nebbie Terrigene degli Inumani. Di tutto questo, ne avevamo scritto qui in modo più approfondito.
• Kamala definisce i propri costrutti di luce come “hard light”, ovvero luce solida. Questa stessa definizione nei fumetti è usata per i costrutti creati dalla Stanza del Pericolo che gli X-Men utilizzano per addestrarsi.
• La scena in cui Bruno afferra una mano di Kamala per non farla cadere – nonostante l’altezza sia minima e non ci sia alcun pericolo – sembra essere una parodia della morte di Natasha Romanoff sul pianeta Voromir in Avengers: Endgame.
• Così come già accaduto – più volte – in Moon Knight, anche in questo episodio c’è un QR code, all’ingresso degli spogliatoi della scuola, che permette di leggere gratis in versione digitale un fumetto di Ms. Marvel.
• Quando Kamala si chiude in bagno per nascondere i propri poteri, si può notare come abbia indosso una t-shirt raffigurante la Vedova Nera, ma nella versione dei fumetti di Marvel Comics.
• Nella scena della festa, un ragazzo offre da bere a Kamala dicendole – falsamente – che il bicchiere non contiene alcool ma succo d’arancia. La scena è ripresa in modo molto fedele dal primo albo a fumetti di Ms. Marvel, ed è proprio dopo la festa che Kamala assume i suoi poteri. Un’altra scena dell’episodio ripresa pari pari dai fumetti – in questo caso dal secondo numero di Ms. Marvel – è quella in cui nella moschea Kamala si lamenta di non riuscire a mantenere la concentrazione non potendo vedere il predicatore.
• La nonna di Kamala si chiama Sana, probabilmente in omaggio a Sana Amanat, dirigente di Marvel Comics e co-ideatrice di Ms. Marvel insieme alla sceneggiatrice G. Willow Wilson. Anche Anamat, come Kamala, è un’americana di origine pakistana.
• Nel parlare dei propri attori di Bollywood preferiti, Kamala e Kamran citano Kingo, il membro degli Eterni interpretato da Kumail Nanjiani e visto nel 2021 in Eternals. In quel film, veniva rivelato che Kingo – essendo immortale – si era inventato un’intera dinastia di attori, nonostante si trattasse sempre e soltanto di lui stesso. Da qui il riferimento di Kamran e un “Kingo Senior”.
• Come già visto nel primo episodio – in quel caso in una scena di immaginazione – nel momento di entrare in azione Ms. Marvel utilizza una posa da supereroe, scimmiottando soprattutto quella di Natasha Romanoff/Vedova Nera, sulla quale si ironizzava nel film Black Widow del 2021.
• I droni utilizzati da Damage Control per dare la caccia a Kamala Khan sono molto simili a quelli – di tecnologia Stark – utilizzati da Mysterio in Spider-Man: Far From Home del 2019.
• Come già per il primo episodio, anche stavolta Marvel Comics ha rivelato la playlist ufficiale dei brani presenti:
- Feel So Good — Mase
- Goddess — Krewella, NERVO e Raja Kumari
- Come Around — Timbaland e M.I.A.
- Keep on Movin — B. Stew
- Anthem — Swet Shop Boys
- Sage — Ritviz
- Attitude — PayAttention
- Peechay Hutt — Hassan Raheem, Justin Bibis e Talal Qureshi
- Jalebi Baby — Tesher
- Be My Baby — The Ronettes
- Aye Khuda — Aslam Afzal, Farhad B, Vimal K e Atif Afzal
- Husan — Husan & Bhangra Knights
• Tra gli autori di fumetti ringraziati nei titoli di coda figura solo un nome nuovo rispetto all’episodio precedente, quello del disegnatore Takeshi Miyazawa, autore delle storie – sceneggiate da G. Willow Wilson – in cui comparve per la prima volta il personaggio di Kamran.
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