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Nel terzo numero della nuova serie a fumetti del Punisher scritta da Jason Aaron e disegnata da Jésus Saiz and Paul Azaceta, pubblicato questa settimana negli Stati Uniti, Marvel Comics ha cambiato parzialmente le origini del personaggio.
Nella storia presente nell’albo è infatti rivelato che Frank Castle uccise per la prima volta molto tempo prima di diventare un marine e ancora di più rispetto alla nascita vera e propria del Punisher. In un flashback, gli autori hanno raccontato che, quando era bambino, Frank uccise un malavitoso del suo quartiere – responsabile di aver ammazzato per strada una coppia – dandogli fuoco, con indosso una maschera di Capitan America.
Questa modifica alle origini del Punisher è servita a Jason Aaron per giustificare l’attuale ruolo del personaggio all’interno della Mano. Frank Castle infatti è stato scelto come killer supremo del clan di ninja assassini in quanto personificazione vivente del concettro astratto dell’uccidere, cosa che rappresenterebbe a quanto pare da sempre.
Nei due numeri precedenti, Aaron e i suoi co-autori avevano già modificato il logo del Punisher – per dargliene uno che richiama la Bestia, l’entità maligna a cui il clan è devoto – e gli avevano fornito una nuova missione al fianco proprio della Mano, riportando persino in vita misticamente Maria, la moglie defunta dell’antieroe (come avevamo raccontato qui nel dettaglio).
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