Scoperto murale realizzato da Andrea Pazienza a 16 anni

Sotto l’intonaco delle pareti di una casa di San Menaio, sul Gargano, è stato ritrovato un murale realizzato da Andrea Pazienza quando aveva 16 anni. L’abitazione apparteneva alla famiglia del fumettista, che la usava come casa vacanze e che la vendette nel 2003.

ESCLUSIVA | Dal muro emerge un Paz inedito, ritrovato murale di Andrea Pazienza di 50 anni fa nascosto dall’intonaco in…

Posted by ANSA.it on Saturday, July 16, 2022

Il nuovo proprietario della casa, come racconta ANSA, scoprì una piccola porzione del murale già nel 2003, ma all’epoca decise di coprirla con delle tele. Gran parte dell’intonaco è stata tolta solo di recente, rivelando la firma “Paz”, accompagnata dal numero “72”, che probabilmente indica la data in cui è stato realizzato, ovvero quando Pazienza aveva appena sedici anni.

I disegni e i testi realizzati in gioventù da Pazienza con spray rosso e blu raffigurano tre caricature di Sandro Visca, suo insegnante di disegno al Liceo Artistico di Pescara e tra i suoi migliori amici, accompagnate da scritte come “Good bye”, “Uhm”, “Love”, “W Fiorenzo”, due fasci littori e una svastica, un balloon che recita “Hasta la Visca” e la frase “Ca t pozzn accid”, una tipica espressione dialettale del foggiano.

Intervistato da ANSA, Sandro Visca ha commentato ricordando Pazienza, la sua irriverenza, il suo genio artistico e la loro amicizia: «Non ero a conoscenza di questi disegni che mi rappresentano, fatti da Andrea Pazienza con la sua ironia micidiale sulle pareti della casa a San Menaio. Sono colpito dal ritrovamento e anche dalle frasi che sono testimonianza puntuale del rapporto tra me e lui. […] Ho sempre collaborato con i miei studenti per fare sperimentazione incoraggiandoli a trovare potenzialità nascoste. Mi ritraeva come un nazista, il suo senso dell’ironia ribaltava completamente la realtà. Sono alto, avevo folti baffi e lunghi capelli: ero pane per i suoi denti. Mi massacrava con tre segni. Faceva circolare sottobanco mie caricature, anche pornografiche. Poi mi diceva ‘Ti sei arrabbiato?’ e io rispondevo ‘No, però sono diventato lo zimbello della città’».

Secondo quanto raccontano i proprietari della casa, stando a un racconto della madre di Pazienza, la camera dove sono stati ritrovati i disegni era soprannominata “la stanzetta del lupo”. La casa è inoltre ritratta da Pazienza nel fumetto Il partigiano, dedicato a Sandro Pertini.

Leggi anche: Andrea Pazienza al liceo artistico

Entra nel canale Telegram di Fumettologica, clicca qui. O seguici su Instagram, Facebook e Twitter.