
«Nessuna frontiera può impedire a una buona storia di vagare per il mondo. Essa si mette in viaggio, si spinge lontano, e poi torna indietro in una forma diversa, con uno spirito differente e, soprattutto, un significato nuovo», scrive l’antropologa britannica Marina Warner, studiosa della fiaba e del mito, nel suo saggio C’era una volta. Piccola storia della fiaba, pubblicato da Donzelli nel 2021.
È proprio così: l’ambito delle fiabe si dilata nel tempo e nello spazio; il racconto si intreccia al costume, alla tradizione e alla leggenda, traendo ispirazione dalle diverse culture e credenze, mescolandosi all’inventiva e alla fantasia, diventando materia per nuove vicende e riflessioni. Poche altre forme letterarie hanno lo stesso potere di rapire e stimolare l’immaginazione. Sin dall’antichità, le fiabe trasmesse oralmente di generazione in generazione riescono a valicare ogni confine.
Trung Le Nguyen è nato in un campo profughi nelle Filippine e quando aveva due anni si è trasferito negli Stati Uniti con i genitori rifugiati dal Vietnam. Durante l’infanzia ha imparato a leggere sia in inglese sia in vietnamita, per comunicare con i genitori e aiutarli a superare le difficoltà linguistiche. In famiglia avevano la consuetudine di prendere in prestito dalla biblioteca libri illustrati e fiabe in biblioteca, per leggere insieme le storie. Da questo ricordo autobiografico nasce Magic Fish. Le storie del pesce magico, vincitore di ben due Harvey Award nel 2021. Una bella storia per ragazzi che racconta di quanto sia difficile per un bambino e sua madre comunicare quando parlano lingue diverse e sono cresciuti in culture diverse.

Tiên, il protagonista, ha tredici anni, è gay e fatica a trovare le parole per dirlo ai suoi genitori immigrati, soprattutto perché lui parla fluentemente inglese e loro quasi solo vietnamita. Chiede persino aiuto al conoscente bibliotecario su come fare coming out in vietnamita, ma, pur consultando insieme il dizionario, non trovano una parola in quella lingua che abbia lo stesso significato.
Quando le parole mancano, le storie aiutano a comunicare. Tiên e la sua famiglia condividono l’amore per le fiabe. Le fiabe sono ponti: creano nuove relazioni, connettono culture, sono punti d’incontro, proprio perché universali. Hiên, la mamma di Tiên, ogni sera gli chiede di leggere ad alta voce le fiabe che prende in biblioteca. Mentre legge la storia della piccola Alera, del suo viaggio attraverso il mare e del suo amore per il principe, Tiên ricorda la sua famiglia, che ha lasciato in Vietnam, e pensa a se stesso che cerca di affrontare il primo amore, Julian, il ragazzo di cui è amico. Così, tramite le storie, si svelano le parole che non esistono.
La narrazione simbolica permette ai protagonisti di trovare punti di contatto tra il loro mondo interiore e la realtà. Trung Le Nguyen intreccia abilmente mondi fiabeschi vietnamiti e occidentali al ricordo del passato dei genitori e al dissidio interiore del piccolo protagonista nel confessare il suo segreto. L’uso funzionale del colore (il presente è disegnato in rosso, il passato in giallo-ocra, la fiaba in blu) agevola l’inserimento di altre storie all’interno della principale e sottolinea i complessi rapporti tra i membri della famiglia di prima e di seconda generazione.

Tutte le fiabe descritte in Magic Fish raccontano infatti vicende di personaggi che hanno lottato contro degli ostacoli per avere un futuro migliore e poter essere sé stessi, rispecchiando l’eroismo quotidiano dei membri della famiglia di Tiên, che fanno del loro meglio per prendersi cura uno dell’altro e capirsi a vicenda nella loro diversità.
I personaggi delle fiabe rappresentano le caratteristiche umane, narrano le paure e i desideri più comuni. Così, queste piccole storie senza tempo parlano al presente, trovano le parole che Tiên aveva per tanto tempo cercato: insegnano che l’accettazione di sé e degli altri può portare al cambiamento. Come nessuna barriera può impedire a una buona storia di farsi raccontare, così il giovane protagonista impara che nessuna barriera, linguistica, culturale e sociale, può impedirgli di essere se stesso.
Il libro d’esordio di Trung Le Nguyen descrive l’essenza del legame tra genitore e figlio, dimostrando che il linguaggio, i gesti e l’affetto possono oltrepassare i confini delle parole e le trappole del pregiudizio.
Magic Fish. Le storie del pesce magico
di Trung Le Nguyen
traduzione di
Tunué, maggio 2022
cartonato, 256 pp., colore
19,90 € (acquista online)
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