Blue Giant 1, di Shinichi Ishizuka (J-Pop)

Blue Giant è la classica storia di un giovane giapponese che mette tutto se stesso nell’obiettivo di una vita, una storia di determinazione e crescita, un’epopea che canta il valore della costanza e dell’impegno. Un po’ come il recente Blue Period utilizzava la passione della pittura, il manga di Ishizuka si concentra invece sulla musica jazz, un universo tutt’altro che banale per un manga.
Dai Miyamoto è uno studente delle medie che dopo aver scoperto la musica jazz vi si appassiona così tanto da non separarsi mai dal suo sax, determinato a diventare il più grande sassofonista del mondo. In modo simile ai manga sportivi, Blue Giant conduce il lettore in un’emozionante spirale fatta di impegno e perseveranza, successi e intoppi.
Come in ogni buon seinen che si rispetti, i disegni di Shinichi Ishizuka sono asciutti, dettagliati e tendenti al realistico, avvicinabili a quelli del ben più famoso Naoki Urasawa (l’autore di Asadora e 20th Century Boys). La storia procede con un ritmo avvincente, con la giusta enfasi e, per non prendersi mai troppo sul serio, anche con divertenti toni da commedia.
Una nota di merito va all’edizione J-Pop, curata nei minimi dettagli per rimandare a dischi iconici della storia del jazz, con soluzioni che citano il design della storica etichetta Blue Note Records.