“Of Machines and Beasts”: fantasy, post-apocalittico e arti marziali

of machines and beast jundo

Sospeso tra il fantasy e la fantascienza post-apocalittica, Of Machines and Beasts di Chenxi è uno dei webtoon cinesi attualmente più letti in Italia. Pubblicato da Kuaikan (l’azienda leader del mercato cinese di webtoon di cui abbiamo parlato qui), è disponibile in italiano sulla piattaforma Jundo e, sempre per lo stesso editore, anche in edizione cartacea, la prima al mondo di un manhua Kuaikan.

Il racconto si apre su una catastrofe provocata da due creature colossali che cancella l’umanità e l’esistenza come le conosciamo. Il mondo nuovo che ne emerge si caratterizza per una flora e una fauna dalle forme bizzarre e soprattutto per due distinte popolazioni umanoidi: i Cyborg che sono metà umani e metà macchine, e gli Spiriti Bestia che sono invece metà umani e metà animali. 

I primi soffrono dell’“infezione cibernetica”, ossia progressivamente perdono ogni elemento organico per trasformarsi in macchine complete e prive di coscienza; qualcosa di simile accade anche agli Spiriti Bestia, che nel tempo diventano animali in tutto e per tutto. Nonostante questa affinità, le due popolazioni sono nemiche perché i Cyborg tentano sistematicamente di ridurre in schiavitù gli Spiriti Bestia.

In questo contesto, il cyborg assassino Hei Tong Shi viaggia verso le terre degli Spiriti Bestia per completare una misteriosa missione che l’amico fraterno Bai Mu, morto a causa sua, aveva in mente di compiere. Scambiato per Bai Mu da Taotao Zhi Yue, una ragazzina dai capelli rosa che ha il potere di generare piante dai palmi delle mani, Hei si mette in viaggio con lei e con Quingshui Gei, un guerriero che spara aculei avvelenati come un pesce palla, allo scopo di chiarire la storia delle origini degli Spiriti Bestia e creare un mondo in cui non debbano temere i Cyborg. Nel corso di questa avventura, i tre riceveranno l’aiuto degli Otto Figli del Bianco, gli Spiriti Bestia più potenti e temuti, e saranno invece braccati dall’Hei Qui Ba Shi, l’organizzazione di letali assassini cui Hei Tong Shi apparteneva.

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Come in ogni storia post-apocalittica che si rispetti, anche Of Machines and Beasts è incentrata sulla contrapposizione tra natura e progresso, tra un modo di vivere “primitivo” in sintonia con la natura e in pace con ogni creatura e la meccanizzazione che spinge ad aggredire chi è ritenuto meno evoluto. Questa dicotomia si incarna efficacemente negli Spiriti Bestia e nei Cyborg, ma è simboleggiata in primo luogo dalle due creature colossali, indicate come l’Idolo Bianco e l’Idolo Nero, che hanno dato loro vita.

Eppure Chanxi sembra suggerire che il progresso non è un elemento del tutto negativo, e che la vera armonia del mondo si possa ottenere soltanto conciliando i due opposti. Del resto, i destini di Cyborg e Spiriti Bestia sono più intrecciati di quello che sembrino, dal momento che sono messi in contatto proprio dal misterioso Bai Mu, che all’inizio della storia è già scomparso ma continua a vivere nei ricordi dei protagonisti e a ispirare le loro azioni.

L’ambientazione del webtoon ricorda quella di videogiochi post-apocalittici come la serie Horizon ma anche – soprattutto per la cultura e gli insediamenti degli Spiriti Bestia – l’immaginario di Nausicaä nella Valle del Vento e Principessa Mononoke di Hayao Miyazaki, regista del resto molto sensibile alle tematiche ambientaliste e sostenitore della necessità di un ritorno alla natura.

Un altro punto di riferimento di Chanxi – ancora più obbligato – è Viaggio in Occidente, il classico della letteratura cinese della fine Sedicesimo secolo già noto agli appassionati di manga per aver ispirato Dragon Ball e che racconta di un monaco buddista e della sua strampalata scorta composta dal Re Scimmia, un maiale antropomorfo, un demone fluviale e un principe drago trasformato in cavallo. Stessa varietà di personaggi si riscontra in Of Machines and Beasts, dove a figure serie come Bai Mu e Taotao se ne affiancano altre che, accanto all’aura epica, hanno anche una spiccata componente farsesca, ed è il caso di Quingshui Gei e soprattutto del protagonista Hei Tong Shi.

Of Machines and Beasts

Hei ricorda da vicino Monkey D. Rufy di One Piece e Ichigo Kurosaki di Bleach: ha la smania di diventare più forte ma è anche a tratti maldestro e pasticcione, stuzzica gli interlocutori più potenti con scherzi e provocazioni ma mostra anche rispetto per la loro forza, e anche se dichiara di agire per calcolo e interesse, in realtà sente su di sé la responsabilità della missione che ha scelto di portare a termine.

In generale, pur essendo un webtoon cinese, Of Machines and Beast è in tutto e per tutto assimilabile a un manga shonen, dove nemici e alleati sono classificati in base al livello di forza – gli Otto Figli del Bianco da una parte, gli assassini di Hei Qui Ba Shi dall’altra – e gran parte dell’azione è data da scontri in cui i personaggi mettono in scena tutte le loro abilità.

Un elemento di originalità sta però proprio nella rappresentazione delle scene di combattimento, che più che trasmettere un senso di distruzione e devastazione ricordano le coreografie dei film wuxia, ossia di arti marziali – come La tigre e il dragone di Ang Lee e La foresta dei pugnali volanti di Zhang Yimou – in cui ogni movimento è agile e preciso, e anche se scatena la totale disfatta del nemico è prima di tutto un gesto elegante.

La leggerezza è del resto uno degli elementi distintivi dello stile grafico di Chenxi. I personaggi, tutti visivamente ben caratterizzati, hanno fisionomie snelle e smilze, enfatizzate dalla scelta di inquadrature dall’alto, particolarmente efficaci nel formato verticale caratteristico del webtoon. Ricorrono paesaggi di ampio respiro, luminosi e rigogliosi, che spesso occupano lo spazio di diversi scroll, dando l’impressione a chi legge di perdersi in una natura fantastica e incontaminata. Le linee delicate del disegno sono infine completate da una colorazione digitale che privilegia colori chiari e pastello, con l’unica eccezione del nero, associato prevalentemente ai Cyborg.

Of Machines and Beasts

Con un ritmo narrativo incalzante che alterna in modo intelligente azioni e spiegoni, Of Machines and Beasts combina in modo efficace elementi già visti con spunti originali, riuscendo a mantenere desta l’attenzione di chi legge e soprattutto stuzzicando la curiosità di esplorare meglio il mondo del manhua cinese.

Of Machines and Beasts 1
di Chenxi
traduzione di Erika Leoni e Matteo Vesprini
Jundo, maggio 2022
brossurato con sovracoperta, 172 pp., a colori
9,99 € (acquista online)

Il formato webtoon è online su Jundo con abbonamento mensile a 1,99 €

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