Tatsuki Fujimoto Short Stories 17-21, di Tatsuki Fujimoto (Star Comics)
Tatsuji Fujimoto è uno dei mangaka più apprezzati degli ultimi anni, grazie ovviamente al bestseller Chainsaw Man, ma anche al precedente Fire Punch e ai più recenti e raffinati racconti Look Back e Goodbye, Eri. Non c’è dunque da stupirsi se, sulla cresta dell’onda di questo successo, adesso vengano pubblicati in Italia i primissimi lavori di Fujimoto, storie brevi realizzate quando l’autore era poco più che maggiorenne (o addirittura prima dei 18 anni), ma pubblicate in Giappone da una grande casa editrice come Shueisha.
Short stories 17-21, al quale farà seguito a settembre un secondo volume intitolato Short stories 22-26, contiene quattro storie, ciascuna della lunghezza di quaranta pagine circa. Non senza un tocco di ingenuità e di candore, ognuno di questi manga brevi e autoconclusivi mette in scena spaccati di quotidianità deformati dal realismo magico, in alcuni casi con uno spiccato gusto per il nonsense.
I protagonisti sono ragazzi che non si fanno fermare nemmeno dagli alieni per confessare il loro amore a una compagna di scuola o che sono talmente infatuati di una professoressa da idealizzarla e trovare grazie a lei una forza inaspettata. In queste pagine ci sono i semi che hanno poi portato Fujimoto alle surreali e avvincenti pagine di Chainsaw Man e al romanticismo disincantato di Goodbye, Eri.
Con un disegno efficace – sebbene non ancora affinato e in attesa di trovare una vera cifra personale – i primi manga brevi di Fujimoto diventano così imperdibili per i suoi appassionati, perché offrono uno sguardo ravvicinato a un talento in divenire, una palestra della quale è interessante avere testimonianza. Ma, allo stesso tempo, si tratta anche di letture decisamente spassose.
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