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NewsSpider-Man e Mary Jane, ritorno di fiamma impossibile?

Spider-Man e Mary Jane, ritorno di fiamma impossibile?

Il rilancio di " The Amazing Spider-Man" scritto da Zeb Wells e disegnato da John Romita Jr., raccontato numero per numero da Andrea Fiamma.

ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER PER THE AMAZING SPIDER-MAN 9

amazing spider-man 9

Scritto da Zeb Wells e disegnato da Patrick Gleason, Amazing Spider-Man 9 contiene qualcosa di completamente diverso: una storia tie-in, che si lega cioè a un determinato evento o crossover, in questo caso il Gala Infernale degli X-Men. Inutile dire – ma lo dico comunque – che questa avventura non ha quasi nulla a che fare con le trame raccontate finora dalla serie, se non per un dettaglio.

Qualche numero fa, ci era stato rivelato che Mary Jane è diventata ambasciatrice per i farmaci prodotti da Krakoa, l’isola-stato senziente patria dei mutanti, e questo le aveva garantito un invito per il galà più esclusivo del mondo Marvel. Ma Spider-Man in tutto questo cosa c’entra?

Cosa succede nell’albo

Spider-Man si trova al Gala Infernale, a cui partecipa grazie all’invito di Wolverine. Anche Mary Jane è al gala ma è controllata mentalmente da Moira MacTaggert attraverso una collana. Moira, che aveva contribuito a fondare Krakoa, si è resa conto che i mutanti sono una piaga per l’umanità e che vanno sterminati. Con questo scopo in mente, si intrufola al Gala cercando di mettere in crisi Proteus (Kevin MacTaggert, suo figlio), uno dei Cinque, il gruppo le cui abilità, messe insieme, possono riportare in vita i mutanti creando dei loro duplicati perfetti.

Douglas Ramsey (Cypher) si accorge che Mary Jane, parzialmente in controllo del proprio corpo, sta inviando un messaggio d’aiuto in codice morse. Doug avvisa Spider-Man e quest’ultimo interrompe la conversazione tra Mary Jane e Proteus. Mary Jane, ancora controllata da Moira, fugge attraverso un portale a Parigi. Spider-Man e Wolverine – con l’aiuto del mutante John Greycrow – riescono a distruggere la collana e riportare a casa Mary Jane.

Conclusa la disavventura, Peter cerca di parlare con Mary Jane, ma la donna lo allontana dicendo che non possono più comportarsi come ai vecchi tempi e che lei ha delle responsabilità nei confronti del suo compagno, Paul.

amazing spider-man 9

Appunti sparsi

Per chi non ne ha mai sentito parlare, il Gala Infernale è una specie di Met Gala* di Marvel Comics che, proprio come l’evento che si tiene a New York il primo lunedì di maggio, sta diventando una tradizione estiva. Questi intrallazzi tra Spider-Man e gli X-Men sono un preludio all’evento Dark Web, che racconterà una storia con protagonisti l’angolo ragnesco e quello mutante dell’universo Marvel.

{*Se non sapete cos’è manco il Met Gala ecco un bignami di massima perché comunque non mi chiamo Anna Wintour, l’editor patrona della manifestazione (chissà se lei quando va in vacanza in barca con Igort e Art Spiegelman parlano di fumetti e lei dice la sua sull’ultimo fumetto di Nova però poi aggiunge «questa è la mia opinione eh, non sono certo Andrea Fiamma»): è una raccolta fondi a favore del Metropolitan Museum of Art (detto anche “il Met”, da cui il nome del galà) che negli anni è diventato l’evento più ambito dalle personalità di spicco di ogni settore, dallo sport alla politica passando alla cultura. Ogni anno c’è un tema che va seguito per scegliere il proprio abito e, detta da profani, c’è una gara a chi si fa venire in mente l’idea più paxxa ed esagerata per vincere le attenzioni dei fotografi. Tipo: Jared Leto nel 2019 si presentò con una replica della propria testa mozzata, mentre nel 2022 Kim Kardashian indossò l’abito che Marilyn Monroe portava quando cantò Happy Birthday al presidente Kennedy. Dato che è diventato un evento di cui ormai si occupano anche le testate generaliste, Marvel ha voluto cavalcare questo pezzo di cultura pop inventandosi un corrispettivo fumettistico in cui i supereroi si mettono in ghingheri.}

Al Gala Infernale, Spider-Man sfoggia un nuovo costume e pare proprio «contento pe’ fa’ ‘sta sfilata»*. L’abito è stato creato dal fumettista Russell Dauterman e, nella finzione delle storie, dallo stilista mutante Jumbo Carnation – personaggio creato nel 2002 da Grant Morrison e poi riportato in vita recentemente come stilista personale di Emma Frost. Non è male, assomiglia un po’ a quello di Spider-Man 2099, però non è proprio paxxo – sono altresì rimasto deluso dal fatto che non ci sia, chessò, Namor con un bel mantello di CARPE.

{*Quando mai mi ricapiterà di poter combinare in maniera così perfetta – e con una soddisfazione pari solo a quella dei video in cui cadono metri e metri di domino – due eroi moderni, Spider-Man e Sandra Marchigiano? Ed è un caso che entrambi abbiano come iniziali SM? I puntini erano già lì, io li ho solo uniti.}

amazing spider-man 9

John Greycrow (detto anche Scalphunter) è un nativo indiano d’America mutante creato nel 1986 da Chris Claremont e John Romita Jr. È capace di manipolare componenti meccaniche e assemblarle a proprio piacimento.

La storia riguardante Moira è davvero una roba ingarbugliata che prevederebbe un riassunto degli ultimi tre anni di storie mutanti ma mi sembra inutile ricapitolarle in questa sede atta a parlare del nostro preferitissimo Spider-Man – se poi vi va di sciropparvi anche gli spiegoni sugli X-Men non avete che da scrivere alla redazione.* Pensate che solo questa sottotrama di Mary Jane è raccontata in quattro albi di tre testate diverse (Free Comic Book Day: Judgment Day, Amazing Spider-Man e X-Men: Hellfire Gala) e che Amazing Spider-Man 9 non ha nulla a che fare con le vicende della serie ragnesca, se non per l’ultima pagina in cui viene messa in scena questa scaramuccia tra Peter e Mary Jane che non fa ben sperare per il loro rapporto.

{*Scherzo, non serve che lo facciate, c’è il rischio che qualcuno (probabilmente io) venga condannato a perenni mal di testa e preziose ore lavorative sottratte alla rilettura di Kill Killer per trovare un modo chiaro, esaustivo e sintetico di riassumere la più intricata epopea fumettistica degli ultimi quarant’anni.}

È di fronte a iniziative del genere che il mio rapporto con la continuity – che ha comunque i suoi lati positivi, come spiegavo in questo recap di Batman – si fa turbolento, perché ho sempre la convinzione che si possano raccontare storie profonde, significative e che lasciano un segno sul personaggio senza far diventare la lettura una specie di cruciverba senza schema progettato dal gemello malvagio e cocainomane di Stefano Bartezzaghi.

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