Il fumetto spiegato da chi lo disegna: 10 manuali firmati da fumettisti

Capire il fumetto, di Scott McCloud

scott mccloud fumetto

Capire il fumetto, seguito poi da Reinventare il fumetto (2000) e Fare il fumetto (2006), è l’opera che è valsa a Scott McCloud l’appellativo di “Marshall McLuhan dei comics”. Pubblicato nel 1993 e vincitore dell’Eisner Award l’anno successivo, il volume non è un classico manuale sul fumetto, ma piuttosto una riflessione sul linguaggio che rappresenta, sui suoi meccanismi di funzionamento e sulle prospettive che offre a chi vuole raccontare storie.

McCloud prova a dare una definizione precisa di fumetto, andando oltre quella di arte sequenziale individuata da Will Eisner e cercando di cogliere in che modo operi l’interazione tra immagini e parole propria del fumetto. Chiama in causa la closure, quel fenomeno percettivo per cui siamo in grado di percepire un intero a partire dall’osservazione delle parti per puntare l’attenzione su quanto sia attivo il ruolo di chi legge, che consiste nel colmare mentalmente lo spazio bianco tra due vignette. E infine analizza nel dettaglio come funziona la gestione del tempo e la resa del movimento, e quale sia il peso dello stile grafico e del colore.

McCloud riesce a mettere insieme riflessioni elaborate a partire dalla conoscenza di autori di fumetti, critici d’arte e studiosi dei linguaggi di comunicazione e lo fa con un rigore cristallino ma anche con un disegno altrettanto efficace: perché solo il linguaggio del fumetto può rendere la complessità di come funzionano i fumetti. McCloud non è quindi solo autore delle sue argomentazioni, ma è anche il personaggio-narratore che salta da una vignetta all’altra e diventa tutt’uno con la tavola, mostrando in pratica quante e quali siano le potenzialità del linguaggio di cui va discorrendo.

Molto utile per chiunque lavori nel campo dei media e della comunicazione, il lavoro di McCloud è davvero imprescindibile per chi invece si occupi di fumetti.

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